giovedì 14 luglio 2022

Aramas-I Fasti del Passato, commento di Fabio Rossi

 


Commento di Fabio Rossi 

Artista: Aramas

Album: I Fasti del Passato

Genere: Black Metal

Anno: 2022

Casa discografica: Nova Era Records

 

Tracklist

1.    Realtà Industriale

2.    Distruttore dei Sensi

3.    Gli Ultimi Momenti

4.    I Fasti del Passato

5.    Il Nulla

6.    Eterno Momento

7.    Mala Sulfurea

8.    Peste lo Colga

9.    Damnatio Memoriae

10.                      Ama il Tuo Sogno Seppur ti Tormenta

 

Line Up

Massimiliano Aragona: voce e tutti gli strumenti 

La determinazione porta spesso a ottenere risultati concreti e solo credendo fermamente nelle potenzialità di un proprio progetto è possibile costruire qualcosa di significativo. È il caso degli Aramas, one man band fondata dal romano Massimiliano Aragona (AntroNero), che dopo aver esordito nel 2018 con l’album I Fasti del Passato, pubblicato dalla Sepulchral Silence e passato totalmente inosservato, hanno insistito e fatto centro con il disco seguente, Barlume nel Buio, uscito nel 2020.

La chiave di volta è stato l’eccellente lavoro promozionale effettuato dalla Nova Era Records, che ha permesso di far conoscere a un pubblico più vasto la proposta del gruppo.

Massimiliano, punto sull’orgoglio, ha inteso riproporre, sempre sotto l’egida della nuova casa discografica, le tracce contenute ne I Fasti del Passato. Lui è convinto che la sua musica e le sue liriche meritino la giusta attenzione e possano trovare proseliti, specie tra coloro che hanno apprezzato le qualità di Barlume nel Buio. Una scelta coraggiosa, ma premiante perché la nuova versione rimasterizzata de I Fasti del Passato presenta i vecchi pezzi in una veste ottimizzata e più convincente rispetto all’anonimo esordio.

Ama il Tuo Sogno Seppur ti Tormenta  è, non a caso, il titolo del brano che chiude il lavoro. A metà strada tra Burzum e Darkthrone, gli Aramas hanno la peculiarità non comune del cantato in italiano, tantoché Massimiliano ama definirsi “Cantautore Estremo”.

Il sound, una sorta di infernale crogiuolo in cui confluiscono, oltre al Black, elementi Death, Doom, Thrash, Heavy e Folk, si presenta in una veste essenziale supportando adeguatamente l’ottimo aggressivo vocalism del singer. I testi sono visionari, cupi, intrisi di rancore e rabbia perfettamente in linea con i momenti tristi che purtroppo stiamo vivendo. Non è di certo un album alla portata di tutti (pensate che sono molti i metallari che non amano il Black, ahimè), ritengo, però, da premiare l’idea decisamente originale portata avanti dal Quorthon italiano Massimiliano Aragona: di questi tempi di vacche magre mi pare quasi un miracolo.






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