giovedì 24 febbraio 2022

Andrea Torello – Midnight Sky: commento di Alberto Sgarlato


Andrea Torello – Midnight Sky (2022)

Di Alberto Sgarlato


La parsimonia è una virtù dei saggi. Chi è saggio, infatti, non spreca parole al vento, le centellina, le soppesa. E non perde neanche tempo, perché sa che ogni attimo è prezioso e l’energia va amministrata con sapienza.

E Andrea Torello è sempre stato un musicista saggio, parco e parsimonioso: tre soli album più un demo con i Qirsh, la sua band di riferimento, della quale fa parte dalla sua primissima adolescenza, più, ad oggi, un solo album a nome solista intitolato “Appunti di viaggio” ed uscito per la casa discografica Zeit Interference nel 2018.

Alla luce della suddetta parsimonia fa sicuramente scalpore il fatto che Andrea Torello, l’11 febbraio 2022, abbia rilasciato su tutte le piattaforme digitali un nuovo singolo. Si può infatti sperare che la traccia sia il prodromo di un album, in uscita a breve.

Lo strumento principe di Andrea Torello, quello che gli ha sempre dato lustro in molteplici collaborazioni, che si trattasse di formazioni con materiale proprio (come i gloriosi power-metal-progsters Night Cloud), di tributi o di cover-bands, è sempre stato il basso. Ma in questa nuovissima “Midnight Sky” il polistrumentista savonese lascia appeso alle rastrelliere il suo poderoso arsenale di manici a 4, a 5 e a 6 corde per concentrarsi su un’altra delle sue passioni di sempre: l’elettronica.

Brano rigorosamente da ascoltare in penombra e in cuffia, “Midnight Sky” ci accoglie con la rotondità e la morbidezza dei pads in grado di evocare i suoni tipici del “Prophet 5”, sintetizzatore tanto amato negli anni ‘80 e ‘90 da David Sylvian e dal Peter Gabriel solista. Su di essi si innesta la modulazione cangiante di un altro “gigante” dell’elettronica, il CS-80 prediletto da compositori di colonne sonore come Vangelis e il regista John Carpenter (che ha sempre musicato i suoi stessi film). Ed ecco entrare gli arpeggiatori… E siamo subito tra i “Corrieri cosmici” tedeschi (un nome su tutti? Klaus Schulze). Ma la musica di Torello non è mai nostalgica e passatista, per cui nell’evolversi delle varie atmosfere del brano questi timbri goduriosamente “vintage” vengono tagliati dalle sferzate di accordi gelidi di pads digitali e da arpeggi di pianoforti ovattati che ci portano improvvisamente nelle atmosfere delle più recenti produzioni Netflix. Insomma, come si sarà capito, un brano dall’andamento “cinematico” che non sfigurerebbe affatto nel sonorizzare una grande saga a diffusione internazionale per il piccolo o il grande schermo.

Come dicevamo all’inizio, la saggezza sta nella parsimonia. E mentre tanti artisti strumentali spesso si perdono in dilatazioni autocompiaciute della durata anche di una ventina di minuti, Torello sa sempre quanto deve essere la corretta durata di un singolo tema e quando il brano deve trasformarsi. Lo dimostra alla perfezione questa nuova “Midnight sky” che ha il pregio di finire lasciando l’ascoltatore con “l’acquolina in bocca” e il desiderio di ascoltare ancora, tanti sono i temi che si succedono nei 5 minuti abbondanti della traccia.

Infine, ricordiamo che su Youtube Andrea Torello ha rilasciato un video con immagini di città di notte (tra le quali la magica e misteriosa Torino, ma non solo) che creano la giusta atmosfera per accompagnare il “mood” generale della composizione.

Ecco, dunque il video di “Midnight Sky”…


E per chi volesse saperne di più, ecco il link al sito ufficiale dell’artista (esso a sua volta rimanda anche ai contenuti social su Facebook e Instagram):

Andrea Torello – bass guitar player and musician



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