venerdì 3 dicembre 2021

Screaming Shadows - "Legacy of Stone", di Fabio Rossi


COMMENTO DI FABIO ROSSI

Band: Screaming Shadows 

Genere: Heavy/Power Metal

Album: Legacy of Stone

Anno: 2021 

Casa discografica: From The Vaults

Tracklist: 

1. Free Me

2. Heaven Or Hell

3. Crimes With No Name

4. Love And Hate

5. The Devil’s Mask

6. Lost Child

7. Live For Your Dreams

8. Stand In Line

9. Shake Your Blood

10. Where I Have Been Up To Now

 

Lineup: 

Francesco Marras: chitarra

Alessandro Marras: voce

Michele Sanna: batteria

Jürgen Steinmetz: basso


Gli Screaming Shadows provengono dalla meravigliosa Sardegna e giungono con il recente “Legacy of Stone” al quarto disco in studio della loro carriera.

Lo stile della band si è ormai ben consolidato nel tempo permanendo sempre in equilibro tra il metal classico (Dio, Iron Maiden, Dokken) e il power (Helloween, Stratovarius, Hammerfall).

Rispetto alla line up del precedente lavoro “Night Keeper”, risalente all’ormai lontano 2011, è rimasto solamente il talentuoso chitarrista Francesco Marras.

La nuova formazione è di assoluto livello, a mio avviso la migliore mai avuta, considerate le indubbie doti vocali di Alessandro Marras e la pluriennale esperienza al basso di Jürgen Steinmetz (Rock/Ignition/Silent Force/Sons of Seasons/Headstone Epitaph). Anche il batterista non è da meno, giacché ha suonato con i nostrani Rhapsody, quindi con gente del calibro di Luca Turilli e Fabio Lione, in Corea del Sud di fronte a migliaia di fan entusiasti.

Con queste premesse non esito a considerare l’album come uno dei più rilevanti usciti nel 2021, non soltanto per la notevole qualità delle composizioni, ma anche per il meticoloso lavoro fatto in sede di registrazione (e si sente! Eccome se si sente! Il suono è perfetto!).

Francesco, ricordiamo che milita nei gloriosi Tygers of Pan Tang e che è l’autore di “Time Flies” (pubblicazione interamente strumentale, una delle migliori nel genere che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi tempi), sciorina assolo e riffing a profusione evidenziando una tecnica invidiabile che lo colloca tra i migliori chitarristi in circolazione in Italia. La sezione ritmica è potente e precisa come un metronomo e l’ugola di Alessandro (singer dei Virgin Killer, cover band degli Iron Maiden ed è evidente che s’ispira a Bruce Dickinson) è del tutto suo agio sia nelle parti più diradate che in quelle maggiormente aggressive.

I brani si mantengono su un alto livello qualitativo, con picchi creativi nell’esuberante apripista “Free Me”, nella melodica “Heaven Or Hell”, nell’oscura “The Devil’s Mask”, nella maideniana “Lost Child”, nella dirompenza di “Live For Your Dreams” e nel power scatenato di “Where I Have Been Up To Now”… per favore non fateci aspettare altri dieci anni per una nuovo album! Heavy Metal is the Law!





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