sabato 17 settembre 2022

ArcadiA-"Hands of Time", commento di Fabio Rossi

 


Commento di Fabio Rossi

Artista: ArcadiA

Album: Hands of Time

Genere: Melodic Metal

Anno: 2019

Casa discografica: Sheratan Records

 

Tracklist

1.      Eyes of the night

2.      Hands of time

3.      World below

4.      Storm

5.      Sea of fears

6.      Afterlife

7.      Madness

8.      Winds of liberty

9.      Phony

10.    Rhapsody (under the rain)

 

Line Up

Gianluca Codroipo – Vocals

Simone Martinelli – Guitars

Francesco Bartoli Benevelli – Guitars

Lorenzo Bocchi – Keyboards

Ivan Lazzarini – Drums

Alberto Fontanella – Bass

 

 

Gli ArcadiA sono una band formatasi nel 2016 sull’asse Parma-Reggio Emilia composta da giovani volenterosi dediti a un composito heavy metal che fonde sapientemente il melodic al power, non disdegnando qualche digressione progressive. Il loro debut album intitolato Hands of Time è stato pubblicato nel settembre 2019, ma le tristi vicende legate alla pandemia ne hanno inficiato la diffusione.

Munito di una splendida cover, il disco si colloca tra le migliori pubblicazioni nel genere avvenute negli ultimi anni. Le idee sono chiare, la vena compositiva è notevole, la determinazione è quella giusta, insomma ci sono tutti i tasselli del puzzle per augurare a questa formazione, sinora non troppo baciata dalla fortuna per il motivo summenzionato, di affermarsi nel metal nostrano e, perché no, anche internazionale. Le dieci tracce convincono pienamente e non presentano alcun momento di stanca. Ho gradito in particolare una certa eterogeneità espressiva promettente per il prosieguo della carriera.

La graniticità posta alla base di World Below, l’andamento struggente di Storm, l’armonia semplice ed efficace di Sea of Fears, la struttura variegata di Afterlife (forse la migliore del lotto insieme all’accattivante title track), la velocità d’esecuzione di Madness, l’eterea stupenda Rhapsody (under the rain) sono solo alcuni degli ingredienti di questo lavoro in cui spicca l’ugola cristallina di Gianluca Codroipo e una serie di assolo alla sei corde ben congeniati dal duo Martinelli/Benevelli. Di rilievo l’apporto della sezione ritmica e delle tastiere. 

La componente melodica la fa da padrone sin dall’opener Eyes of the night e s’integra alla perfezione con le sezioni più sostenute.

Gli ArcadiA sono italiani e fanno musica di qualità che soddisferà appieno le esigenze non soltanto degli appassionati di un certo tipo di heavy metal (Helloween, Edguy), ma anche di chi predilige atmosfere progressive (Queensrÿche, Fates Warning). Un disco valido, ottimamente registrato e davvero ben concepito. Ascoltare per credere.     









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