domenica 17 febbraio 2019

THE PRICE - "A SECOND CHANCE TO RISE", di Andrea Pintelli


THE PRICE - "A SECOND CHANCE TO RISE"
di Andrea Pintelli

Quando la qualità ci abita vicino ed è lì a portata di mano, a volte si resta quasi basiti. Anche basiti. Ma soprattutto piacevolmente sorpresi da artisti poliedrici che hanno fatto della ricerca, della perseveranza, del perfezionismo e della professionalità la loro bandiera, oltre che a quintali di buone e/o ottime idee che ne hanno caratterizzato il loro cammino professionale. Uno di questi rari esseri viventi è Marco Barusso (Finale Ligure, 9 aprile 1973) ed è un produttore discografico, arrangiatore, chitarrista e sound engineer italiano, noto per aver lavorato con nomi del calibro di Modà, Nek, Lacuna Coil, 883, HIM, Thirty Seconds to Mars, Coldplay, Eros Ramazzotti, Tazenda, Laura Pausini, Jarabedepalo. In veste di produttore ha collaborato con artisti come Pooh, Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Benji e Fede, Après La Classe, Danny Peyronel, Finley, Bianca Atzei, Gli Atroci, Heavy Metal Kids, Cayne. Parallelamente ha portato avanti la sua attività di musicista turnista, principalmente come chitarrista e bassista. Marco Barusso ha suonato in moltissime produzioni discografiche e ha accompagnato dal vivo artisti quali Paola Turci, Alexia, Danny Peyronel. È stato chitarrista e produttore della storica band inglese Heavy Metal Kids, della quale ha fatto parte dal 2002 al 2010. Dal 2006 al 2014 è stato chitarrista e produttore della band gothic rock Cayne, rifondata insieme a Claudio Leo ed è attualmente membro della formazione live di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli in qualità di chitarrista. Dal 2012, Marco Barusso ricopre inoltre il ruolo di insegnante di tecniche di summing nel corso per tecnici del suono presso il CPM di Milano. All’inizio del 2017 il produttore ha annunciato la nascita del suo progetto solista THE PRICE, che vede coinvolti numerosi artisti italiani con cui ha collaborato nel corso degli anni. Tale progetto si è concretizzato alla fine del 2018 con la pubblicazione prima in veste digitale, poi in cd nel Gennaio 2019, dell’opera “A Second Chance to Rise”, distribuito da SELF su etichetta BRX. Dopo la pubblicazione dei tre singoli On the Edge of Madness (Feat. Enrico Ruggeri), My Escape e Tears Roll Down, Marco Barusso ha portato finalmente a termine la lunga gestazione del suo concept album incentrato sul tema delle relazioni umane patologiche. Undici brani originali e una cover di Ké (Strange World) sono il contenuto di questo lavoro ambizioso e articolato, che vede la partecipazione di numerosi artisti e colleghi con cui il nostro ha collaborato nel corso di una carriera pluriennale. L'album è inoltre legato a una serie di cortometraggi musicali a sfondo noir realizzati da FRAMERS e concepiti come una trasposizione cinematografica del concept. Le canzoni di A Second Chance to Rise, composte durante la militanza del musicista nei Cayne e, precedentemente, nel gruppo inglese Heavy Metal Kids, sono la sintesi di un vissuto e di un'identità artistica sfaccettati, in cui confluiscono l'energia del rock, il graffio del grunge e le atmosfere dark della new wave, ma anche la rabbia del punk, le molte espressioni dell'alternative metal e, non da ultimo, un certo gusto pop che si fa strada tra le linee melodiche dei brani.
Variegata anche la rosa degli artisti che hanno preso parte al progetto, a partire dai dodici cantanti che hanno interpretato le canzoni, contribuendo alla scrittura delle stesse. Oltre allo special guest Enrico Ruggeri, sono presenti in A Second Chance to Rise le voci di Luca Solbiati (Zeropositivo), Roberto Tiranti (Labyrinth), Max Zanotti (Casablanca), Alessandro Ranzani (Movida), Axel Capurro (Anewrage), Alessio Corrado (Jellygoat), Enrico “Erk” Scutti (Figure of Six), Alessandro Del Vecchio (Hardline), Marco Sivo (Instant Karma), Fabio “Phobos Storm” Ficarella (The Strigas) e Tiziano Spigno (Extrema). Quest'ultimo ha curato anche l'artwork del disco, dove si allude a un faustiano patto col diavolo in chiave moderna, il cui esito è “svelato” nell'ultima pagina del booklet.

