mercoledì 20 aprile 2022

LA CRUNA DEL LAGO ha presentato l'album “Schiere di Sudditi”. La serata milanese raccontata da Mario Eugenio Cominotti

 


LA CRUNA DEL LAGO 

Incontro al Bar Verga di Milano per l’anteprima del nuovo Album

Schiere di Sudditi” 

Milano, 15 aprile 2022 per MAT2020 

Mario Eugenio Cominotti-Impressioni, video intervista e video live

Alice Bellati-Reportage fotografico

 

LA CRUNA DEL LAGO è una nuova formazione di giovani quanto provetti musicisti e session man di grande esperienza, al debutto con il primo album del loro nuovo progetto artistico, Schiere di Sudditi, in distribuzione con l’etichetta ZdB dal 20 aprile 2022 anche su tutte le piattaforme in rete.

La band toscana ha debuttato in concerto, già con un’ottima risposta da parte del pubblico, alla scorsa edizione del Trasimeno Prog Festival, dove ha aperto felicemente la strada nientemeno che al live del Banco del Mutuo Soccorso.

La Line up de La Cruna del Lago è formata da Andrea Bruni alla batteria e ai cori, Matteo Tuci al basso, Pino Polistina alle chitarre e seconda voce e da Carmelo “Melo” Arena, voce solista e tastiere.

Incontro i ragazzi della band per la prima volta qui al Bar Verga di Milano per il terzo dei loro Showcase organizzati tra Roma, Milano e il Centro Italia, grazie alla loro infaticabile manager Lorella Brambilla, dalla quale abbiamo raccolto l’invito per MAT2020 grazie al nostro direttore Athos Enrile.

Il nostro gruppo è piuttosto folto e ben “qualificato”: oltre ad Alice per il reportage fotografico pubblicato in anteprima (https://mat2020.blogspot.com/2022/04/la-cruna-del-lago-in-concerto-al-bar.html) ed io per articolo, videointerviste e riprese video, sono con noi la mitica Zia Ross, curatrice delle sempre puntualissime e richiestissime Tour Dates di MAT2020, insieme all’inseparabile Gianfranco, meglio noto come “Il Professore” … del Prog naturalmente; completa alla grande il gruppo, come sempre insieme alla splendida compagna Diana, nientemeno che Giorgio “Fico” Piazza, davvero Lui, il mitico bassista di quella che per me resta sempre la migliore PFM, quella dei primi storici due album, indistruttibile monumento del prog italiano da cinquant’anni. Giorgio Piazza, in attesa dell’inizio della serata, mi ha inoltre concesso il piacere e l’onore di una lunga e simpaticissima quanto preziosa videointervista, che troverete sempre qui su MAT2020 come sul mio canale youtube “lostinasubway”.

Dopo la gradevolissima intervista con Giorgio, a passeggio per i dintorni di questa bella zona semicentrale milanese (Corso Vercelli / Piazza Piemonte), rientriamo per tempo al Bar Verga, dove ritrovo lo staff del locale e il carissimo boss del Verga, Beppe Di Mango, che non rivedevo da almeno un paio di anni, anche grazie ai danni causati dalla recente pandemia.

Il Bar Verga Milano è un classico locale della zona, tipicamente ritrovo di appassionati di buona Musica per Aperitivi “in Amicizia”, tra Jam e Live Unplugged godibilissimi e spesso davvero eccellenti. Qui ho tanti bellissimi ricordi, negli anni precedenti avevo suonato con la precedente e indimenticabile formazione del nostro Tributo ai Jethro Tull, JTBTB, per un set Unplugged unico; più recentemente ho suonato qui con il quartetto acustico SWITCH e con il Duo THE FLIGHT per una serata unplugged inedita interamente dedicata al repertorio dei Genesis, percorrendo tutta la loro storia artistica con le diverse formazioni … quanto basta veramente per non dimenticare un locale così, e giusto nel cuore della mia Milano.

Lorella mi presenta i musicisti de La Cruna del Lago, subito disponibili per una ricca videointervista che potete apprezzare sempre qui sul Blog di MAT2020.

Ci troviamo subito a nostro agio, come tra vecchi amici appassionati di musica, chiacchierando in scioltezza un po' di tutto, dalla nascita e dallo sviluppo di questo nuovo progetto artistico - in cui tutti credono moltissimo -, sino al loro approccio e visione della musica, sia come band sia come ruolo dei singoli componenti, ognuno dei quali dà il proprio personale contributo per il risultato finale, sempre firmato collettivamente all’unisono.

 

Dopo l’intervista e l’aperitivo con gli ospiti in sala inizia la serata con i musicisti de La Cruna del Lago sul palco del Verga, per la presentazione dell’album Schiere di Sudditi e l’ascolto di alcuni brani del lavoro in studio di registrazione, prima di rispondere alle domande di giornalisti e addetti ai lavori e per concludere con la proposta di un brano dal vivo in acustico.

Si parte con la applaudita proiezione del video, al momento ancora inedito, “La giostra”, il potente brano che apre l’album, manifesto del progetto artistico che bene esprime tutta l’energia e le potenzialità LIVE del lato più Rock ed “elettrico” della band. Anche il video, del quale confidiamo nella prossima pubblicazione in modo da poter inserire il collegamento anche qui, è ben realizzato e montato, quanto di grande efficacia visiva e complementare al brano; si parte dalla nostra galassia (… la giostra?) per raggiungere rapidamente la terra con un velocissimo zoom, mentre incalzano le tastiere nell’intro del brano, fino a raggiungere la band al completo e “open air” nel pieno dell’azione live, immersi in uno scenario naturale e … forse non a caso … circondati da rocce imponenti … Rock On!

