martedì 3 novembre 2020

Emanuele Bozzini – Lontano

Emanuele Bozzini – Lontano

(EP)

In questo periodo buio e incerto, fermarsi a riflettere sul senso della vita e delle cose diventa ancor più importante, cerchiamo le verità nella quotidianità e, soprattutto, nell’arte.

Per il sottoscritto la musica è quel qualcosa che mi porta ad evadere, ma sempre consapevole del presente e con i piedi ben per terra.

Una medicina che mi cura l’anima, mi fa evadere per un po' e mi fa sperare nel futuro.

Oggi ho scoperto un gioiello in formato EP, si tratta del primo lavoro da solista di Emanuele Bozzini, “Lontano”.

Quindici minuti circa di poesia indi folk e musica d’autore. Il tutto prodotto molto bene da Paolo Rigotto.

Il musicista torinese lascia per il momento il progetto folk italo/belga dei Marichka Connection e il suo violino per un approccio cantautorale dove fa anche capolino una vena rock che rende il menù molto attuale.

Un album intimo, che entra sottopelle e fa riflettere. La lontananza nei suoi vari aspetti (psicologica, della società) vista dalle esperienze del protagonista è il tema portante del disco, quattro brani che raccontano di un viaggio emozionale che lui stesso racconta così: Sono stato lontano da me stesso, dalle emozioni, dagli affetti, ma anche dal conforto e dagli altri.

Il disco si apre con “L’Eremita”, brano dai tratti quasi rockeggianti che ci racconta: “Non so da quanto tempo io sono qua. Ormai soltanto il vento mi riporta le immagini di spavento, di un passato troppo lontano da ricordare, di un futuro irraggiungibile da immaginarmi”.

La seconda traccia, “Lontano”, che intitola il lavoro, è una ballata che alterna momenti soft a momenti più rock, molto ben orchestrata, e si allontana parecchio dai trascorsi folk di Emanuele, pur mantenendo salda la melodia.

Sparirò”, brano molto in stile anni ’70, ci avvolge con la sua melodia e il canto dolce del protagonista. Brano stupendo: “Piangerai, morirai nella notte delle idee non soddisfatte. Gioia o dolore ridatemi un cuore. Strisciante paura e tu perfida luna lasciatemi stare se no, prima o poi, sparirò, Sparirò”.

Questo splendido disco si chiude con “Il Salto”, una bella ballad, dove si possono notare le radici folk dell’autore ma, con una sorpresa nel finale, una coda psichedelica inaspettata ma molto ben riuscita, che vuol chiarire quanto il compositore abbia voluto rendere più suggestive queste canzoni, proponendo un sound moderno, attuale, con dei suoni molto ben curati ed una produzione di estrema qualità.

Chi crede ancora che la musica possa emozionare e possa regalare dei momenti di riflessione e di benessere, in questo disco troverà momenti che regalano sensazioni positive che raramente oggi capita di provare ascoltando un disco.

Aspettiamo Emanuele alla seconda prova fiduciosi che ci saprà emozionare ancora. 


Link utili:

www.emanuelebozzini.com 

Emanuele Bozzini Instagram:

www.instagram.com/emanuelebozzini

Emanuele Bozzini Facebook:

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Emanuele Bozzini YouTube:

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Biografia

Emanuele Bozzini è un cantautore torinese emigrato in Belgio, già leader della band italo-belga Marichka Connection con cui ha pubblicato l'album Fuga dal Paradiso nel 2015. Nel 2014 il singolo Il Barone Rampante ha ricevuto una calorosa accoglienza dalle radio indipendenti italiane.

Ha suonato tra Italia, Francia, Olanda e Belgio, aprendo gruppi e musicisti come Africa Unite, Bandabardò e Mario Venuti e partecipando ad alcuni festival italiani e non tra cui lAssisi Festival, lAriano Folk Festival e La Luna e i Calanchi di Franco Arminio.

Ha deciso ora, in collaborazione col cantautore e produttore torinese Paolo Rigotto, di mettersi a nudo rompendo il guscio folk in cui si era covato musicalmente coi Marichka Connection alla ricerca di nuovi territori.

Con il singolo Sparirò ha inaugurato in maggio la nascita del suo nuovo progetto solista che ha poi proseguito con Il Salto e L'Eremita, quest'ultimo in anteprima su La Stampa.


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