domenica 22 febbraio 2015

James Taylor: dagli anni ’70 ad oggi (Rome by Wilde)


Articolo e foto a cura di Francesca Flati
Articolo già apparso sul portale Rome by Wild:

12-01-2015: James Vernon Taylor incontra la stampa, a Roma, nella sala ospiti dell’Audotorium Parco della Musica, per presentare il suo prossimo tour italiano. Sei date già confermate, in una produzione D’Alessandro e Galli e The Base.
Taylor fa parte del mondo della musica ormai da 4 decadi, è uno dei massimi esponenti del folk/country rock con alle spalle molteplici Grammy Awards, ha venduto più di 100 milioni di album in tutto il mondo ed è stato inserito sia nellaRock and Roll Hall of Fame che nella Songwriter’s Hall of Fame.
Ai giornalisti racconta della sua collaborazione con i Beatles e di come il loro riconoscimento gli abbia aperto le porte del mondo della musica, ma anche di come sia cambiata la sua attitudine alla scrittura nel corso degli anni. Confessa che un tempo la sua urgenza di esprimersi era più forte, ed ecco perché negli ultimi 10 anni le sue pubblicazioni non hanno riguardato materiale originale. Afferma però che ancora oggi scrivere è una delle sue attività preferite, perché le canzoni nascono dal nulla ed è come se lui stesso fosse la prima persona ad ascoltarle. Ci rassicura quindi su una ritrovata voglia di mettersi in gioco e proprio tra maggio e giungo potrebbe uscire un suo nuovo album di inediti, di cui sarà possibile ascoltare 3 o 4 tracce anche durante le sue date italiane.
James Taylor, distinto, gentile, pacato, non nasconde un forte amore per l’Italia, quell’Italia che ai suoi occhi ha ancora città piene di personalità, in contrapposizione ad un mondo appiattito dalla globalizzazione. Usa parole piene di entusiasmo anche per il pubblico italiano, sempre caloroso ai suoi concerti, “l’energia che sento sul palco è la cosa più importante”, dice.
Per questo tour ha scelto di portare con sé la band al completo, saranno 8 i musicisti ad affiancarlo sul palco. E’ lo stesso Taylor ad affermare che quando possibile vuole averli tutti con sé perché la sua band è in grado di valorizzare al massimo la sua musica. Musica che descrive tanto complessa quanto possibile. Dalla sala infatti viene chiesto se, dopo un periodo di egemonia da parte della musica elettronica e dei suoni complessi, non fosse finalmente arrivato il momento di tornare alla semplicità di voce e chitarra, caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. E qui dà una lezione di musica essenziale, nella sua semplicità: “la musica segue le rigorose leggi della fisica, e dell’universo, è ridotta al minimo, non ha bisogno di spiegazioni, non si può distillare ulteriormente, va al di là dei giudizi e di analisi complesse. La musica è immediata e diretta.
La conferenza tocca anche temi di attualità, tra cui i recenti attentati di Parigi. Diverse sono le domande che chiedono a Taylor un’opinione sull’accaduto. La classe del musicista statunitense resta intatta anche in questo caso, afferma di essere scioccato, ma anche molto fiducioso nella forza che è stata dimostrata dal popolo francese. Conclude però che, non essendo un esperto di politica internazionale, preferisce tornare alla musica.
Ed è proprio la sua musica che non vediamo l’ora di poter ascoltare di nuovo, dal vivo.
Appuntamento ad aprile con James Taylor and Band. Ecco le date:


18 aprile TORINO – Auditorium Lingotto
19 aprile ROMA-Auditorium Parco della Musica
21 aprile FIRENZE – ObiHall
22 aprile TRIESTE – Politeama Rossetti
24 aprile PADOVA – GranTeatro Geox
25 aprile MILANO – Teatro Degli Arcimboldi


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