sabato 11 dicembre 2021

Kormak-"Apocryphal", di Fabio Rossi


Commento di Fabio Rossi 

Artista: Kormak

Genere: Folk/Death Metal

Album: Apocryphal

Anno: 2021

Casa discografica: Nova Era Records


Tracklist:

1. Lilith

2. Apocryphal

3. Black Wings

4. Final Pledge

5. Mater Dea

6. Jinn

7. The Ritual of Coven

8. Apogeo

9. The First Fraticide

10. 14.11-15

11. Utopia

12. Ouroboros

13. Htilil

 

Lineup Album:

Zaira de Candia: Voce / Flauti

Alessandro Dionisio: Chitarra

Domenico Devito: Chitarra

Marco Papalo: Basso

Dario Stella: Batteria

 

Attuale Lineup:

Zaira de Candia: Voce / Whistles

Tonio Di Leo: Chitarra

Michelangelo Musci: Chitarra

Marco Papalo: Basso

Andrea Mariani: Batteria


A distanza di tre anni dal debut album Faerenus, tornano alla ribalta i pugliesi Kormak, con il nuovo atteso lavoro intitolato Apocryphal.

La line up che ha realizzato il disco vede l’innesto di Domenico Devito e Marco Papalo che hanno preso il posto di Alessio Intini e Francesco Loconte, rispettivamente alla chitarra e al basso. La proposta della band permane sostanzialmente la medesima ancorata a un death di stampo melodico (Apocryphal/Final Pledge/Utopia) con aperture folk (Mater Dea/Ouroboros/la strumentale Apogeo) palesi per l’uso del whistle e per le parti più prettamente acustiche.

Non sono in grado di dire se i nuovi entrati o il cambio della casa discografica abbiano concretizzato, di fatto, l’elemento di novità rispetto al precedente disco, ovvero un gradito inasprimento della musica tanto che Apocryphal in alcuni frangenti sconfina anche nel black metal (Black Wings/The First Fraticide). Quello che posso affermare è che il miglioramento è netto grazie a un soundwriting più convincente, maturo e amabilmente oscuro. La qualità dell’audio è perfetta e mette in risalto il talento della vocalist che affronta con disarmante semplicità stili diversi come il cleaner, il growl, lo screming e la lyric (nella fattispecie canta con voce da soprano).

I Kormak hanno il dono della versatilità che utilizzano con maestria anche in quest’album. Un’arma a doppio taglio perché ciò potrebbe far storcere il naso a chi ha aspettative più orientate a sonorità celtiche, ma anche a colui che predilige il death melodico e potrebbe parimenti non rimanere del tutto soddisfatto. È un rischio calcolato che può permettersi solo chi ha del talento. Si potrebbe obiettare che così facendo i Kormak non rimangano impressi nella mente proprio perché il loro genere non è facilmente inquadrabile. Dal punto di vista personale, essendo un ascoltatore avvezzo alle sonorità più disparate, preferisco di gran lunga prodotti che sappiano svariare con intelligenza risultando, come nel caso in specie, interessante; peraltro, Apocryphal lo reputo affascinante anche perché è scevro di momenti deboli. I brani che lo compongono ammiccano a gruppi quali Amon Amarth, Arkona, Children of Bodom e Dimmu Borgir. L’avvenente Zaira, autrice di tutti i testi incentrati stavolta sulla figura biblica di Lilith, la prima moglie di Adamo, rammenta nelle parti growl l’ex singer degli Arch Enemy, la tedesca Angela Gossow, mentre quando usa magistralmente il canto lirico la accosto senza remore alle mitiche Tarja Turunen (Nightwish) e a Simone Simmons (Epica). Sento che il disco della maturità sarà il prossimo, magari incentrato di più sulle enormi capacità di Zaira. La classe c’è sia per la qualità delle due chitarre, sia per l’ottima sezione ritmica. Intanto, godiamoci Apocryphal che non fa altro che evidenziare l’alto spessore raggiunto dal metal contemporaneo “Made in Italy”. Da menzionare il bellissimo video di Jinn, che potete gustarvi su YouTube, un brano tra i più rappresentativi della proposta artistica dei Kormak.     

Per concludere, ho riportato anche la nuova lineup della band che è stata modificata subito dopo la pubblicazione di Apocryphal. Non conosco i motivi di questa rivoluzione. Si attende ora di vedere il gruppo di Zaira dal vivo per testarne le potenzialità.

   


KORMAK – BIO 

Attivi dal 2017 dall'idea della cantante Zaira de Candia. Le differenti influenze dei componenti portano il progetto a spaziare in diversi generi mantenendo come matrice il folk e il celtic metal.

Nel marzo 2018 viene rilasciato il primo singolo “The Goddess' Song” appartenente al primo album ufficiale “Ferenus”, rilasciato nel giugno 2018, tramite l'etichetta Rockshots Records.

Nello stesso periodo rilasciano il videoclip della title-track “Faerenus”, in premiere via New Noise Magazine.

Dopo aver svolto varie date nel Centro e Sud Italia, da settembre a ottobre, il gruppo si impegna nel loro primo tour chiamato “Faerenus Italian Tour 2018”, che li porta a suonare in tutt’Italia accompagnandosi a nomi del calibro dei Domine, Elvenking, Windrose, MaterDea, etc.

Nel dicembre 2018 rilasciano il loro secondo singolo “Brigante Se More”, rivisitazione del brano di musica popolare composta dal M. Eugenio Bennato. Il singolo riscuote fin da subito successo e pareri positivi da parte della stampa.

Nel 2019 svolgono il secondo tour che questa volta li vede raggiungere diverse nazioni europee, tra cui Francia, Germania, Rep. Ceca, Polonia, ecc. Affiancano, durante uniche date italiane, gli olandesi Heidevolk.

Ultima loro data al Pagan Fest 2020 assieme a band quali Furor Gallico ed Elvenking.

Attualmente i KormaK hanno completato la registrazione e produzione del secondo concept album che vedrà la luce nella prima metà del 2021 via Nova Era Records, rimarcando il caratteristico sound Death/Folk Metal con particolari cenni ad atmosfere classiche del Black Metal europeo.


LINK E CONTATTI 

Facebook: https://www.facebook.com/pg/KormaKOfficial/ 

Instagram: https://www.instagram.com/kormak_official/ 

Official Video “Faerenus”: https://www.youtube.com/watch?v=NPKv-RuEdN0 

Official Single “TheGoddessSong”: https://www.youtube.com/watch?v=bcZI-QYDPW0 

Official Single “Brigante Se More”: https://www.youtube.com/watch?v=2IJ2k-_MF6U




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