sabato 17 maggio 2014

KCrimsonick + Former Life - Club Il Giardino - 9/5/2014, di Marco Pessina


KCrimsonick + Former Life - Club Il Giardino - 9/5/2014 - Lugagnano (VR)

Succulenta serata quella del 9 Maggio in quel del Giardino. Erano di scena due band sempre in ambito Prog Fest. I trevigiani Former Life hanno aperto le danze con un set di circa quarantacinque minuti con alcuni inediti e pezzi tratti dal loro primo lavoro del 2012, Electric Stilness. Il trio, composto da Andrea De Nardi (tastiere e voce), Matteo Ballarin (chitarre e voce) e Manuel Smaniotto (batteria), nonostante la giovane età, vanta poliedriche situazioni musicali. Collaborano da tempo con Aldo Tagliapietra con cui suonano dal vivo e hanno partecipato alla stesura dei due lavori da solista del cantante-bassista veneziano, ex leader delle Orme: Nella pietra e nel vento e L'angelo rinchiuso. Completa la formazione dei Former il bassista Carlo Scalet. E' in programma la realizzazione del loro secondo lavoro nel 2014. Si muovono in ambiti progressive con un suono molto ricercato e originale, talvolta floydiano. Non a caso hanno un altro progetto tribute chiamato Pink Size, che abbraccia praticamente tutta la discografia dei Floyd, molto apprezzato per l'ottima amalgama, per la pulizia dei loro suoni e per le ottime voci di De Nardi e Ballarin.


La seconda parte della serata é per i già conosciuti al Club e bravissimi Kcrimsonic. Formazione romana composta dal chitarrista Giacomo Anselmi, dal tastierista e vocalist Riccardo Romano, dal batterista Daniele Pomo e dal bassista Lorenzo Feliciati, con la collaborazione del violinista vicentino Andrea Bassato, già componente delle Orme. Il locale é discretamente pieno e partecipe, come al solito del resto. I cinque musicisti danno vita ad un set pescando dalla crema Crimson e in particolare dalla triade di lavori forse più significativa della band di Robert Fripp: Lark's Tongues In Aspic, Starless and Bible Black e Red, il favoloso biennio 73/74. Inutile dire che suonare cose simili significa essere ben preparati. In Europa, dove hanno già avuto modo di cimentarsi, sono l'unico tributo di questo tipo. Il pubblico si spella le mani via via che il concerto prende quota. In una recente intervista il mitico violinista David Cross ha pubblicamente elogiato la band e in particolare la rilettura delle parti di violino di Bassato. Si ha modo di ascoltare brani eseguiti con dovizia di particolari come Lark's Tongues in Aspic nelle due parti, Exiles, Book Of Saturday, The Talking Drum, One More Red Nightmare, Fallen Angel, Red, fino a 21st Century Schizoid Man. Applaudito per tutto il concerto, anche in mezzo ai brani, il quintetto ha dato ancora una volta dimostrazione di tecnica e bravura. Dato il giusto tributo ad Anselmi, che da solo vale il biglietto d'ingresso, é difficile trovare difetti, con Romano preciso e puntuale con mellotron e moog e dotato di un ottimo canto, la coppia Pomo-Feliciati autentici martelli alla ritmica. Di Bassato abbiamo già detto in precedenza. La serata si conclude in gloria e col pubblico in piedi, col giusto e meritato bis e con l'esecuzione di una straordinaria Starless. 

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