Live report e fotografie a cura di Serena Petrone
Articolo già apparso sul portale Rock by Wild:
Una Band affiatata?
Diciamo che questa sera ho fatto tanta strada per essere presente in questo
venerdì 18 Settembre 2015, ad Alatri, ma posso dire di averla vissuta in uno
spettacolo umoristico, del tutto fuori dagli schemi. In molti li hanno visti
calcare i palchi, ma per me è stata la prima volta. Miei cari lettori, sto
parlando dei romanissimi Prophilax. Definirli un
gruppo porno rock è un po’ limitativo perché loro
parlano di tutto, (soffermandosi a polemizzare “alcune”
scelte sia della Chiesa che del governo), ironizzando pesantemente in ciò che
raccontano, per mostrare il loro punto di vista, pertanto Fabio “Ceppaflex”
Pinci
alla voce, Giorgio “Zebuleb” Clementelli
al basso, Ludovico “Sbohr” Piccinini alla chitarra e David
“Spermon” Folchitto alla batteria, ripercorrono in
questo live gran parte dei brani che li hanno resi famosi per la loro
goliardicità ed
ironia colorata, con testi tratti da tutti i loro progetti musicali, tra
cui gli immancabili e intramontabili successi di venticinque anni fa.
Il locale La
Perla Nera di Alatri in provincia di Frosinone, comincia a riempirsi.
Tutto è luminoso anche se è sera, e nell’aria si respira allegria ed attesa. L’organizzazione
del locale permette a tutti noi di poter prendere posto in una totale semplicità.
The Four Horseman
Lo show si apre con
i The Four Horseman, un gruppo spalla del tutto incisivo, che cattura la
piena attenzione dei presenti con un sound decisamente metal e le cover
dei Metallica. La musicalità è completamente torrida, ma il feeling
che c’è tra un riff d’impatto e la
voce del cantante, impressiona tutti per la sua spettacolarità,
coinvolgendo ancora di più il pubblico di Alatri.
BrvmaK
Subito dopo è il
turno dei BrvmaK, altro gruppo spalla, questa volta di
genere death black metal, molto estremo. I componenti della band
provengono da Frosinone ed hanno deliziato il pubblico del locale con il loro
metal pestato a tappeto battente e con le scariche di adrenalina scaturite
dalla gola di Serj.
Prophilax
Altro veloce cambio
di palco ed immediatamente il pubblico si trova dinanzi al tanto atteso gruppo
headliner: i Prophilax, in una serata
vestita di esplicita volgarità, meno ipocrita di
tanto buonismo.
Si percepisce nell’aria
che i Prophilax suonano animati dal grande desiderio di
divertirsi, e i loro fan lo sanno bene.
Fabio Pinci ci
saluta sorridente; scalda l’atmosfera con la sua simpatia e dà vita
all’apertura dello show con il brano “Analità“, che conferma
ancora una volta le sue doti vocali “fuori dal comune”,
con la sua versatilità e timbrica brillante.
La scaletta riesce
ad accontentare tutti e l’esecuzione della band, a mio parere, è ottima, così come
l’acustica. A seguire, con mio enorme stupore ecco qui “Don
Mignotte”
, un testo che inaspettatamente ha generato in me una serie di domande: ma sarà vero
che la maggior parte degli uomini economizza sul portafoglio andando a… ?
Distolgo il mio pensiero altrove, dando corda alle mie orecchie affamate, che
vengono saziate con piacere dal miscuglio del sound metallico ed ipnotico del
chitarrista Ludovico, accompagnato da David Folchitto che, con la sua
strepitosa batteria, immette energia nell’aria, in un connubio alchemico con il
basso del bravissimo Giorgio Clementelli.
I Prophilax,
signori miei, sono una macchina ritmica perfettamente assestata, lo si
percepisce, anche se il loro glossario spazia tra la trasgressione e la voglia
di etichettare la mondanità per quello che è,
devo dire che mi piace, e non poco.
Siamo arrivati al
terzo pezzo: “Mandami in radio con il Bip“.
Il pubblico sorride, e a dir la verità sorrido anch’io,
piacevolmente colpita da tanta audacia e coraggio, fino ad arrivare a “Pornografia“,
“unica
via, che vuoi che sia… ma è “Clerottura” de… ad essere
veramente geniale. “Abbasta Che
Respireno”
è cantata da tutti, come “Voci dall’Oltrechiavica“,
seguita dalla esilarante e divertente “Puttanic” che ci unisce
tutti in un coro e ci fa saltare e pogare al pensiero del folkloristico
ridoppiaggio, (e rimontaggio), del celebre film Titanic. Anche questo mi regala
un sorriso.
È la volta di “Atac
di Merda”
e di “Tronco cionco (merenda assicurata)”, che subito arriva
in scaletta l’immancabile e fantastica “Ceppa
Secca”,
la mia preferita. La canzone ha una buona presa sul pubblico e il ritornello
decisamente orecchiabile di ”Mi chiamano Ceppa Secca e sto’ sempre a rosica‘…,
cantata dal movimentato ed allegro Ceppaflex, si snoda in un eccellente
assolo di Sbohr, lasciando tutti noi incantati. Siamo quasi alla fine,
la band ha sparato tutte le sue cartucce migliori e, per niente intimorita
della pioggia che li costringe ad interrompersi per una piccola pausa, dopo
aver cantato e suonato brillantemente “M’arrazzo col Trans“,
(cronaca o finzione)?”, li ritroviamo grintosi, per nulla stanchi con “Dora
in poi“, “Me prude il culo” e “Fotturion“.
Che peccato, siamo giunti alla fine. Dopo aver presentato i musicisti sul palco
e ringraziato il pubblico intervenuto all’evento, Fabio ci saluta regalandoci
la conosciutissima “Dora daccela ancora“,
che conclude una serata perfettamente riuscita.
Il concerto è finito,
piove di nuovo. Buona Notte
Set List The Four Horseman
For Whom The bell Talls
The Four Horsemen
Enter Sandman
Through The Never
Seek and Destroy
Fuel
Creeping Death
Master of Puppets
Set List BRVMAK
Dark Depths (Intro)
Atlantis
Storm
Inferno
In Death Row
Sniper
Sisma
SET LIST Prophilax
ANALITA’
DON MIGNOTTE
MANDAMI IN RADIO
CON IL BIP
PORNOGRAFIA
CLEROTTURA
ABBASTA CHE RESPIRENO
VOCE DALL’OLTRECHIAVICA
PUTTANIC
ATAC DI MERDA
TRONCO CIONCO
CEPPA SECCA
M’ARRAZZO COL TRANS
DORA IN POI
ME PRUDE IL CULO
FOTTURION
DORA DACCELA ANCORA
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