lunedì 3 novembre 2025

Le Orme nel tour inglese del novembre 1973

Piccadilly Circus

Per promuovere "Felona & Sorona" in Inghilterra, Le Orme, nel novembre 1973, tennero quindici concerti in due settimane.
Il tour partì da Norwich, passando per Manchester, fino al famoso Marquee di Londra. Un'esperienza fondamentale per il trio veneto, che ricevette un ottimo consenso in tutti i concerti, con i fans inglesi a gridare "more, more..", chiedendo il bis ad ogni loro performance.
Il disco uscì nell'aprile del 1973 in versione inglese, con l'etichetta Charisma, la stessa dei Genesis. La traduzione dei testi, fu affidata a Peter Hammill.

Con i Genesis a Manchester

Aldo Tagliapietra (voce, basso, chitarre), Tony Pagliuca (tastiere) e Michi Dei Rossi (batteria, percussioni) maturano lidea, non nuova nella scena musicale progressiva italiana di quegli anni, di realizzare un concept album unitario, completo e in linea con il percorso musicale già avviato lanno precedente con Uomo di pezza. La genesi dell’album ha inizio infatti nel dicembre del 1972, quando Tagliapietra propone ai compagni una quindicina di melodie da unire nell’ambizioso concept. La natura del materiale sonoro agevola enormemente il compito ai tre musicisti, che presentano le prime bozze delle composizioni già nelle date del tour di supporto a Peter Hammill, del dicembre 1972. Proprio ad Hammill, affascinato dalle nuove melodie, ma incapace di codificare il provvisorio slang delle parti cantate, Tagliapietra confessa di voler narrare la storia di due pianeti contrapposti ma complementari, che gravitano nello stesso cosmo ma divisi dalla luce: uno è radioso, l’altro buio. Dei due pianeti Tagliapietra ha già il nome del primo: Felona, da felice. A dare il nome al secondo pianeta è proprio Hammill, che suggerisce Sorona, dall'inglese "sorrow" (dispiacere). 


In poche parole la genesi di questo capolavoro" delle Orme, e del progressive italiano (e non solo!)
Le Orme tornarono a Londra nel 1976, per incidere "Verità Nascoste"... ma non in tour!
… di tutto un Pop

Wazza


Alvin Lee: accadeva il 2 novembre 1973


Usciva il 2 novembre 1973 "On the Road to Freedom", album di Alvin Lee (Ten Years Afters) e del cantautore "gospel" Mylon Le Fevre.
Primo album solista di Alvin Lee, registrato nello studio della sua casa nell'Oxsfordshire, aiutato da un gruppo di "amici musicisti" notevoli:
George Harrison, Jim Capaldi, Steve Winwood, Ron wood, Mick Fleetwood...
Nasce così un album di rock, blues, folk, ballads... un disco assimilabile ad un ottimo vino che si accompagna bene con tutto.
Un album che vi consiglio, se non conoscete... "Sulla strada per la libertà".
Wazza



I collaboratori che suonano su questo disco:

Alvin Lee - lead, harmony and backing vocals; electric and acoustic guitars; bass; sitar; drums
Mylon LeFevre - lead, harmony and backing vocals; 6- and 12-string acoustic guitars; percussion; bass
George Harrison (as "Hari Georgeson") - acoustic guitar, dobro,[30] bass, harmony vocals
Ron Wood - electric and 12-string acoustic guitars, bass, slide guitar, drums
Steve Winwood - piano, electric piano
Tim Hinkley - piano, organ, backing vocals
Boz Burrell - bass, backing vocals
Bob Black - steel guitar
Andy Stein - fiddle
Ian Wallace - drums
Jim Capaldi - drums, percussion
Reebop Kwaku Baah - congas
Mick Fleetwood - drums
Mike Patto - backing vocals, percussion




sabato 1 novembre 2025

Steeleye Span al Rainbow Theatre nel novembre 1974


 

Steeleye Span al Rainbow Theatre nel novembre 1974

 

Steeleye Span nel loro periodo di massimo splendore

 

Il concerto si svolse in un periodo di grande successo per la band, in concomitanza con l'uscita dell'album "Now We Are Six".

Gli Steeleye Span erano all'apice della loro popolarità, con numerosi album di successo e concerti sold-out.


Il Rainbow Theatre di Londra era un luogo iconico per i concerti dell'epoca, e l'atmosfera dell'evento era elettrizzante, con un pubblico numeroso ed entusiasta. La performance è stata registrata e pubblicata

per la prima volta in un cofanetto di 12 CD che ripercorreva gli album della band pubblicati con la Chrysalis Records dal 1972 al 1983.

Successivamente è stato anche rilasciata in formato vinile rosso, per la gioia dei collezionisti.

La scaletta del concerto includeva brani classici della band, come "Demon Lover", "Thomas The Rhymer" e "Gaudete", oltre a brani tratti dall'album "Now We Are Six", oltre a dei "Jig Jam" strumentali che mettevano in risalto le abilità dei musicisti della band.


Il concerto è considerato una testimonianza importante del periodo di massimo splendore degli Steeleye Span e della loro capacità di combinare la musica folk tradizionale con il rock.


Photographs from Wazza's personal archive












Genesis il 1 novembre del 1969

Tony Smith (a destra) con i quattro membri dei Genesis nel luglio 1969: Mike Rutherford, Anthony Phillips, (Brian Roberts, un amico), Peter Gabriel e Tony Banks. I Genesis stavano provando in una casa appartenente alla nonna del loro amico Brian Roberts


Il 1° novembre 1969 i Genesis tengono il loro primo concerto a pagamento presso la Brunel University di Londra.

A marzo avevano avuto il loro debutto discografico con l’album “From Genesis To Revelation”, mentre l’anno prima, il 15 ottobre 1968, avevano già fatto la loro prima apparizione televisiva.

Di Tutto un Pop…

Wazza


Il gruppo a ottobre del 1968 registrò anche negli studi Evesham della BBC

Nella Student Hall del College, il 1° novembre 1969 si esibiscono i Genesis in quello che è considerato il loro primo vero live professionale, in quanto davanti a un pubblico pagante e pagati loro stessi per esibirsi.

Prima di questa data uno dei due requisiti manca, come il 23 settembre al Balmes’s Dance di Chobham o il 10 ottobre al Kingsbury Working Mens Club di Tamworth o il giorno successivo al Wood End Youth Centre, sempre di Tamworth, concerti in cui i Genesis vengono pagati, ma si tratta di party gratuiti.

Ecco il ricordo di Mike Rutherford:

"Brunel è stato il primo vero concerto, la nostra prima performance pubblica (...). È stato difficile tenere le dodici corde accordate e ho passato molto tempo nella toilette per cercare di ottenere l'accordatura giusta!"


Sono live di cui mancano notizie basilari, quasi avvolti nella leggenda. Ecco allora la probabile setlist suonata quella sera dai Genesis, confermata in varie interviste sia da Anthony Phillips che da Tony Banks:


Genesis, 1969: Peter Gabriel, Tony Banks, Anthony Phillips, Mike Rutherford and John Mayhew


In the Wilderness

Masochistic Man

The Stumble (Cover di John Mayall & The Bluesbreackers)

Baa Baa Black Sheep (Cover del brano Rock Around The Clock)

Build Me a Mountain

In Limbo

Digby

Little Leaf

Babies

Key to Love

Looking For Someone

Twilight Alehouse

Sitting on Top of the World (Cover dei Cream)

Pacidy