«Ci sono tanti modi per “vendere la propria anima”- Spiega Marco Barusso- C'è chi rinnega se stesso per il successo, c'è chi lo fa per compiacere gli altri . Ma la verità è che bisognerebbe seguire sempre la propria strada, senza cercare scorciatoie e restando fedeli al proprio essere. A volte è facile smarrirsi e cadere, ma nella vita c'è sempre una “Seconda possibilità per rialzarsi”, “ A Second Chance to rise”.» Barusso continua:Il progetto “The Price” nasce dall'esigenza di tirare le somme di ciò che ho fatto in questi anni. La sintesi del mio percorso con i Cayne e prima ancora con gli Heavy Metal Kids, sommate alla mia esperienza in qualità di produttore e arrangiatore.
Ho pensato che “The Price” fosse il nome più adatto per rappresentare lo spirito del progetto e dell'album, dove l'idea di fondo, e il fil rouge che collega le canzoni, è la convinzione che nella vita tutto ha un prezzo. Ogni nostra scelta comporta delle conseguenze talvolta imprevedibili, legate alla difficoltà delle relazioni umane ma anche agli ostacoli oggettivi che si incontrano sul proprio percorso e chi sceglie di dedicarsi alla musica lo sa bene, sa che questa scelta, forse più di altre, comporta sacrifici e dedizione estrema. Il progetto prevede peraltro la realizzazione di una serie di videoclip di taglio cinematografico vicino al genere noir, che verteranno sulla macrotematica delle relazioni umane patologiche e dai risvolti spesso morbosi e degeneranti. Su questa linea, la stessa coppia di attori impersonerà di volta in volta i protagonisti di vicende differenti ma accomunate dalla medesima “chiave di lettura”, al fine di dare continuità alla storia, che nel progetto originale sarà una sorta di lungometraggio a capitoli (tipo Four Rooms di Tarantino o la serie Black Mirror). I video saranno complessivamente sei e andranno a costituire un lungometraggio musicale. Per la realizzazione di “The Price” mi sono avvalso del contributo di svariati artisti, perché volevo creare un progetto solista ma al tempo stesso “corale”, che coinvolgesse amici e persone con cui intendevo collaborare da tempo. Alcuni di questi sono membri della formazione live, come Guido Carli (batteria), Axel Capurro (voce e chitarra), Amerigo Vitiello(voce e chitarra), e Claudio Sannoner (basso). Altri “special guest” saranno presenti nel disco, anche in una veste inconsueta.”


Lasciamo ora spazio alla spiegazione della canzoni che compongono l’album:

TEARS ROLL DOWN
Il disco si apre con una canzone che parla di resurrezione. La si può associare a un “urlo di rinascita” conseguente alla fine di un rapporto. A quel preciso istante in cui scatta dentro di noi una scintilla che ci fa andare a raschiare nel fondo del nostro “barile emotivo”, dove scopriamo che abbiamo ancora qualche riserva di energia e dignità utile a farci risalire in superficie. “Tears Roll Down”, interpretata da Luca Solbiati (Zeropositivo), si rifà alla new wave, al pop e al rock anni '90 ed è tra i brani più complessi del disco a livello di arrangiamento. 

A MG OF STONE
È un brano post grunge definito e potente, interpretato da Alessandro Ranzani (Movida). La canzone parla delle persone che vivono grazie ai propri ideali e ai propri sogni. Quelle persone che non sentono il peso del mondo, perché per loro i condizionamenti del pensiero di massa valgono un milligrammo di pietra, quindi nulla.
Put your hands up in the air!

MY ESCAPE
Questa canzone è un invito a cercare la propria strada da soli, senza aggrapparsi a relazioni deleterie e distruttive. Più cerchiamo soluzioni nelle altre persone, infatti, più ci allontaniamo dalla nostra vera essenza. La reale soluzione ai nostri problemi è dentro di noi e possiamo vivere relazioni durature solo se accettiamo e amiamo prima di tutto noi stessi.
“My Escape” è nato come pezzo pop che è stato successivamente “incattivito” in chiave rock. La voce è quella di Axel Capurro, il cantante più giovane del disco.

ENEMY
“Enemy” è un inno contro i fanatismi e contro quegli estremismi che ci annebbiamo la vista e ci confondono fino a impedirci di capire quali siano i veri nemici.
Enemy si rifà al metal più moderno, al groove metal e in parte al djent. La caratteristica del cantato di Alessio Corrado ha dato successivamente al pezzo una connotazione post grunge.

TAKE BACK OUR LIFE
A volte, quando qualcosa ci opprime, è meglio uscire e passeggiare di notte per schiarirsi le idee. "Take Back Our Life" racconta la storia di un coppia ad un bivio, vista attraverso gli occhi e i pensieri del protagonista. Tra compromessi e bugie spesso si perde di vista il senso della propria vita come singoli e ciò che rende unica una storia. È la notte il momento migliore per risolvere le cose, per riprendersi la propria vita e per ricominciare insieme o da soli.
Interpretato da Enrico “Erk” Scutti, “Take Back our Life” è uno dei brani più moderni del disco e si ispira stilisticamente a gruppi come Katatonia, Lacuna Coil, Cure e Bring me the horizon.

