Francesco Ragusa,
ConTra(d)dizione
L’uso combinato di elettronica e sonorità mediterranee
(con il ricorrente impiego delle percussioni) fa di “ConTra(d)dizione”,
esordio dell’agrigentino Francesco Ragusa,
firmato La Stanza Nascosta Records, un lavoro insolito e meritevole di
attenzione. Sembra scorrere, citando Ragusa, tra biddrizzi e patimentu (“Terra
mia”), la narrazione (vestita di world-beat) delle geografie mutevoli di
un’isola meticcia, non solo celebrata ma analizzata nelle sue intrinseche
ambiguità. Elemento etnico e popular music vanno a braccetto, in un
album che unisce in modo schietto tradizione e contemporaneità, luci e ombre,
senza mai scivolare in una rappresentazione stereotipata.
Da vedere la clip del singolo di lancio dell’album,
“Sicilia mia” (riprese di Giuseppe
Bennica e Federico Dalli Cardillo, regia e editing di
Giuseppe Bennica), nella quale spiccano le bianche scogliere di marna della Scala
dei Turchi, uno tra gli scenari naturali più suggestivi e amati dello Stivale.


















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