domenica 27 agosto 2023

JOHN GREAVES / ANNIE BARBAZZA - “EARTHLY POWERS”- Commento di Andrea Pintelli


 

 JOHN GREAVES / ANNIE BARBAZZA

“EARTHLY POWERS”

Commento di Andrea Pintelli


01/09/2023: segnatevi questa data, perché sarà l’uscita di uno splendido disco a nome John Greaves e Annie Barbazza. Sinceramente credo che non abbiano bisogno di presentazioni, essendo il primo una colonna della Musica con la “M” maiuscola e la seconda una delle migliori espressioni delle nuove leve a livello mondiale. Intitolato “Earthly Powers”, e pubblicato dalla benemerita Dark Companion Records di Max Marchini, raccoglie una manciata di canzoni che i due hanno eseguito durante il loro tour europeo. John e Annie si sono recentemente esibiti (5 agosto 2023) a Piacenza, in uno straordinario concerto/evento in compagnia di alcuni amici rispondenti ai nomi di Jakko Jakszyk, Mel Collins, Régïs Boulard, Laurent Valero. Di certo non gli ultimi arrivati. Ecco le dichiarazioni dei due artisti e del loro produttore Max Marchini che vi serviranno a capire l’impostazione di questo importante lavoro:

“Questo album è composto solo da registrazioni dal vivo: niente sovraincisioni, niente trucchi. Annie e John sono in tournée in tutta Italia e Europa con una tracklist in continua evoluzione, solitamente decisa all'ultimo minuto prima di salire sul palco. Esso raccoglie alcune delle canzoni, per lo più scritte da John, che costituiscono il nucleo principale dei loro spettacoli. A volte eseguono parte del repertorio di Annie, come Moonchild o Epitaph di Greg Lake mentre si esibiva al Rock In Opposition Festival a Lione nel maggio 2019. A volte eseguono Working Class Hero di John Lennon, a volte anche alcune canzoni di David Bowie, e molto spesso Sea Song di Robert Wyatt che qui abbiamo omesso perché inclusa nel primo album di John Greaves per la Dark Companion Records, intitolato semplicemente “Piacenza”, dove Annie recita al piano e alla voce in quel capolavoro, registrando la loro prima esibizione insieme nel lontano 2014. John è un grande amico di Robert Wyatt e hanno collaborato molte volte insieme. Con Annie Barbazza e The North Sea Radio Orchestra hanno registrato e ha suonato Rock Bottom come risultato dell'acclamato album “Folly Bololey”, per la nostra etichetta. Per me è una tale gioia sentirli e vederli esibirsi insieme. C'è una profonda intesa tra Annie e John; lei conosce la musica di John fin dalla tenera età: abbastanza raro per una ragazza di 16 anni entrare in un negozio di dischi e comprare un disco in vinile, soprattutto se è “Leg End” degli Henry Cow. Quindi è stato naturale e istintivo per me presentare John ad Annie e lo straordinario risultato è quello che ascolterete in questo album sincero, registrato in quattro sedi, tutte diverse le une dalle altre, ma condividendo il comune denominatore che il proprietario è una persona meravigliosa.”

Max Marchini. Piacenza, luglio 2023


“Io e Annie lavoriamo insieme da alcuni anni ormai. Il suo approccio istintivo alle mie canzoni corrisponde al mio bisogno di ridefinirle costantemente. Ne abbiamo registrata parecchia di roba insieme e ho avuto il piacere di partecipare al suo bell’album da solista "Vive". Sono entusiasta di sentirla fare suo quello che un tempo era il dominio di Dagmar Krause e Lisa Herman. Ecco cosa facciamo dal vivo, comprese alcune rispettose (spero) cover dei grandi. Spero vi potrà piacere…”

John Greaves. Parigi, luglio 2023.


“Ho sognato di incontrare John da quando mi è stata presentata la sua musica. Avendo poi avuto l'opportunità di diventare amici e fare musica insieme, nel corso degli anni mi ha cambiato la vita. Ammiro molto John, amo la sua poetica e gli sarò per sempre grata per aver dipinto i sogni dai colori vivaci di una bambina. Questo album raccoglie alcune delle nostre ultime esibizioni dal vivo in duo. Benvenuti allo spettacolo.”

Annie Barbazza. Torino, luglio 2023.


