lunedì 21 luglio 2014

L'indignazione di Gianni Leone


Lo sfogo di Gianni Leone

No, no, no, nooooooooooooooooooo!..... Non so se sorridere o deprimermi! Questa gente è fra noi. Fosse VOLUTAMENTE trash, lo accetterei allegramente, ma il dramma è che queste persone credono di aver fatto un "buon" prodotto, fanno sul serio, sono davvero così e ci credono! Parlo di chi ha composto questa porcata, chi ha scritto il testo, di chi l'ha arrangiata, di chi l'ha suonata, di chi l'ha cantata, di chi ha concepito questo filmato, di chi ci ha lavorato. Alla "modella" potevano almeno aggiustare il dente scheggiato e coprirle con del cerone la pelle macchiata...  Lui è... inqualificabile, con quella voce nasale da neomelodico di quart'ordine. E poi, il nome: Antoine, in un patetico tentativo di rendersi, secondo lui, più... "chic"! L'universo che sta dietro a queste "operazioni" mi fa una profonda pena e tristezza: degrado culturale e sociale, cafonaggine innata, cattivo gusto atavico , volgarità nel dna, ignoranza abissale, gallismo da sottoplebe...Talvolta (come in questo caso) non riesco più nemmeno a ridere. E' facile dire: fregatene e ignora, vivi e lascia vivere... Mah, chissà perché,  più passa il tempo e più divento intollerante. Penso a tutti quelli che accorrono in piazza ad applaudire forsennatamente questi "cantanti"... Mi domando cosa ci sia nelle loro testoline... Mi viene lo scoramento: come possono subire e accettare così passivamente questa sottocultura?! Perché non cercano di aprire le loro menti, i loro orizzonti culturali ? In tempo di Internet chiunque può, oramai non ci sono più scusanti!
 'Sta "cosa" mi è capitata sul computer per caso. Per fortuna basta cliccare in Google altri nomi, chessò, "Frank Zappa"  oppure quelli dei grandi del Jazz (solo per restare nell'ambito musicale, ma resta l'intero scibile umano da esplorare), e ci si ritrova istantaneamente in un'altra dimensione, lontana anni luce dalla Grande Cloaca.                                                                                                                     
E c'è anche (e perfino) di peggio, in giro!





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