Il nuovo
album del rocker emiliano
"Meticcio", perché in fondo le
origini del rock nascono proprio dal contatto, e nel rock di John Strada si
rincorrono l'America e l'Emilia, ognuna con il suo contributo, con i suoi
suoni, e non si può dire dove inizi una e finisca l'altra. In fondo John,
quell'America la porta qui, dentro, nelle storie di tutti i giorni, nel suono
della Telecaster e dell'Hammond in "Magico" così' come nella
successiva, "Chi Guiderà", canzone energica ed estremamente fisica,
figlia della grande passione per Bruce Springsteen, un amore che accompagna
John da una vita. Non c'è però solo questo, "Rido"è una ballad dal
sapore e dalle sonorità soul mentre "Torno a casa", la canzone scelta
come singolo lancio del cd, parla di una rinascita o forse di una conversione,
un bilancio di vita per una nuova ripartenza. "Hai ucciso tutti i miei
eroi" è una delle canzoni più intense, sempre tirata come la corda di un
violino. In questo brano John affronta il tema della coppia, di amori che
cominciano fortissimi e si spengono lentamente senza che nessuno abbia il
coraggio prendere delle decisioni. In "Promesse" racconta poi il tema della quotidianità, di
quando diventi adulto ed i sogni che avevi da ragazzo non si sono avverati. Una
canzone molto dolce ma cupa allo stesso tempo con un raggio di speranza nel
finale. "Non mi alzo", pezzo dal sapore soul, è un inno al "non
dovere", ed a volte è lecito non fare il proprio dovere! Segue poi lo
swing ironico di "Rocco & Fanny". In "Tiramola", unico
brano in dialetto del disco, troviamo invece l'amore di John per la sua terra,
il suo paesello che lo ha riportato in Emilia dopo vari anni vissuti fra l'Inghilterra
e gli States. Segue un tuffo nelle atmosfere irlandesi di "Nella
Nebbia", altra ballad dominata invece dal suono della fisarmonica e del
mandolino, la voglia di fuggire dalla Bassa, per scoprire il mondo ed allo
stesso tempo l'amore per una terra ritrovata.
Lo stesso sentimento domina anche "Sanguepolvere" dove
l'artista di XII Morelli, paese al confine tra le province di Ferrara, Bologna
e Modena racconta il terremoto del Maggio 2012 che ha colpito l'Emilia, da lui
vissuto proprio vicino al cuore dell'epicentro. Il cd si conclude con la
delicatissima “E'Natale in Maghreb” dove si affronta l'ipocrisia religiosa da
un punto di vista molto singolare. Mai irriverente verso la religione ma molto
critico verso chi la vive ipocriticamente. Aisha è una ragazza maghrebina che,
la notte di Natale, vaga sola con una carrozzina vuota per le strade di Milano
ma nessuno la vede. L’album è stato realizzato con la preziosa collaborazione
di The Wild Innocents, la band che lo accompagna da anni in studio e dal vivo,
ovvero: Dave Pola, chitarra solista e cori, Fabio Monaco, basso e cori, Alex
Cuocci, batteria e Daniele De Rosa, Hammond, piano e cori.
Tracklist: 1. Magico / 2. Chi Guiderà / 3.
Rido / 4. Torno A Casa / 5. Hai Ucciso Tutti I Miei Eroi / 6. Promesse / 7. Non
Mi Alzo /8. Rocco & Fanny / 9. Tiramola / 10. Nella Nebbia / 11.
Sanguepolvere / 12. E' Natale In Maghreb
Link: www.johnstrada.it www.newmodellabel.com
Discografia:
Meticcio (CD & Digitale - Giugno 2014) / Live in Rock’a (2 CD)
/ Dalla Periferia dell’anima (CD) / Ho voglia di (E.P.) / Pezzi di vita (CD) /
Cavalli Selvaggi (CD) / Senza Tregua (CD)
Biografia:
John è nato in una singolare borgata al crocicchio fra le province
di Bologna, Ferrara e Modena.
Negli anni ’90 escono i primi suoi due LP: “Senza Tregua” e “Cavalli
Selvaggi”. In seguito si trasferisce per qualche mese a New York dove frequenta
la scena musicale del Greenwich Village
e si esibisce da solo unplugged al mitico Rock’n’roll cafe di Bleeker Street.
Successivamente si trasferisce per tre anni a Londra e comincia a suonare in
vari club della città. Continua a scrivere musica e a registrare canzoni con
diversi musicisti.
Torna in Italia e fa uscire il terzo cd “Pezzi Di Vita” che
contiene tredici canzoni inedite, ovviamente scritte da lui.
La vera forza di John Strada però scaturisce nei concerti dal
vivo. Le sue canzoni vengono caricate di un’energia nuova e pulsante. La band
riesce a mantenere lo spirito del rock più viscerale e il calore del Soul più
intenso. I concerti vengono spesso arricchiti anche con varie cover che variano
a seconda dell’atmosfera della serata. Questi ragazzi si sono esibiti su vari
palchi italiani fra i quali, il Gilgamesh di Torino, il Naima Club di Forlì
dove hanno aperto il concerto della mitica band irlandese The Commitments e
successivamente, dei Jefferson Airplane e di Southside Johnny and the Asbury
Jukes. In seguito, John e la sua band vengono invitati a suonare a Londra per
un concerto al O’Neals Pub di Kings Cross. Il concerto è stato recensito anche
su Italians, rubrica curata da Beppe Severgnini sul Corriere della Sera.
Nell’estate del 2004 è uscito “Ho voglia di…” un EP con quattro
canzoni presentato alla finale del Bologna Music Festival ripreso da MTV.
In John convivono un’anima rock e un’anima acustica e comincia a
suonare anche in trio (chitarra, fisarmonica e mandolino) e comincia un tour
per i teatri e piccoli locali. L’esperienza del trio influenza molto la
composizione dei nuovi brani, tanto che John maturerà un album di canzoni nuove
completamente acustiche.
Nel 2008 esce “Dalla Periferia dell’Anima”, cd realizzato in
studio con l’Acoustic Sound Machine, una band a 8 elementi fra i quali il
chitarrista brasiliano Nelson Machado. Le canzoni trattano temi molto intensi,
come il forte disagio giovanile, la meschinità dell’uomo, la tragedia di
immigrati trattati come schiavi, le difficoltà di una società che sta cambiando
ma non riesce ad accettarlo.
In realtà non si tratta solo di un cd musicale, ma di un progetto
più ambizioso: un tentativo di unire musica, letteratura e pittura. Il libretto
interno contiene 10 racconti scritti dallo scrittore bolognese Gianluca Morozzi
che riprendono i testi di John e 10 foto dipinte del fotografo/pittore Andrea
Samaritani (Espresso, Qui touring, ecc.) che arricchiscono l’espressività dalle
canzoni.
Nel Novembre 2010 è uscito su il dvd che ritrae una di quelle
magiche serate: “Live dalla periferia dell’Anima” e continua il tour nei
teatri, locali, e in versione ridotta (trio), scuole e biblioteche. Nel 2011
John imbraccia ancora una volta la chitarra elettrica e registra “Live in
Rock’a” ed in seguito il gruppo è stato invitato a suonare all'Hard Rock Cafè
di Firenze per il concerto finale di una settimana che il popolare ristorante
americano ha dedicato a Bruce Springsteen. John inoltre è tornato ad esibirsi a
New York nel 2013, ospite del grande James Maddock. Le registrazioni di “Meticcio” sono durate
quasi un anno ed ora John è pronto per tornare ad esibirsi in elettrico ed
acustico.
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