lunedì 19 ottobre 2015

Aldo Tagliapietra live al Club Il Giardino - 17/10/2015, di Marco Pessina


Aldo Tagliapietra live al Club Il Giardino - 17/10/2015
di Marco Pessina

Doveva essere un tributo per i cinquant'anni di carriera del cantante - bassista veneziano ex leader storico delle ORME, e così è stato. La scelta del GIARDINO, locale alle porte di Verona, ne é stata la sua logica conseguenza, visto che Aldo Tagliapietra lì è praticamente di casa. Il pubblico è quello delle occasioni che contano per il locale di Lugagnano. Poco prima delle 22 il concerto ha inizio con un ambiente già caldo e rodato. Il trio BALLARIN, DE NARDI, SMANIOTTO, che accompagna ALDO da qualche anno, è ormai sintomo di garanzia assoluta. L'inizio è una piacevole sorpresa, con INSIEME AL CONCERTO, che dà subito un impronta quasi heavy con BALLARIN sugli scudi. Un'altra chicca sparata in sequenza è IL GRADINO PIU' STRETTO DEL CIELO, bellissimo brano  sempre da VERITA' NASCOSTE, del 1976! Gli applausi si sprecano da parte di un pubblico già ben disposto di suo. La voce di TAGLIAPIETRA tiene e gli si può perdonare qualche dimenticanza nei testi che ogni tanto affiora e che lui ironicamente ammette, citando le dimenticanze di JOHN LENNON e scherzandoci sopra col pubblico, soprattutto con quelli piazzati a ridosso del palco. Altro pezzo da novanta del vasto repertorio e altro brano che inevitabilmente tira parecchio, quella LOS ANGELES, che nella registrazione originale del 1975 vedeva alla chitarra TOLO MARTON, che costruì quel significativo assolo di chitarra presente nel brano. La chiusura della triade di VERITA' NASCOSTE è completata con l'esecuzione di REGINA AL TROUBADOR, con un eccellente DE NARDI. A questo punto, con la sala già in fermento, è il momento del primo passo indietro nel tempo, con l'esecuzione de LA PORTA CHIUSA, da UOMO DI PEZZA, splendido brano del '72, nobilitato ulteriormente dalla chitarra di BALLARIN. Applausi scroscianti e senza soluzione di continuità un altro salto, questa volta in avanti, con LA FABBRICANTE D'ANGELI da CONTRAPPUNTI. C'è spazio anche per SERA, brano del '74 che non apparve mai in alcun album della band veneziana. A questo punto è quasi d'obbligo l'ascolto della produzione solista di TAGLIAPIETRA, con brani tratti dai due lavori curati proprio assieme al giovane trio: L'ANGELO RINCHIUSO e NELLA PIETRA E NEL VENTO. Ci sarà una pausa di una decina di minuti e a giudicare dalle facce dei presenti, l'impatto è stato più che buono. Si riprende con l'artista veneziano solo sul palco, per l'esecuzione, voce e chitarra, di una delle canzoni più vecchie delle ORME, la ballata SENTI L'ESTATE CHE TORNA. In questo frangente il concerto prende una via semi – acustica, e con il ritorno della band sul palco ascoltiamo con piacere un'altra delle ballate del pop - progressivo, come veniva chiamato allora, la conosciutissima GIOCO DI BIMBA. Bella e suonata delicatamente la successiva FRUTTO ACERBO. E già che ci siamo, via con un'altra delle ballate più famose, quella AMICO DI IERI, che racconta del vento che proviene dal deserto e che ammanta la città di LOS ANGELES, dove le ORME all'epoca incisero SMOGMAGICA. Salto indietro piacevole per FIGURE DI CARTONE, ed è significativo il fatto che la voce di ALDO tenga magnificamente. Stiamo tutti aspettando quello di album e puntualmente arriva, con l'esecuzione di una parte significativa del concept album FELONA E SORONA, suonato divinamente e ulteriormente impreziosito, che avrà nel mezzo un bellissimo assolo di batteria di SMANIOTTO. Ovazione finale meritata nonostante la strofa sbagliata di TAGLIAPIETRA. La calda atmosfera del locale ne è la dimostrazione. Nonostante sia passata la mezzanotte, c'é ancora il tempo per CANZONE D'AMORE, che fu una hit estiva al FESTIVALBAR e la gloriosa SGUARDO VERSO IL CIELO. Applausi scroscianti e band che lascia il palco soddisfatta, ma ci sarà dell'altro. E allora via con CEMENTO ARMATO, con un inedito quanto piacevole arrangiamento nel mezzo del brano a cui verrà attaccata una parte di COLLAGE.

Possiamo andarcene soddisfatti, consci di aver dato il giusto tributo a un uomo e ad un artista, con la sua giovane band, nel modo migliore. Alla prossima.


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