martedì 20 gennaio 2015

QUINTETTO ESPOSTO- "Al Pianterreno", di Valter Monteleone



QUINTETTO ESPOSTO- Al Pianterreno
di Valter Monteleone

Nel panorama musicale internazionale accade che si possa ascoltare della buona musica italiana, certo quella d’autore, quella che nella fattispecie incontra i gusti particolari, spesso definiti di nicchia, che poi tali non sono perché la musica, se è composta con un briciolo di passione, sacrificio e creatività, è comunque una linfa di vita rivolta a tutti. Tra l’altro sentendo musica ci si isola un pò dalla realtà, per sognare, per immaginare, per provare emozioni o per seguire le gesta dei personaggi presenti nelle liriche.
Il mio approccio con la musica d’autore italiana trova un buon riscontro con “Al pianterreno”, gradevole raccolta di inediti del gruppo bresciano QUINTETTO ESPOSTO, che dal 2011 propone la sua musica nell’attuale formazione, con Matteo Caragioli - voce, Edoardo Baroni - chitarra e balalaika, Luca Capoferri - piano e fisarmonica, Federico Bianchetti - basso e Nicola Romano - batteria e percussioni.
Dopo la pubblicazione del primo lavoro, “Naufraghi”, sotto l’etichetta VideoRadio di Beppe Aleo, e dopo numerosi concerti tra Brescia, Bergamo e Milano, QUINTETTO ESPOSTO approda a questo nuovo album, la cui tracklist comprende dieci brani, fra questi Gitana, La Ballata Del Naufragio e Per Elizabeth, ripresi dal primo.
Durante i ripetuti ascolti dell’album si ha la sensazione di partecipare a un viaggio ideale, quasi sempre in notturna, su un mare che ispira continue ricerche di avventure, spaziando tra i ricordi che assalgono la mente della voce narrante di Caragioli, piacevole connubio tra canto e prosa, voce da una timbrica davvero particolare.
Il gruppo dimostra nei suoi testi un’eccellente creatività, frutto di un bilanciato compromesso tra musica di variegata estrazione (riferimenti al jazz e al rock sono sempre presenti) e prosa, quest’ultima sempre molto convincente. I testi sono riportati con garbo, ma soprattutto sono interpretati con passione; tale risultato è merito di un buon affiatamento tra i musici.



Gitana

Un’ambientazione notturna, ricca di oscuri colori e contrastata solo dal chiarore della luce lunare, sembra essere la prima scena di una commedia rappresentata sul palcoscenico di un immaginario teatro all’aperto. La danzatrice gitana non concederà il suo ballo a chi ne descrive le movenze, abbandonerà la scena  nell’oscurità mentre in lontananza si osservano i bagliori iniziali di una festa. Ciò che si percepisce è il contrasto d’immagini ma soprattutto l’alternarsi di messaggi musicali molto variegati. Se si aggiunge il declamare dei versi in musica, grazie a una voce convincente sia per timbrica sia per interpretazione,  allora il mixing risulta davvero gradevole. Si raggiunge così, anche con un testo in madre lingua italiana, un buon livello d’immaginazione con il meritevole supporto della musica, tutta da ascoltare.

Corrida di mare

Descrizione in rime di uno scontro tra titani, pensatori e telegiornali, in una ricerca continua di un sogno inviolabile. Sono i frammenti del testo di questa “corrida di anime”, accompagnata da un’incalzante cavalcata musicale che in qualche caso sovrasta la stessa declamazione dei versi. Gradevole invece è l’intermezzo che emula un’atmosfera ispirata al flamenco, arricchita soltanto dal battito delle mani.


Ballata del naufragio

Il veliero si schianta sugli scogli e il naufragio ne è la triste conseguenza, tragica nel suo epilogo, descritta con dovizia di particolari, accompagnata dalle urla del capitano che spinge gli occupanti del veliero all’abbandono della nave. Quando tutto scompare nelle profonde acque, la speranza di salvarsi si concretizza soltanto per chi racconta le gesta di un tale evento. Musica in sintonia con l’ansia di rivedere l’alba su un mare che ha seminato nella notte solo terrore.

 La vecchia Betsie

E’ una ballad d’altri tempi, con spunti di vita di vecchi marinai, ambientati in un’osteria del porto, in un quartiere malfamato.

 Al pianterreno

Tranquillo inizio della traccia con poche note in un intro di piano, chitarra e percussioni. Il testo racconta la visione del sonno di una donna, ponendosi una serie di domande sui pensieri e sui sogni che sopraggiungono. Lo assale il desiderio di proteggerla  e di andare via con lei verso altre mete.

 Capri

Sembra che si approdi all’isola dopo un lungo viaggio, a tempo di beguine, evocando mulini a vento e immaginari combattimenti con i draghi. Il viaggio in mare continua tra difficoltà e paure. Musica in crescendo nel finale.

Notti di liquore

Il desiderio di avventura ritorna a galla, con la volontà di rimanere nell’oscurità e ostinarsi a non ricercare la luce dell’alba. La notte di liquore è un simbolo immerso in un sogno, navigando senza la vista della terra, solo liquori, aria, mare e cielo.

 Per Elizabeth

Diario di bordo in veste di buoni propositi tutti dedicati a Elizabeth, conditi di speranze, ebbri pensieri, rapimenti di neri sguardi, brindando alla nostalgia e a una notte senza fine. Un testo bellissimo che trasporta chi ascolta (rigorosamente in cuffia) in una realtà che si tocca con mano.
E veniamo alla musica: le gradevoli contaminazioni jazzistiche non mancano, ottima costante presenza della sezione ritmica bass & drums, dialoghi ben curati tra “lead piano & guitar”, infine una timbrica della voce davvero eccellente!
Per Elizabeth” avrebbe meritato la title track di un album tutto per lei, ma questa è un’altra storia …

Chiamata alle arti

E’ un invito a salvare il mondo rivolto ai prodi, poeti, utopisti e banditi, menestrelli muniti di pergamene e calamai, violoncellisti, suonatori di arpa,  armati anche di una storia a lieto fine. Quel che manca loro è la vergogna! C’é una grande festa all’orizzonte con nuovi colori sullo sfondo, si corteggiano anche le stelle ma soprattutto si convocano le arti e tutto ciò che è più sublime. Il brano rappresenta l’essenza di un piacevole testo che ti accompagna in un viaggio; un percorso fluente per la presenza di una variegata schiera di artisti, rivolto agli artefici di un ben sperato cambiamento dello stato attuale delle cose.
  
 Sipario

Varie sensazioni conducono al mancato invito della morte al suo passaggio. Le emozioni di un sogno conducono verso un mistico viaggio tra pazzi e perversi, tra ragionamenti ingombranti e gare a comando. Un sipario che si chiude tra abbracci e risate con la ferrea volontà di non ascoltare il canto di Morfeo.







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