E’ appena stato rilasciato “Castello
Di Carte”, secondo album del cantautore Fulvio Semenza, in arte Nessuna
Interferenza.
Sono otto i brani proposti che
presentano una veste minimalista, quella voluta fortemente dall’autore che,
dopo varie esperienze in team, sceglie la strada del completo autarchismo
musicale, una versione “nuda”, dove chitarra e voce regalano l’immagine più vera
di questo menestrello dalla proposta “antica”. L’aggettivo "antica" è usato per
sottolineare una condizione utilizzata universalmente nei seventies, ma
sempre più attuale, perché la dimensione socializzante legata ad un artista che
si racconta al suo pubblico nell’intimità, magari in una stanza, è quella di
cui si sente sempre più il bisogno… in fondo basta saper aspettare e l’abito di
un tempo, nascosto nell’armadio, diventerà nuovamente all’ultimo grido!
Fulvio Semenza parla di sè, descrive il
suo quotidiano, i suoi amori, i suoi dolori, e la vasta gamma di sentimenti che
si mettono in mostra quando si ha la possibilità di renderli immortali, ad
esempio trasformandoli in canzoni.
Il suo “Castello Di Carte” è un simbolo potente, una costruzione perfetta,
realizzata nel tempo con impegno e dedizione, ma… basta un soffio di vento, un piccolo
spostamento nella direzione sbagliata e la perfezione - e il sogno - svanisce, mischiando
le parti del mosaico ormai disfatto; ci vuole forza e coraggio per riprovarci,
e forse, con un po’ di fortuna, la nuova abitazione diventerà più confortevole di quella precedente.
Tutto questo si ritrova nel percorso
disegnato da Nessuna Interferenza,
un disco fatto con cuore e anima, lasciando in disparte ogni tipo di orpello e
inutile ridondanza.
Nessuna
Interferenza in pillole
Partiamo dal nome…
Mi chiamo Fulvio Semenza,
ma artisticamente ho scelto Nessuna
Interferenza.
Da dove arriva la scelta?
Nessuna
Interferenza nasce dal fatto che le
mie canzoni, sia dal vivo che sui dischi, vengono suonate con una sola voce e
chitarra, solo sporadicamente un suono aggiunto, un violoncello o una
fisarmonica. Negli anni ho suonato in varie formazioni, in gruppo, in
duo, ma da un anno a questa parte ho capito che per quel che propongo basta la
mia chitarra e il mio cantare. Così mi presento come cantautore dal momento, con
musica e parole scritte da me.
Che cosa hai realizzato
in studio, sino a questo momento?
Nel 2014 è uscito il mio
primo CD, “Un po’ più in la”, con
l’etichetta discografica Italdisco di Roma, e a fine 2016 è stato rilasciato il
mio secondo lavoro, “Castello Di Carte“.
La presentazione ufficiale del nuovo disco è avvenuta su Gold TV Italia,
nella trasmissione Italia Amica condotta da Maristella Gallotti.
Dove e come nascono le
tue canzoni?
Le mie canzoni nascono da
momenti di gioia o di rabbia, che fanno parte della mia vita, e nei quali bene
o male tutti ci si possono riconoscere. La maggior parte dei miei pezzi è
suonata in fingerstyle, una tecnica con cui una sola chitarra permette di avere
un suono molto ricco.
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