Viene immediatamente voglia di apprezzare La Cruna del Lago anche su un grande palco con una potente e precisa amplificazione, e speriamo a breve, anche perché è loro dichiarato impegno riproporre i brani dal vivo così come realizzati in studio, oltre che arricchendoli ulteriormente nel live con ampie aperture strumentali e solistiche, possibili grazie alla capacità tecnica dei musicisti ed alla loro grande voglia di esprimersi suonando sul palco trasmettendo emozioni al pubblico.

Si passa quindi all’ascolto del secondo brano dell’album, “Mantide agnostica”, anche questo di grande impatto quanto ben articolato e strutturato nell’arrangiamento e nello sviluppo, oltre che apprezzabile per testo, melodie e riff incisivi, che si alternano vorticosamente e mai banalmente. Ottimi anche i suoni, spesso ben scelti ed evocativi, a partire dalle tastiere sempre ben calibrate, tutte le parti sono poi miscelate al meglio con il missaggio finale in studio.

Dopo un interessante e ricco “botta e risposta” tra palco e sala condotto da Luca Fassina, costante e perfetto anfitrione di tutta la serata, viene proposto l’ascolto del brano che chiude l’album, “Acqua da Marte”, traccia di grande impatto ritmico e caratterizzata soprattutto all’avvio da un potente riff che a me chissà perché richiama ancora gli amatissimi vecchi “Atomic Rooster” (… tra l’altro pare che quest’anno addirittura, anche se non ho idea con quale line up, chiuderanno l’edizione 2022 del festival Prog di Veruno).

Anche qui lo sviluppo del brano è estremamente articolato e ricco di piacevoli sorprese per l’ascolto, come i due pregevoli e intensi assoli in rapida successione di chitarra elettrica e sintetizzatore che spiccano letteralmente il volo sull’incalzante ritmica che non concede tregua fino alla fine del brano e dell’album. 

Si prosegue con la proiezione del video del brano “Stato”, dalle tinte forti sia nelle note che nelle immagini. Il video è costruito con l’utilizzo di immagini storiche e di pubblico dominio che manipolate con una micidiale capacità di elaborazione ed attraverso sapienti animazioni riescono a coniugarsi perfettamente con i contenuti del brano e del testo ottenendo un efficacissimo effetto moltiplicatore. Il video di “Stato” è assolutamente consigliato ed è già fruibile in rete anche attraverso il link dal nostro blog.

 

Arriva così finalmente l’atteso momento del live, con il quale scatta subito la magia della musica dal vivo e dell’intensità del rapporto palco/sala musicisti/pubblico, la magia che nasce con la necessaria abilità e la capacità espressiva per comunicare le emozioni, qui a partire dall’avvolgente e coinvolgente assolo di Pino alla chitarra acustica, magnifico preludio alla poetica ballad unplugged e corale “Illogica distanza” che, già pregevole nella versione in studio, trova una nuova e ancora più ricca dimensione dal vivo, in questa bellissima performance sul Palco del Bar Verga Milano.

 

Si conclude quindi così, ancora sulle note di “Giostra” in sottofondo, questa gran bella serata evento in compagnia de La Cruna del Lago, con il loro solido progetto e il loro album di esordio Schiere di Sudditi, che ricordo in distribuzione a partire dal prossimo 20 aprile, una band vera che aspettiamo con impazienza di ritrovare dal vivo e su un adeguato e grande palco.

Grazie e ancora una volta ... buon ascolto.

Milano, 15 aprile 2022

Mario Eugenio Cominotti per MAT2020


La Cruna del Lago - "Schiere di Sudditi"

È il primo album di una nuova formazione di raffinati musicisti rock che provengono dalla cosiddetta scuola di Canterbury, ovvero quel movimento che ha dato e continua a dare tutt’ora al rock una ricchezza di generi e contaminazioni.

Nel loro percorso di session man hanno intrecciato e dato vita a numerosi progetti, tra cui la nuova formazione del Rovescio della Medaglia.

Ora debuttano con un'idea che nasce coraggiosamente in piena pandemia ed all'alba di un conflitto bellico che scuote il Mondo.

“Il Lago evoca una situazione statica e confortevole, ma al tempo stesso schiava della sua stessa quiete. Una sorta di bambagia sociale, un comodo confine dentro al quale il timore ha già relegato la maggior parte degli individui.

La Cruna esprime l’idea di uscire dalla staticità per affrontare l’ignoto”.

  

CREDITI 

Testi e musica di: Andrea Bruni, Pino Polistina, Carmelo J. Arena

Produzione Artistica: La Cruna del Lago

Produzione Esecutiva: Stefano Nencioni

Foto: Roberto Corridori

Regia e montaggio: Clizia Corti

Artwork: Carmelo J. Arena, Piera Arena

Etichetta/Distribuzione: ZdB

 

Management:

brambillalorella@yahoo.it

info@consorziozdb.it


Booking/ Press Agent: "Bandits Concerti"

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