giovedì 17 maggio 2018

Fabio Zuffanti e Fabio Cinti (Modena, libreria Ubik), commento e fotografie di Francesco Pullè


Fabio Zuffanti e Fabio Cinti (Modena, libreria Ubik, 16 maggio 2018)

Il caso, il fato, il destino, un disegno superiore?
2 Fabio, 2 artisti, 2 amici e collaboratori, 2 esseri umani speciali, all’insaputa uno dell’altro, si sono trovati a produrre 2 gemme dedicate al vate di Milo.
Consigliatissimi entrambi.

Il libro di Zuffanti, “Battiato. La voce del padrone. 1945-1982. Nascita, ascesa e consacrazione del fenomeno” (Arcana), è un excursus di oltre 300 pagine sull’ascesa del Franco nazionale da sperimentatore indefesso ad icona dell’art-pop made in Italy, ricchissimo di testimonianze, aneddoti e curiosità. Una delizia.
A mio parere l’opera più compiuta sul Maestro (termine peraltro odiato dal medesimo) assieme al fondamentale “Battiato on the beach” di Christian Zingales.

Il Cd di Cinti, “La voce del padrone - un adattamento gentile” (PRIVATE STANZE),  è invece una rivisitazione quasi filologica del best seller multimilionario dell’81 eseguito con ensemble cameristico, piglio autoriale, delicatezza, finezza e pathos. Mozzafiato.

Complimenti ad entrambi i Fabii e grazie per il piacevole ed intenso pomeriggio alla libreria Ubik di Modena, coordinato dal cantautore e psichiatra Gaspare Palmieri.

Per un’oretta mi avete fatto ritrovare il mio centro di gravità permanente.





















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