FREE FROM YESTERDAY
L'amore ha mille sfaccettature differenti ma spesso comincia e finisce attraverso dinamiche molto comuni. Voltare pagina per non impazzire, provare a dimenticare per sopravvivere liberandosi di un passato troppo soffocante. Ecco cosa "significa" "Free From yesterday", un nuovo punto di partenza, una rinascita dove non c'è più posto per rancori, tristezza e nostalgie. Il brano, interpretato da Roberto Tiranti, è un incontro fra più stili, una sorta di ibrido tra i Police e i Foo Fighters.

LILITH
Lilith, interpretata da Tiziano Spigno, è la canzone più recente del disco. Un brano viscerale e aggressivo, ma con aperture melodiche.
Il testo parla di una relazione d’ "Amour Fou”, rappresentata metaforicamente dalla  possessione diabolica da parte di un demone. Una relazione con una persona distruttiva, dalla quale però non riesci a staccarti e quindi accetti, più o meno consapevolmente, il tuo ruolo di vittima sacrificale.

STORMY WEATHER
Stormy Weather parla di quel tipo di amore travolgente che è insieme eccitazione e dolore, vertigine e dipendenza, piacere e perdita di equilibrio, un sussurro e un vortice, veleno e guarigione. Un amore fortissimo ma tormentato, che porta con sé vento e tempesta.
La canzone è molto strutturata dal punto di vista musicale; è una sorta di incontro tra i Katatonia e gli Alice in Chains, dove la voce di Max Zanotti rievoca l'indimenticabile Layne Staley.

ON THE EDGE OF MADNESS
Il brano, dalle sonorità alternative metal, dark e new wave, era stato scritto da Marco Barusso insieme a Giordano Adornato per essere inserito nel nuovo disco dei Cayne, che hanno successivamente pubblicato la canzone con il titolo “A new day in the sun”.
“On the Edge of Madness”, interpretata da Enrico Ruggeri, è ispirata a una storia di stalking e parla di un uomo perseguitato da una figura femminile.
Nella canzone si descrive la sensazione di vivere perennemente sul filo di un rasoio. Fare l'equilibrista sopra a un baratro e non guardare mai di sotto è l'unico modo per sopravvivere e andare avanti, muovendosi verso un sole che sembra però irraggiungibile. Se fai un passo sbagliato puoi scivolare nella follia, dove braccia tese si allungano per trascinarti giù con loro. La follia ama la compagnia.


ECP
Hai presente quelle highways in mezzo al deserto americano? Hai presente il vento forte e caldo e le balle di cespugli secchi che rotolano e che sembrano scappare da qualcuno? Hai presente il blues, il Diavolo e quel bivio in cui vendergli l'anima per la gloria eterna? La senti ora quella sensazione elettrica di trasporto totale e di possessione compulsiva che solo un fottuto riff rock 'n' roll ti può regalare? Ecco, obiettivo raggiunto.
“ECP” è un pezzo hard rock con un riff quasi djent e una strofa vicina al grunge. Anche questo brano, qui interpretato da Axel Capurro, è stato scritto da Marco Barusso insieme a Giordano Adornato dei Cayne.

UNDER MY SKIN
Due amici divisi dalla guerra sono la metafora di tutto ciò che può separare le persone nella vita. A volte ci si ama ma non si condivide lo stesso credo o la stessa ideologia. Si finisce così per separarsi.
Il testo trae ispirazione dalla guerra in Palestina per raccontare la storia di due amici che, pur amandosi, sono divisi dalla razza, dalla terra, dalla religione e dalla politica.
“Under My Skin” è un brano ispirato al prog ma con influenze metal. La canzone è caratterizzata dal duetto tra Marco Sivo e Alessandro Del Vecchio e dalle loro vocalità quasi antitetiche ma complementari.

STRANGE WORLD (Cover Ké)
La cover della nota canzone di Ké chiude il cerchio (e il disco) con una speranza. Anche se il mondo è strano e a volte incomprensibile, devi avere fede in ciò che fai e andare avanti. È una presa di coscienza amara sulla realtà che ci circonda, ma è anche un modo per farsi forza e proseguire a testa alta.
Nella cover, interpretata da Fabio “Phobos Storm” Ficarella, è stata mantenuta la melodia originale in una  tonalità più bassa, per rendere il brano più introspettivo.

Questo è, in sintesi, un lavoro di altissimo livello e, detto per inciso e a discapito dei gusti di ognuno di noi, assolutamente di rilievo nel panorama rock nazionale. Un disco che potrebbe senz’altro trovare spazio anche all’estero, dove artisti come Marco Barusso sono comunque rarità. Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire l’occasione di venire a contatto con una realtà così palesemente rilevante, in cui classe e dominio dei propri mezzi vengono a galla fin dal primo ascolto di questo suo ultimo album. Abbracci diffusi.


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