21 Settembre
"La differenza tra
la favola e l’utopia è che la prima inizia con “C’era una volta”, e pretende di essere
creduta, la seconda inizia con “Ci sarà, forse, ma ci devi credere tu."
Francesco Di Giacomo
Ci sarai sempre. Buon viaggio capitano
Wazza
(Ricordo di Paolo
Logli)
Francè, che devo
dirti? Intanto buon compleanno. Confesso che io non sono mai riuscito a
liberarmi del tutto dal timore panico che mi prendeva in tua presenza. Forse
perchè davvero, come ho scritto nella dedica di questo lavoro, tu e il Banco
per me avete rappresentato - avevo 14 anni, al primo concerto che ho visto, ed
era il vostro, il primo di un migliaio di concerti - l'incontro con il
progressive, ma più ancora, con un mondo di poesia, di musica, di ideali che ho
riconosciuto subito come mio. Ho detto mille volte che il più bel regalo che ho
potuto fare a quel ragazzino è stato, molti anni dopo, lavorare con voi. Oggi,
con trepidazione, sto mettendo il cuore su un'impresa, Orlando, che è un po'
anche tua. Ma di questo concerto al Palladium di Roma ricordo ogni momento,
come un sogno. Ricordo, per esempio, che ero solo in regia, mentre tu e
Vittorio a teatro vuoto eseguivate questo pezzo con un'intensità che raramente
ho sentito così. Ricordo che cantavo, solo in regia, con tutta la mia (poca)
voce, e mi sentivo parte di una grande storia, di un'idea che non puoi fermare.
E ne sono parte. Con orgoglio e col rammarico di non essere mai riuscito del
tutto a dimenticare che tu eri Francesco di Giacomo, il mio mito, e senza
chiamarti, come forse avresti voluto, solo Francè.
Però l'ho fatto ora.
Grazie di tutto, amico
mio.
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