Artista: Elisa Montaldo
Album: Fistful Of Planets Part II
Anno: 2021
Etichetta discografica: Black Widow Records
COMMENTO DI FABIO ROSSI
Tracklist:
1.
Valse Des Sirénes (Chanson) – Second Meteor Of Chaos
2.
Floating/Wasting Life – The Grey Planet
3. Earth’s Call – Exosphere
4.
We Are Magic – The Fuchsia Planet
5. Haiku – The Orange Planet
6.
Feeling/Nothing/Into The Black Hole – The Black Hole
7.
Wesak – Satellite
8.
Washing The Clouds – The White Planet
9. Valse Des Sirénes (Grand Finale) – Satellite
Elisa
Montaldo
ha sorpreso tutti non tanto per il fatto di aver pubblicato due album in un
lasso temporale davvero breve, ma per l’elevata qualità intrinseca delle
composizioni in ambiti, peraltro, differenti. Infatti, se il precedente Dévoiler
è permeato di un raffinatissimo, versatile e in un certo qual modo
sorprendente pop/rock, la tastierista de Il Tempio delle Clessidre vira ora in
maniera decisa sul tanto amato progressive riprendendo il discorso interrotto
con Fistful Of Planets Part I, disco d’esordio della sua carriera
solista risalente al 2015. Un rischio elevato che Elisa ha voluto comunque
correre e che la premia a tutti gli effetti, atteso che negli ultimi tempi raramente mi sono imbattuto in lavori così affascinanti e che si lasciano
ascoltare con estremo interesse.
Nella fattispecie, la musica sublime proposta nel
concept Fistful Of Planets Part II ammalia ed emoziona figurando
tra le perle prog al femminile del biennio 2020-2021 e rivaleggiando, per quanto mi
riguarda, con l’eccellente The Shadows Playground, di Barbara Rubin, uscito nel decorso anno. Ecco,
non vorrei che nonostante le lodi sperticate della critica per lo sforzo
creativo della Rubin, Fistful Of Planets Part II, che a quanto leggo è
stato parimenti promosso dappertutto a pieni voti, finisca per emularlo per diventare
“un illustre sconosciuto” al vasto pubblico. Certo, considerati i generi
imperanti specie in Italia che, forse per motivi anagrafici, non riesco proprio
a farmeli piacere, mi chiedo chi ha così tanto cuore e sentimenti puri da
essere in grado di cogliere lo spessore degli arrangiamenti arricchiti dalla
voce eccelsa di Elisa.
Il viaggio tra i pianeti inizia a ritmo del valzer
(non è una metafora) Valse Des Sirénes
(Chanson) – Second Meteor Of Chaos, portando l’ascoltatore lontano dalla
tristezza e dai problemi che quotidianamente lo attanagliano e, d’altraparte,
l’artista genovese intendeva proprio cogliere quest’obiettivo primario, centrandolo
con estrema perizia. Persino quando il sound si fa più angosciante (Feeling/Nothing/Into The Black Hole – The
Black Hole) ci si sente comunque al sicuro, come se Elisa prendesse la
nostra mano per rasserenarci come Virgilio farebbe con Dante.
I 46 minuti di Fistful Of Planets Part II (guarda caso stessa durata e stesso numero di tracce – nove - del citato The Shadows Playground) sono un’avventura in una galassia immaginaria alla quale siamo invitati a partecipare salendo sulla navicella spaziale guidata con perizia dalla Montaldo tra le note della sua fantastica musica. Volete di più? Potreste cercare di accaparrarvi l'edizione limitata box “esperienza polisensoriale” (in via di esaurimento): “Non voglio soltanto darvi un CD… voglio che la musica diventi parte di qualcosa di ancora più profondo e che possa farvi viaggiare anche stando seduti nella vostra stanza” “Udito, olfatto, vista, tatto e gusto: tutti i cinque sensi saranno coinvolti in questa esperienza polisensoriale!”. Io l’ho fatto, non vi anticipo altro se non che sono rimasto estremamente soddisfatto.
Qualcuno potrebbe obiettare,
ma possibile che non ci sia nemmeno un difetto in quest’album? La risposta è
sì: rispetto a Dévoiler, Elisa canta di meno ed è un peccato perché figura
tra le migliori singer in circolazione.
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