Mechanical Butterfly -"The Irresistible
Gravity"
di Andrea Zappaterra
Energia è la prima parola che viene in mente ascoltando questo
bell’album dei Mechanical
Butterfly dove
finalmente si riascolta un progressiv-rock italiano di qualità.
Il loro album, The Irresistible Gravity,
è un felicissimo amalgama di sonorità che riportano l’ascoltatore al piacere di
controtempi incalzanti, ritmati con maestria, conditi da svariate di flauto,
arpeggi, effetti elettronici sintetici, chitarre distorte che si alternano a
dolcissime suite psichedeliche o brani acustici cantati dalla affascinante voce
di Francesca Pulvienti.
Dicevo energia allo stato puro perché i Mechanical Butterfly
sono davvero degli ottimi musicisti
ed il ritmo che sanno infondere è coinvolgente, è difficile rimanere immobili
ad ascoltare.
Esaminando uno ad uno i
brani abbiamo Suoni
Dalle Stelle, un pezzo sperimentale di musica elettronica che rievoca
vagamente alcune colonne sonore di film di fantascienza e le performances di
Walter Carlos in Arancia Meccanica (versione sintetizzata). Ma poi si parte
subito con Labyrinth of Doors un
accattivante metal rock dal ritmo pulsante, intervallato da fraseggi di
chitarra distorta e sintetizzatori (anche questo esclusivamente strumentale), per
poi passare a Marks
Of Time introdotto da solfeggi di flauto alla
Ian Anderson che accompagnano la magnifica voce di Francesca calda e sensuale.
In The
Alchemist ritroviamo una vivace componente
ritmica heavy metal, con controtempi quasi insostenibili, che si alterna ad un rock
psichedelico e termina con un suggestivo arpeggio celtico.
Emerald Tears è un delicato brano melodico
dove si evidenziano le splendide doti canore di Francesca, accompagnata solo
dalla meravigliosa timbrica del pianoforte cosi come in Sparks Within a Downpour,
un brano rock con un pregevole assolo di chitarra prima di tornare al ritmo
incalzante e ossessivo tipico del loro sound.
Gravity e La Fenice concludono
l’album con sonorità che vanno un pò dalla
rievocazione dei vecchi Genesis ad atmosfere orientaleggianti e metal.
L'album The
Irresistible Gravity nel
complesso ha il grande merito di saper coniugare la miglior musica Progressive
Rock “classica” con la freschezza di nuove tendenze elettroniche, ritmi vivaci pulsanti,
con un sapiente dosaggio di emozioni e tecnica, il tutto condito da una grande
padronanza strumentale.
Vola farfalla meccanica,
vola portando sulle tue ali tanta buona musica come questa!
Members: Francesca Pulvienti - vocals
& lyrics Alessio Oranges - guitars Laura Basile - keyboards & synth
Emanuele Maita - bass Gioele Gentile - drums
BIOGRAFIA MECHANICAL BUTTERFLY
Il progetto Mechanical Butterfly nasce nel
2006 dalla collaborazione tra i due chitarristi Alessio Oranges e Dario
Laletta, col contributo di Giovanni Valastro ai fiati ed alle tastiere. I due compongono
brani di matrice rock con varie contaminazioni musicali, avvalendosi dell'uso
di suoni campionati per la programmazione delle parti di batteria e basso. In
questo modo viene realizzato il primo EP, esclusivamente strumentale, dal
titolo omonimo.
Successivamente si aggiungono al gruppo
Andrea Zappalà alla batteria e Giuseppe Padalino al basso, entrambi già membri
della cover band Aracne, mentre dopo qualche mese si unisce anche la
tastierista Laura Basile. Nell' aprile del 2007 Francesca Pulvirenti entra a
far parte del gruppo quale voce della band. Con l'arrivo di Francesca il gruppo
torna a lavoro componendo nuovi pezzi e riarrangiandone anche uno
precedentemente inserito nel disco strumentale. Così nel maggio 2008 si giunge all’autoproduzione
del secondo EP "Mechanical Butterfly" (copertina realizzata da
Gianlorenzo Di Mauro) contenente quattro tracce, che viene recensito da vari
siti e riviste (Troublezine, Jabadabadoo, Femmerock, Audiodrome, Soundmagazine,
L’Urlo, New L’ink, La Sicilia, Jamendo, Artistsandbands, Whipart) e ottiene
diversi passaggi FM in radio locali e nazionali (RadioAlzoZero, Radio
Universal, Radio Catania - Radiospace, Radio ABC, Radio Etna Espresso, Radio
Zammù, Radio Fantastica, Radio CRM - Rock Revolution, Rai Radio1 - DEMO).
Contemporaneamente, la band partecipa a
svariati concorsi locali tra l’acese e il catanese, fra cui “Promusic” nel 2007
e “Live Rock Square” nel 2008, conquistando in entrambi il primo piazzamento, e
"Rumori Barocchi" nel 2010 ottenendo il secondo posto. Nel 2011 i
Mechanical Butterfly si esibiscono anche al concorso nazionale “Rock Targato
Italia”.
Nel 2010 assistiamo ad un cambiamento di
formazione con Toti Bella alla batteria e Gianlorenzo Di Mauro al basso,
sebbene già sin dall’inizio del 2011 si verifichi un nuovo avvicendamento che vede
in Roberto Marano l’attuale bassista della band. Nell’ottobre 2011 il
chitarrista e cofondatore Dario Laletta abbandona il progetto. Nel marzo 2013
la band entra in sala per le registrazioni del suo primo full-lenght,
raggiungendo un livello di impatto sonoro e stilistico ben più definito e
coerente rispetto ai lavori precedenti e che, con l'unica chitarra di Alessio,
vede il proprio organico stabilizzatosi in cinque elementi. Nel luglio 2014
esce "The Iressistible Gravity", album ancora autoprodotto. Vanta
diverse
recensioni su Prog Archives, Jamendo,
Wisdom Mag, Be-CREATIVE, Clap Bands magazine e
passaggi radio su Overthewall - Radiomouse,
ALTO suono ROCK, Radio Zammù, Radio Luce,
Yastaradio. Per un nuovo turnover, da
settembre 2014 troviamo al basso Emanuele Maita ed alla batteria Gioele
Gentile.
La nostra metamorfosi è in continuo
movimento...