mercoledì 11 ottobre 2017

BASTA! - "Elemento Antropico"


BASTA!  - "Elemento Antropico"
   (LIZARD CD 0128)


"A masterpiece of contemporary progressive rock" (J.L.M.Arilla - Rock Progresivo)

"Basta! are creating a new genre, and we want to enjoy it with them" (I.Gazza - Insane Voices Labyrinth)

"An original, crazy band which is a constant astonishment for the listener" (E.Piantelli - MAT2020)

"A unique element in the current panorama of music" (L.Cattaneo - Progressivamente)

"Gentle Giant, Jethro Tull, Porcupine Tree, Dream Theater....all together, and something more" (S.Capolongo - Relics)

"Prog eclettico che gioca tra il sinfonico e l'avanguardia, senza omettere preferenze per jazz, l'heavy o i classici del progressive italiano, nel suo versante teatrale. Sperimentazione sonora che include gli strumenti a fiato, delicati e suggestivi, per creare una musica poderosa e personale, fornendo un approccio innovativo al genere progressive, ancora più dinamico ed emozionale, se possibile".

Un incipit da una fanzine sudamericana per presentare i BASTA!, band fiorentina veramente eclettica, con tipiche sonorità progressive, altresì forte di una marcata personalità stilistica, capace di coniugare con ragguardevole abilità e sensibilità tecnica e compositiva atmosfere heavy-folk a progressioni sinfo-rock.

"Elemento Antropico" si svela in forma di concept, a raccontare una curiosa storia (vera) circense, caratterizzato dalle tastiere e dalla diamonica di Damiano Bondi, dal clarinetto e dal sax di Andrea Tinacci, dalla chitarra incisiva ed elegante di Saverio Sisti, dalla solida e duttile sezione ritimica di Roberto Molisse (batteria e percussioni) e Giacomo Soldani (basso).

Progressive rock dunque moderno, sempre avvincente nella sua dimensione strumentale, fascinosamente teatrale.

BASTA! Un progetto unico e sorprendente nell'attuale scena prog-rock italiana, ad arricchire la già eccellente scena del Neorinascimento Progressivo Toscano!

«Eclectic prog from Italy, precisely from Florence: between symphony and avant-garde, without omitting preferences for jazz, heavy or the Italian progressive classics, in their most theatrical side. Sound experimentation, including wind instruments, delicate and evocative, to create powerful and personal music, providing an innovative approach to this genre; a more dynamic and emotional one, if possible»
J .L. M. Arilla, “Rock Progresivo"


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