giovedì 13 gennaio 2011

Banco del Mutuo Soccorso in TV il 13 e 14 gennaio del 2011

Per il secondo giorno consecutivo Wazza Kanazza passa da queste parti. D’altra parte chi si occupa di musica da una vita deve … raccogliere in frutti del proprio impegno!

Il suo racconto del “dietro alla quinte” è interessante, anche perché testimonia il ritorno del BANCO nella TV di stato, nella trasmissione “Parla con me”, condotta da Serena Dandini e Dario Vergassola.

Una sola assenza importante, quella di Rodolfo Maltese, storico chitarrista del gruppo sin dagli anni ’70, in attesa di una completa guarigione, presente comunque nel cuore e nella testa del resto della band e di tutti i fan. Anche questo post è dedicato a lui, come anticipa la foto iniziale.

Wazza ha vissuto per intero la due giorni e ce la descrive così.

Due giorni dietro le quinte (ma andavano bene anche la quarte o la terze !!!)

All’inizio di gennaio Iaia (D&D), mi passa la notizia della partecipazione del Banco al programma televisivo… rimango un po’ sorpreso, non mi ricordo se c'era già la tv a colori l'ultima volta che li hanno invitati in tv, comunque era passato qualche anno; e poi, non avendo un nuovo disco da "lanciare", mi chiedo se forse si sono accorti che a fare musica di qualità sono rimasti in pochi!?

Contatto Vittorio che mi conferma il tutto, e vengo nominato sul campo chaffeur ufficiale e aiuto tecnico (leggi, carica master keybord sulla macchina...)

Il programma è dalle 13.00 alle 17.00 (prove, soundchek, suoni...), 17.30/19.00 (registrazione programma), 3 pezzi da eseguire a puntata, tempi da 1'30 ai 3'30 a brano.

Allora, i brani del Banco durano da un minimo di 5' a 19', e ridurli ai minimi termini, mantenendo una metrica che dia un senso alla canzone, è veramente cosa ardua.

Inizia così un'operazione di taglio e cucito (che nemmeno Valentino se lo sogna!), prove su prove, sento parlare di ottavi, sedicesimi (manco fosse la Coppa italia), vedo i "ragazzi" che provano incastrano... tempi pari e tempi dispari, e mentre mi rendo conto della difficoltà e complessità di certi brani, mi vengono in mente tutti quei "coglioni" che con due note hanno fatto soldi a palate!! Mah...

Ma la bravura del Banco e gli arrangiamenti di Vittorio superano ogni ostacolo.

In pochi minuti devono proporre al popolo del plasma, cos’è la musica del Banco: energia, poesia, il prog, gli anni'80.

I brani scelti sono:

Prima serata, RIP / 750.000 anni fa l'amore/ Traccia I

Seconda serata, Moby Dick / L'evoluzione/ Non mi rompete (erano opzionate anche Nudo/Canto nomade/Il Ragno...)

13 gennaio, primo giorno.

Arriviamo puntuali alle tredici, un frugale pasto alla mensa aziendale e via a montare gli strumenti; i "giovani" Marcheggiani, Papotto, Masi, hanno l'adrenalina a mille, Vittorio e Tiziano sono impegnati nel soundchek, Francesco distribuisce pillole di saggezza con i suoi "monologhi". Le prove scorrono tranquille, senza grandi intoppi; piccola pausa nei camerini, distanti dal teatro...gli chiedono se hanno bisogno di un pò di trucco, gli rispondo che ci vorrebbe un miracolo!!

Ultimi ritocchi in regia con Carlo De Filippo che "addomestica" i suoni, e si parte con le registrazioni. Ci accorgiamo dai tanti apprezzamenti ricevuti negli studi quanto il Banco sia ancora nel cuore della gente. Vergassola confessa di averli visti da ragazzino, a La Spezia nel 1972, e anche il PM Ingroia dichiara di aver avuto dei "vinili" del Banco; Serena Dandini e tutta la redazione li mettono a loro agio. Ottima performance dal vivo. Peccato che “Traccia I”, verrà tagliata nella messa in onda; altro neo un caldo africano negli studi, tanto che Francesco si prenderà un'influenza che il giorno gli chiederà il conto!

Nel frattempo mi dedico alle public relation, porto un pò di gadget del Banco Music Club a Serena, Dario e ai ragazzi del service, grandi professionisti.

14 gennaio, secondo giorno.

Dato che gli strumenti erano già montati (se la piamo comoda...) arriviamo verso le 14.30; visto che il ghiaccio è rotto penso, “oggi sarà più rilassante” ... manco per il (bip), c'è da ridurre “L'evoluzione” da 12', a 3'30, quindi prove su prove, e la pignoleria di Vittorio (o professionalità, a seconda dei punti di vista), avrà la meglio e riescono a farla alla grande, ma è sempre un "Coitus interruptus”.

Francesco piano piano comincia a perdere la voce, e il caldo degli studi, mixato con il freddo per arrivare ai camerini fa il resto... che sola!!! Già era successo al Prog Exhibtion di Roma. Iniziano con “Moby Dick”, una delle più amate dal "grande" pubblico del Banco, rivoluzionata da Francesco; viene cantato solo il ritornello, mentre a posto del testo legge dei brani tratti dal libro dei Melville (era già successo nella diretta radiorai del 2002)… molto bella, nonostante la voce al minimo di Francesco. Il pubblico (in maggioranza donne con l'ormone a mille...), risponde con grandi applausi, ma mi viene il dubbio se tanto eccitamento è per il Banco o per il bel Raul Bova che entrerà subito dopo! Continuano con “L'evoluzione”, una bastonata… e poi il classico dei classici, “ Non mi rompete”, ma nella messa in onda “L'evoluzione” (dopo tanta fatica..) non viene messa in onda,(mà và a caghèr...), ma si sa, i tempi televisivi poco si addicono al progressive.

Finisce tra baci ed abbracci, si rismontano in fretta gli strumenti, e si torna a casa felici, contenti e stanchi, perché la Tv, sembra strano, stanca più di un concerto.

Certo, rimane l'amarezza per la mancanza di Rodolfo… sapete tutti che ha dei problemi di salute e ancora non è pronto; di comune accordo hanno deciso che era meglio non partecipasse, la tv per certe cose è impietosa! Ma lui era con noi, e noi con lui. La speranza è che si rimetta presto e torni a deliziarci con la sua chitarra, e la sua grande umanità. Forza Rudy!!!

Speriamo che questa "sortita" nel mondo in cui se non appari non esisti, sia servita ( e ce n’ era bisogno), a dimostrare che il Banco Del Mutuo Soccorso è ancora vivo e vitale, i suoi testi sempre attuali ed emozionati, e che dal vivo sono una delle band più forti al mondo (avete letto bene, mondo...)

Per conto mio ho passato due bellissime giornate, condividendo le emozioni e le preoccupazioni con delle persone che ormai reputo come dei fratelli maggiori (o minori, secondo anagrafe!!) Grazie Ragazzi.

Aldo





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