mercoledì 21 aprile 2021

Ricordando Francesco Di Giacomo

 

“Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati.”

 (Claudio Abbado) 

 

Ci sarai sempre. Buon viaggio Capitano

 Wazza

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Volevo soltanto scrivere due righe per ricordare "EL TOTEM" come lo chiamavano i messicani quando siamo andati in tour lì.

Venerdì è morto Francesco Di Giacomo, se ne è andato senza avvisare, e quando lo ha fatto, forse per non farci sentire "in dovere" di dire o fare qualcosa, la maggior parte di noi, chi per un motivo chi per un altro, non c'eravamo.

ho avuto la fortuna di dividere 20 anni della mia vita con lui e con gli altri ragazzi del Banco; artisticamente tutto quello che so me lo ha insegnato lui, dal punto di vista della vita ci sarebbero troppe cose da dire e inevitabilmente ne dimenticherei qualcuna, perciò le lascio fuori da qui.

Mi perdonerà se sto usando la tecnologia (che odiavamo entrambi) per ricordarlo, per ringraziare tutti coloro che mi hanno telefonato.

Mi piacerebbe che la sua ironia, la sua coerenza, la sua PRESENZA, fosse di esempio per molti; per me era la quintessenza dell'essere artista e questa è stata forse la cosa più bella che mi ha insegnato, oltre a saper sorridere di tutto, come quando una volta gli feci un'intervista in taxi a Tokyo, partita con le migliori intenzioni e finita tra le risate con Francesco che diceva:" ER SUSHI… IO VE CE CONDANNEREBBE AR SUSHI, TUTTA LA VITA A CIANCICARE LE SARDE CRUDE!".

Questo era Big, questa era una parte della mia vita che è morta venerdì.

Adios hermano y buen viaje.

(Francesco di Gregorio)


 

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