Ho imparato ad aprire gli occhi sott’acqua, a fingere di dormire, a correre veloce, a correre veloce.
Viva Dio, Napoli è
viva. Decadente forse, ma viva e decadente non vuol dire morte, ma ancora vita,
forse per poco ma comunque vita.
I KAIRO ci sono da sempre, da
molto prima che Fallodischi esistesse, prima ancora del primo concerto. Sono i
fratellini piccoli - metaforicamente e letteralmente - di cui ti compiaci
vedendoli crescere. Ci sono da sempre, da quando avevano il basso con qualche
corda in più, i baffetti prepuberali e i capelli lunghi. Oggi hanno i giusti
amplificatori e belle barbe niente male. E spaccano. Spaccano tutto.
Registrato e mixato da Peppe De Angelis, a Sorrento, al Monopattino Studios, nell’autunno del 2012 e masterizzato da Antonio Ruggiero presso l’Absolute Mastering, 13 è il primo disco, dopo un EP uscito solo per Fallodischi un paio d'anni fa - ma sembrano passati secoli.
Registrato e mixato da Peppe De Angelis, a Sorrento, al Monopattino Studios, nell’autunno del 2012 e masterizzato da Antonio Ruggiero presso l’Absolute Mastering, 13 è il primo disco, dopo un EP uscito solo per Fallodischi un paio d'anni fa - ma sembrano passati secoli.
E arrivano all'oggi
così, con un primo disco assolutamente a fuoco, alla ricerca di una vita
semplice. Il sole, il mare, correre su quello che un tempo assomigliava ad una
spiaggia.
9 pezzi per per 23
minuti di musica, 9 pezzi per tirare fino a tardi la notte o per non dormire
proprio. 13 esce il
24 Febbraio per Fallodischi, La Fine e Upwind in cd, 300 copie.
Ci sono voluti quasi
2 anni di lavoro, come quando prendi una grande boccata d'aria prima di
tuffarti perché sai che l'acqua sarà gelida e non risalirai subito, ma questi
siamo noi, questi sono i nostri tempi, questa è la nostra gente, questo è il
massimo che potevamo fare.
Qua dentro c’è tutto
il nostro cuore, le nostre paure: viva il crescere senza invecchiare.
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