domenica 27 febbraio 2022

Pensiero Viola, di Viola Nocenzi e Leonardo Lodato. Commento di Fabio Rossi


Libro: Pensiero Viola

Autore: Viola Nocenzi/Leonardo Lodato

Edizioni: Compagnia Nuove Indye

Anno: 2021

Recensione a cura di Fabio Rossi


Ciò che viene fatto per amore accade sempre al di là del bene e del male

(Friedrich Nietzsche)


 

Le qualità primarie di un libro risiedono principalmente nella capacità di far scaturire emozioni e destare interesse. Se al lettore rimane nel cuore una frase, un pensiero, una metafora, significa che si è creato un piccolo miracolo, davvero sempre più raro al giorno d'oggi.

Ripongo nella mia libreria Pensiero Viola accanto a Così Parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche e Meditazioni Sul Vivere di Jiddu Krishnamurti, non è una scelta casuale, ma ben ponderata. Mi siedo sul divano e inizio a ragionare sullo stato di benessere che si è insinuato in me dopo aver letto l’ultima parola di questo piccolo gioiello. Sono rimasto sorpreso dallo tsunami interiore scatenatosi nel mio animo e dalla spontanea associazione con gli illustri testi citati: sapere che Nietzsche è uno degli autori preferiti da Viola Nocenzi mi ha rallegrato non poco visto che possiedo tutte le opere del filosofo tedesco e le riflessioni dell’adorabile figlia di Vittorio le ho trovate aderenti alle meditazioni sulla vita di Krishnamurti. Ecco spiegata la collocazione di Pensiero Viola nella mia raccolta di libri.

Viola sta vivendo un momento professionale di grazia per merito dell’affermazione del suo EP d’esordio contenente sette perle di musica raffinata e ispirata, concepite con il suo endemico amore verso l’arte delle sette note. Ho già lodato il disco in altra sede specie per il fatto che è distante dalla filosofia artistica del padre e dello zio Gianni. Sarebbe stato semplice virare al prog; Viola, invece, ha scelto una propria strada con coraggio e, alfine, è stata premiata. Ora giunge, un po’ inaspettato, questo libricino scritto a quattro mani con il giornalista siciliano Leonardo Lodato

Non una biografia, come ci si potrebbe erroneamente aspettare, ma un’apertura senza veli della propria anima fatta da due persone che si fidano ciecamente l’un l’altro, si rispettano, si stimano e si vogliono un gran bene. L’empatia tra Viola e Leonardo è evidente, eppure nemmeno si conoscono di persona. È un rapporto figlio dei giorni nostri, dove grazie ai social network puoi intessere relazioni profonde anche con coloro che abitano molto lontano (nella fattispecie lei vive in Lombardia e lui in Sicilia). L’idea di scrivere un libro su quest’intima esperienza è stata di Leonardo e Viola ha accettato lasciandosi trasportare, decidendo di parlare di sé come forse non aveva mai fatto. La formula prescelta è quella epistolare, una forma antica che portò tanta fortuna a Bram Stoker con il suo Dracula. Attraverso i dialoghi tra i protagonisti, il lettore esplorerà mondi diversi, pieni di sogni, ricordi, aspettative, gioie, delusioni, tutto ciò che plasma l’esistenza umana su questa terra. Certo, la protagonista (e il titolo dice tutto) è Viola con la sua trasbordante femminilità che emerge in ogni sua frase, tuttavia anche le ponderazioni di Leonardo meritano la giusta attenzione. Forse c’è una sperequazione, nel senso che c’è tanto di lui e un po’ meno di lei. L’impressione che ho avuto è che Viola difficilmente si concede a 360 gradi e quello che si trova in questo scritto è solo un’infinitesima parte di ciò che potrebbe svelare.

Un libro magico e originale, munito di una prestigiosa prefazione a firma di Pamela Villoresi, nel quale si possono trovare, com’è giusto che sia, punti di vista divergenti. Ad esempio, per me Sandy Denny non può non figurare tra le cantanti migliori del rock e si parla troppo dei Beatles cui preferisco da sempre i Rolling Stones. Questione di gusti, ovvio, però sulla passione viscerale per i Motörhead, beh… caro Leonardo, non posso che concordare!

Hai mai notato che l'ispirazione arriva quando me te l'aspetti?” (Jiddu Krishnamurti)







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