domenica 11 maggio 2014

Serata di beneficienza e solidarietà a ROMA, L’11 Maggio



Ospiti dellevento di beneficenza, a Maggio, PATRICK EDERA, TRIO REINASSANCE, FANTASY DREAM E SEQUESTRATTORI.

Musica e solidarietà a Roma a favore della sindrome di Poland.  L’11 Maggio, al Palagarden di CapannelleTony Esposito e altri ospiti in concerto a sostegno della ricerca e le attività dellAISP.
Promosso e organizzato dall’Associazione Italiana Sindrome di Poland (AISP- fondata nel 2003 da genitori e pazienti allo scopo di promuovere la ricerca, raccogliere fondi e fornire un aiuto concreto alle famiglie colpite dalla malattia) l’evento, atteso alle 21 in via delle Capannelle 217, porta in scena la musica inconfondibile del grande percussionista partenopeo per  travolgere il pubblico con il ritmo irresistibile dei suoi pezzi più belli.
Una staffetta all’insegna della beneficenza per la kermesse che, in prima serata, vedrà alternarsi sul palco del teatro romano, insieme all’innovativo e geniale musicista napoletano, molti altri volti cari allo spettacolo di casa nostra.  
Graditissimi ospiti della manifestazione, condotta dall’effervescente Tiziana Mammucari, il cantautore romano Patrick Edera e già socio ad honorem della grande famiglia dellAISP, il Trio REINASSANCE per le grandi opere della musica classica, la FANTASY DREAM, per ripercorrere i classici della Disney e ancora, per non dimenticare il buonumore, direttamente da Zelig al Palagarden di Capannelle, arrivano i SEQUESTRATTORI.
L’iniziativa     ha dichiarato Eva Pesaro  presidente AISP -  come le precedenti, nasce allo scopo di favorire la conoscenza della sindrome di Poland (malattia genetica rara portatrice alla nascita, di gravi malformazioni fisiche), incoraggiare la ricerca e la formazione.  In questi dieci anni la nostra Associazione si è distinta per l’impegno costante profuso nell’organizzazione non solo di numerosi convegni ma anche di eventi ludici che potessero aiutarci ad assolvere la nostra mission, con sguardo rivolto a un pubblico più vasto.  I nostri ringraziamenti vanno, ancora una volta, a tutti coloro che in questo percorso, spontaneamente, ci sostengono e ci affiancano  con affetto e convinzione.
Circa cinquecento i soci e sostenitori iscritti, a oggi, all’AISP su tutto il territorio nazionale e importanti Istituti sanitari in collaborazione con la ONLUS, impegnati nella ricerca e nel miglioramento dell’approccio terapeutico e chirurgico della malattia.
Insieme allAISP, infatti, per la creazione di una biobanca sulla sindrome di Poland anche il Network Telethon di Biobanche Genetiche. Finalità del progetto, sottoscritto dalle parti  lo scorso febbraio, rendere disponibile alla comunità scientifica internazionale un gran numero di campioni per favorire la ricerca sull’origine della malattia.
A oggi spiega Eva Pesaro - non si conosce la causa della Sindrome di Poland, anche se si suppone possa essere una malattia di tipo genetico raro. Colpisce, infatti, un bambino ogni 20-30 mila ed è caratterizzata da anomalie unilaterali che interessano i muscoli del torace o di un arto superiore, generalmente quello destro. Le malformazioni, sebbene non siano tali da inibire un corretto sviluppo psicofisico dei bambini affetti, richiedono tuttavia un intervento serio al fine  di sviluppare, attraverso una corretta educazione. abilità manuali anche nei portatori delle malformazioni più gravi. In molti casi, infatti, proprio a causa della rarità della patologia, le famiglie non ricevono il supporto, anche psicologico, necessario ad affrontare al meglio la situazione. Per questo limpegno dei nostri volontari è volto a cercare contatti con persone e famiglie che presentano casi di Poland, con i medici e con tutti coloro che possano essere interessati a conoscere e aiutare chi direttamente o indirettamente ne è colpito e a sostenere il programma della nostra Associazione.
Tra i centri di ricerca al fianco dell’AISP e impegnati in giornate di day hospital aperte ai portatori della sindrome anche l’Ospedale  Pediatrico Bambino Gesù dell’’Istituto Giannina Gasilini di Genova per garantire un approccio multidisciplinare efficace e necessario rispetto alla malattia.
Nonostante le possibili difficoltà comportate dalla sindrome - dichiarano i volontari AISP- esserne affetti non significa vivere nell’handicap. Il messaggio più importante che vogliamo arrivi alle famiglie coinvolte, anche attraverso la musica e lo spettacolo, è che lhandicap non è una condizione fisica ma un modo di essere: Esserne prigionieri oppure liberati dipende, quindi, solo da noi.



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