mercoledì 24 marzo 2021

Alchem-"Viaggio al Centro della Terra", di Fabio Rossi


Gli Alchem, nati dallo scioglimento degli Acida Luna, sono una formazione romana che ha esordito discograficamente nel 2008 con il promettente Shadows il quale includeva alcune tracce interessanti tra cui l’ottima Desdemona. Soltanto nel 2018, la band è riuscita a pubblicare il secondo album intitolato Viaggio Al Centro Della Terra.

Troppe, davvero troppe, le disavventure capitate a questo sfortunato gruppo che, di fatto, hanno inficiato la possibilità di affermarsi come avrebbe meritato.

Per completezza d’informazione ricordiamo anche una demo del 2005, gli EP Whispering (2011) e Fragments (2014), quest’ultimo disponibile solo in digitale.

Le architetture sonore degli Alchem si fondano essenzialmente sulla magica sintonia degli arpeggi e dei riff di chitarra sciorinati da Pierpaolo Capuano con la magnifica voce di Annalisa Belli nel contesto di un genere inquadrabile nel progressive metal con marcati riferimenti ad atmosfere gotiche e cupe tanto care agli amanti dei Paradise Lost, My Dying Bride e Evanescence.  Il lavoro del bassista e programmatore Luca Minotti è di notevole levatura e completa un quadro d’insieme coeso ed efficace. Le parti alle pelli sono state curate da Massimiliano Fiocco e Alessandra “Trinity” Bersiani, mentre spesso ci si è avvalsi della batteria digitale.

Viaggio Al Centro Della Terra è un concept che s’ispira al breve romanzo La Canzone del Vento, scritto dalla Belli e avente come tema centrale il percorso interiore da intraprendere verso la ricerca di sé stessi.

Nel disco non mancano passaggi strumentali che ne accrescono il valore complessivo e attraverso i quali si può maggiormente apprezzare la qualità dei musicisti.

L’opener Behind the Door fa risaltare le mirabili doti vocali di Annalisa nel contesto di un andamento rarefatto di rara bellezza compositiva. Segue l’incedere sostenuto di Spirits of the Air, in cui spicca un azzeccato giro di basso. In Il Canto delle Sirene l’heavy la fa da padrone e rammenta non poco lo stile dei canadesi Rush. L’armoniosa In my Breath, con ospite al basso Diego Banchero leader della formazione genovese Il Segno del Comando, pone in risalto ancora una volta l’ammaliante voce della cantante, mentre il suono del violino di Emilio Antonio Cozza porta ad accostamenti non così peregrini con i King Crimson. Nella lunga strumentale che dà il titolo all’album emerge dirompente l’anima progressive della band, con le tastiere e l’organo protagonisti come vuole la tradizione del genere. Un dolce arpeggio apre I Don’t Belong Here, uno dei pezzi migliori del lotto, con la sirena Annalisa ad ammaliare l’ascoltatore come Partenope, Leucosia e Ligea fecero con Ulisse. Si permane in atmosfere eteree e affascinanti in Butterflies Are Singing e nell’inquietante Fragments of Stars, inframezzate dall’irruenza iconoclasta di Armor Of Ice. Chiude il full length Pioggia D’Agosto con un piano emersoniano in apertura per poi sfociare in un sostenuto prog metal.

Viaggio Al Centro Della Terra è un concept magistrale in cui musicalità e lirismo si trovano in perfetto equilibrio. Una prova egregia e superiore a Shadows che merita la dovuta attenzione da parte degli amanti del genere.

Mi auguro, però, che non si debba aspettare a lungo per ascoltare un nuovo disco degli Alchem: datevi da fare ragazzi, basta tergiversare!  


Gruppo: Alchem

Album: Viaggio al Centro della Terra

Label: Black Widow Records

Anno 2018


Tracklist:

1-Behind The Door (5:39)

2-Spirit Of The Air (6:57)

3-Il Canto Delle Sirene (6:14)

4- In My Breath (4:38)

5-ViaggioAl Centro Della Terra (8:32)

6-I Don't Belong Here (4:06)

7-Butterflies Are Singing (5:53)

8-Armor Of Ice (4:09)

9-Fragments Of Stars (4:41)

10-Pioggia D'Agosto (9:41)


Tutti i brani sono stati composti da Annalisa Belli e Pierpaolo Capuano



1 commento:

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