21 marzo
Te giudicheranno
sempre… sia se te comporti bene, sia se te comporti male… quindi fregatene, e
vivi come cazzo te pare, ma soprattutto non dà retta a nessuno".
(Alberto Sordi)
Ci sarai sempre. Buon
viaggio Capitano!
Wazza
Intervista
a Francesco di Giacomo 1974
Come si è formato
il Banco?
Nel '69 c'è stata
la prima formazione di cui facevano parte Vittorio e Gianni, che però non
incise neppure un disco e si sciolse. Nel '71, io conobbi Marcello Todaro,
chitarrista, al Festival del pop di Caracalla, e decidemmo di formare un nuovo
gruppo insieme ai fratelli Nocenzi. A noi si aggiunsero Calderoni alla batteria
e D'Angelo al basso.
Ma ora Marcello
Todaro mi pare che non sia più con voi, vero?
Sì, Marcello ha
preferito staccarsi per delle sue ragioni, ma siamo rimasti ugualmente buoni
amici. Al suo posto è subentrato Rodolfo Maltese che in più ha un retroterra
musicale più ampio e più disponibile al pop piuttosto che al rock.
Gli inizi del Banco
furono facili?
Molto difficili,
invece, perché essendo tutti abbastanza giovani avemmo contro di noi i nostri
genitori che non vedevano di buon occhio il fatto che andavamo a trenta
chilometri da Roma a provare. Per sette, otto mesi abbiamo fatto questa vita
senza mai lamentarci. Il nostro si può dire che è stato un complesso nato dalla
disperazione: quasi tutti eravamo decisi a tentare per l'ultima volta, a
mettercela tutta per sfondare. Se ci fosse andata buca avremmo chiuso con la
musica. E questo ultimo tentativo abbiamo voluto farlo alla grande, suonando
pezzi soltanto nostri. Ma quando ci sentimmo ormai pronti, non trovammo nessuno
disposto a farci incidere dischi. E così quando partecipammo al festival pop
che si tenne a Novate Milanese usammo il microfono anche per dire che eravamo
un gruppo senza casa discografia e che saremmo stati lieti di trovarne una.
Fortunatamente un impresario ci procurò un provino, che purtroppo andò
malissimo perché dovemmo farlo dopo aver viaggiato tutta la notte, da Roma a
Milano, sul camioncino con gli strumenti. Ma nonostante tutto, ci presero.
Mi citi un gruppo
che a voi piace?
Gli Osanna che
purtroppo si sono sciolti, principalmente per questioni finanziarie, perché
hanno voluto dare troppo, fare troppo e non c'era nessuno a sostenerli. Ma
erano veramente bravi!
Da un'intervista di
Lello D'Argenzio a Francesco Di Giacomo (1974).
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