mercoledì 22 giugno 2016

Racconti sottoBanco… accadde il 22 giugno 2003, di Wazza


Racconti sottoBanco…

Il 22 giugno 2003, a Tradate (Varese), si ritrovarono sullo stesso palco tre leggende del prog rock italiano:

(il mito) New Trolls - Banco del Mutuo Soccorso - Le Orme

Trascrivo l'articolo che scrisse Mino Profumo, e pubblicato sul numero 12 (luglio 2003) della fanzine "Il Giardino del Mago". 

"Durante i gloriosi anni '70 non era infrequente vedere sullo stesso palco alcune della maggiori band di rock progressivo italiano, basti pensare ai vari Festival d'avanguardia e nuove tendenze, Caracalla, Villa Pamphili o Palermo Pop .
Manifestazioni oggi pressochè irripetibili e dunque va salutato con entusiamo l'avvenimento svoltosi domenica 22 giugno a Tradate in occasione del 50° anniversario della fondazione dell'Avis locale, reso possibile anche grazie alla tenacia dell'organizzatore Alfio Cantarella, indimenticato batterista dell' Equpe 84. Il mito New Trolls (cioè la branca Nico di Palo, Ricky Belloni e Giorgio Usai, che da anni si contrappone sia musicalmente che legalmente alla Storia dei New Trolls di Vittorio De Scalzi e Maurizio Salvi), il Banco e Le Orme, preceduti da uno strano e forse inopportuno opening act di musica soul, sono stati cosi i protagonisti di una bella serata di sano prog tricolore, solo in parte rovinata dal caldo africano e da un enorme ritardo sulla tabella di marcia che prevedeva i tre gruppi scaglionati rispettivamente alle 18.00, 20.00, 22.00. Invece per motivi ignoti la band genovese e salita sul palco solamente alle 20.30 suonando per circa due ore tutti gli hits di una carriera passata agevolmente dal pop commerciale alle contaminazioni classiche del Concerto Grosso. Da vecchio afecionado boccio sonoramente l'orrenda tastiera a tracolla modello Sandy Marton sfoderata da Usai… ridateci il mellotron!
Accolto col solito calore da un pubblico numeroso e partecipe, il BMS ha sfornato (è proprio il caso di dirlo vista la temperatura) ancora una volta una performance degna della sua grande tradizione fatta di cuore, tecnica e sentimento. Ha aperto il set "Metamorfosi", sempre incline alle interessanti variazioni di Vittorio Nocenzi, seguita dalla più tradizionale "R.I.P.", fedele testimone della inalterata limpidezza del canto di Francesco di Giacomo,cui il tempo ha altresi donato sfumature ancora più arcane "L'Evoluzione", accorciata e modernizzata, ne guadagna in incisività e autorevolezza, proprio nel momento in cui qualche sciocco mette in discussione l'intera teoria di Darwin. Grandiosa e poi ..." E mi viene da pensare", straordinariamente lirica e ispirata col duo Nocenzi/Di Giacomo a duettare nella struggente melodia. "Emiliano", dedicata da Francesco ad un uomo di grandi idee e poche ideologie, è l'unica seventies, con il pianismo di Vittorio in bella evidenza e ben raccordato agli antichi capolavori da questi benemeriti dissidenti dei 4/4. "Il Ragno", "Moby Dick" e "Canto di Primavera" sono altri quadri di quella sterminata galleria composta dai nostri impressionisti del rock (del resto Rodolfo Maltese non assomiglia un pò a Van Gogh?), fino alla chiusura in pieno stile salvadanaio di "Traccia" seguita dall'unico bis che non poteva che essere "Non mi rompete", cantata a squarciagola dall'intera audience.
E chi non vorrebbe ora ascoltare il "Giardinio del Mago ?"; purtroppo si è fatto davvero tardi, e dopo un'ora e mezza è doveroso lasciare spazio anche alle penalizzate Orme, costrette a rafforzare solamente 60 minuti di musica, sia pure di grandissimo livello con l'esecuzione integrale di "Felona e Sorona", ma senza alcun accenno agli ultimi due splendidi lavori. Abbiamo assistito ad un evento eccezionale e speriamo che non  rimanga un episodio isolato, forse sto invecchiando ma riesco a commuovermi nel vedere vive e vegete formazioni che fanno parte della storia della musica."
Mino Profumo

NDR
Confermo il caldo… ricordo che Aldo Tagliapietra e il tastierista Andrea Bassato vennero nei camerini a salutare il Banco, e Bassato si fece autografare "Movimenti" da Vittorio.
L'organizzazione un pò latitante: il Banco fece il soundcheck alle 18,30, già con la gente che entrava, e non ne poteva più di aspettare; il colmo fu che nonostante il ritardo alle 19,30 iniziò un "gruppo spalla"!
Lo stesso concerto fu ripetuto il 20 settembre a Jesolo (Venezia), ma con meno problemi…

Wazza

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