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domenica 24 giugno 2018

Osanna e BANCO: accadeva il 24 giugno del 2013

Francesco, Rudy e Vittorio (con la maschera di Lino Vairetti)

 Grande serata prog alla Cavea dell'Auditorium di Roma il 24 giugno 2013... Osanna "rinforzati" con David Jackson e Gianni Leone, più il Banco del Mutuo Soccorso.
Wazza


Roma, Auditorium Parco della Musica, 24 giugno 2013. Ci si perdonerà la forzatura metaforica: poche forme despressione musicale possono rimandare lidea di un volo magico con la stessa forza del rock progressivo. Allindomani della sua scomparsa, a colui che di quel volo si fece interprete, quel Claudio Rocchi mai sufficientemente considerato in vita, la cavea dellAuditorium tributa con commozione quello che è solo il primo di una lunga serie di convinti applausi. A dividersi il palco ci sono infatti due realtà che il nostro prog può a buon diritto considerare totemiche: i partenopei Osanna di Lino Vairetti e, soprattutto, il Banco del Mutuo Soccorso.
Osanna con Gianni Leone e David Jackson

 Meno noti ai più, gli Osanna hanno indirizzato la loro opera a una assai preziosa contaminazione di influenze, che li ha visti mescolare con gusto Genesis, free jazz e architetture classiche sul grintoso canovaccio di un folk rock a metà tra Zeppelin e Jethro Tull. E Commedia dellArte: trucco sgargiante e movenze istrioniche, Vairetti e compagni ripropongono con passione e istinto una formula che il tempo pare non aver affatto scalfito. Fra cadenze latine, granitici incisi ritmici e citazioni di Zeppelin ed Hendrix, il quintetto di Napoli si concede ospitate illustri (insigne sinonimo di Van Der Graaf Generator, David Jackson suona due sassofoni contemporaneamente e il suo cesellare illumina come sempre la scena, mentre le tastiere delleccentrico Gianni Leone portano un pò del brio del Balletto di Bronzo in brani già di per sé traboccanti vigoria come i classici Uomo, Oro caldo e O Napulitano) e si guadagna lapplauso grato che spetta ad ogni storia fantastica ben raccontata.
Spendere parole sul Banco è in realtà operazione assai più complessa: cosa si può dire di una band simile, senza scadere nella più vuota e trita celebrazione? Si può raccontarne il concerto: quel concerto che è un oceano di onde calme come landatura di Francesco Di Giacomo, e che come la sua impareggiabile voce si increspa improvviso e drammatico. È un passato che appare tutt’altro che remoto, quello dei primi tre album (il debutto omonimo, ma anche i mitologici Darwin e Io sono nato libero) dai quali la band attinge nel confezionare la scaletta. Che siano la natura mutante di Metamorfosi o il monolite marziale di Cento mani e cento occhi (in una versione tra le più complete di sempre), la dolcezza inconsolabile di 750000anni falAmore? o quella rassegnata di Non mi rompete, la ricerca che è dietro a queste ineguagliabili composizioni le rende e sempre le renderà punti di riferimento indispensabili: che lo sappiano o no, questi ragazzi. E chissà, forse davvero non lo sanno: giocano, improvvisano pause e rincorse, sorridono, mostrano la solita  cura di suoni al tempo stesso classici e moderni, ringraziano e salutano quasi timidi come certi adolescenti e a fine show fanno ricordare che novanta minuti di Banco non differiscono granché dai sessanta degli Osanna. Finiscono dannatamente troppo presto.


24 giugno 2013: nellambito della rassegna Luglio suona bene, la magica atmosfera della cavea dellAuditorium Parco della Musica di Roma ha illuminato la scena di un doppio concerto allinsegna del rock progressive, con gli storici gruppi Osanna e Banco del Mutuo Soccorso, fondati negli anni 70 e ancora oggi più che mai presenti ed attivi sulla scena musicale italiana.
Hanno aperto la serata gli Osanna, pittoreschi nei loro travestimenti ispirati alla maschera di Pulcinella e alla commedia dellarte napoletana; listrionico Lino Vairetti, cantante e fondatore del gruppo, ha esordito dedicando lesibizione a Claudio Rocchi, figura di spicco del rock progressive italiano recentemente scomparso.
Accompagnati da due ospiti d’eccezione, il sassofonista David Jackson e il tastierista Gianni Leone, gli Osanna hanno riproposto in chiave arrangiata alcuni dei loro brani più famosi, come Oro caldoLuomo, In un vecchio cieco O Napulitano, suonando con passione ed energia e citando i Led Zeppelin e a Jimi Hendrix.
Lentrata in scena dei Banco del Mutuo Soccorso è stata anticipata dalla proiezione del videoclip di Imago Mundi, brano composto e interpretato insieme a Franco Battiato in occasione della riedizione di Darwin!, uno degli album più interessanti ed amati del gruppo.
Il concerto ha poi avuto inizio con le malinconiche note di Canto nomade per un prigioniero politico, accolta da uno scroscio di applausi. Francesco Di Giacomo, vibrante e tenorile voce del gruppo, ha poi salutato il pubblico con un pensiero per Claudio Rocchi e con una battuta sulla condanna di Silvio Berlusconi nel Processo Ruby (cè anche una buona notizia, ma quella la tengo dentro con malcelata gioia, ha ironizzato lartista).
Dopo lesecuzione di Metamorfosi e di Cento mani e cento occhi, il tempo è corso via velocemente dietro alla struggente interpretazione di 750000 anni falamore?, cantata da Di Giacomo con il solo accompagnamento della tastiera di Vittorio Nocenzi, e della bellissima ed onirica Non mi rompete.
Il cantante ha poi dedicato il brano Levoluzione allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, che lo amava in modo particolare, ed ai ragazzi che rappresentano il progetto di mandare in scena a teatro Darwin!.
Per limmancabile bis, che ha chiuso in bellezza lo splendido concerto, il Banco ha suonato lepica R.I.P., al termine della quale tutto il pubblico si è alzato in piedi per rendere omaggio alla forza e alla bellezza di unispirazione che il passare del tempo non ha minimamente offuscato.

Simona Ruggiero

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