Il disco si apre con God Song dei Matching Mole, band post Soft Machine per Robert Wyatt (co-autore del pezzo insieme a Phil Miller), che Greaves affronta da solo accompagnandosi al pianoforte. Interpretazione sentita ed esecuzione da manuale. Bad Alchemy, dal repertorio degli Henry Cow, vede l’ingresso in scena di Annie, ed è subito magia. L’apparentamento all’unisono delle due voci sorprende, anche perché stiamo parlando di musica avente partiture particolarmente complicate. Un grande applauso. Twenty-two Proverbs proviene da “Kew-Rhône”, album del 1977 ad opera di John Greaves, Peter Blegvad e Lisa Herman; la lunga scia delle emozioni è di grande spessore, come la tecnica che i musicisti dimostrano confermandosi passaggio dopo passaggio. Kew-Rhône, dall’omonimo album anzidetto, trova nella voce di Annie un oggettivo surplus e il brano ne guadagna. Ascoltatela attentamente e capirete il perché: la ragazza vola e fa volare. Swelling Valley, dal repertorio più recente di Greaves, di per sé maggiormente melodica rispetto alle precedenti, travolge per la sua dolcezza temperata, con John a condurre i giochi. Rintocchi di beltà che lasciano il segno. The Song proviene, come la precedente, da “Smell of a Friend” del 1988 dei The Lodge, band di cui faceva parte anche Blegvad. Poesia pura, impressionante per resa. How Beautiful You Are, uno dei capisaldi della vasta discografia del nostro, viene qui affrontata con profondità e delicatezza. John a farne da apripista, Annie a rinsaldarne l’incanto. Splendore immenso. Chapeau! Walking On Eggshells, presente in “Piacenza” album del 2015, offre una visione aggiuntiva della poliedrica capacità compositiva di Greaves, capace di arrivare a picchi di suggestione di raro splendore. Dead Poets è commovente fin dal primo rintocco di piano. Non esistono in essa emozioni positive comprimarie: sono tutte protagoniste. Di non comune gioia per l’anima. The Price We Pay ha armonia da vendere, qui elevata dalla soave voce di Annie, capace, sicura e sempre più matura. Non si può non elogiarla: è un fiore che ad ogni ascolto rivela colori nuovi e vividi. Summer On Ice ha carattere e forza, musicalmente netta e decisa. Ancora una volta con le voci a farci raggiungere vette emozionali spesso sconosciute. The Green Fuse riporta ad atmosfere maggiormente rilassate, ma dove il ritmo rallenta, l’eccitazione avanza con trepidante vigore. To Make You Feel My Love del maestro (di tutti) Bob Dylan, chitarra e piano, è una cover fenomenale. Da lacrima. Canzone meravigliosa di per sè, viene qui ulteriormente abbellita da fascino e virtù. In Hell’s Despite, scritta dal solo Peter Blegvad, ha tratti d’invocazione, quasi una preghiera profana. La gradevolezza che i due regalano è amabile e fortemente piacevole. Una carezza in musica. Avalanche del geniale Leonard Cohen è la seconda cover di questo disco, ed è affrontata con rispetto e ispirazione. Elegiaca. Earthly Powers ha tratti di maggiore disincanto e relax rispetto alle altre tracce. Posta al punto giusto della scaletta, la arricchisce per diversità a tinte tenui. Un florilegio di sorrisi. Potente, appunto. In Te, prima song tratta dal già ricco catalogo di Annie, è un caldo e caloroso abbraccio, una dedica al bene supremo che personalmente non trova paragoni con altri autori. Fa innamorare fin dal primo ascolto, come fosse un’estensione della volontà di rimanere gravidi di affetto. È in quei momenti che si può tutto. Lotus Flower, piano e voce di Annie in solo, ferma il tempo. Quasi non è più necessario il respiro, perché si è rapiti in maniera completa dalla meraviglia che lei ha in sé e che ci dona. Immensa. Time, ultima canzone di quest’opera, chiude il sipario con suprema bellezza. Voce di John e armonium indiano di ms. Barbazza. Minimale e prodigiosa.

I dischi dovrebbero essere tutti così: sinceri, nobili (in senso positivo), luccicanti, in modo da lasciare e rilasciare felicità anche ad ascolto concluso. Imperdibile. Abbracci diffusi.

 

Tracklist: 

01. God Song (Wyatt/Miller) 2:46 John Greaves solo 

02. Bad Alchemy (Greaves/Blegvad) 3:04 

03. Twenty-two Proverbs (Greaves/Blegvad) 3:37 

04. Kew-Rhône (Greaves/Blegvad) 5:17 

05. Swelling Valley (Greaves/Blegvad) 3:19 

06. The Song (Greaves/Blegvad) 5:06 

07. How Beautiful You Are (Greaves/Blegvad) 3:44 

08. Walking On Eggshells (Greaves) 3:31 

09. Dead Poets (Greaves) 3:43 

10. The Price We Pay (Greaves) 2:50 

11. Summer On Ice (Greaves) 3:01 

12 The Green Fuse (Greaves/Thomas) 4:53 

13. To Make You Feel My Love (Dylan) 3:15 

14. In Hell’s Despite (Blegvad) 3:31 

15. Avalanche (Cohen) 4:20 

16. Earthly Powers (Greaves) 4:55 

17. In Te (Greaves/Marchini/Barbazza) 5:20 

18. Lotus Flower (Barbazza) 2:37 Annie Barbazza solo 

19. Time (Greaves) 2:31


John Greaves: vocals, piano

Annie Barbazza: vocals, acoustic guitar, piano on 18, indian harmonium on 19.  

Prodotto da Max Marchini.

 

Tracce 1-7 registrate da Luca Frigo e Alberto Callegari al concerto degli Henry Now a Piacenza, per “Musiche Nuove a Piacenza Festival” il 18 novembre 2022. 

Tracce 8-14 registrate da Simone Sfameli al Curva Minore Festival, Palermo il 28 aprile 2023. 

Tracce 15-17 registrate da Daniele Menegatti al Club il Giardino, Lugagnano (VR) il 9 marzo 2023. 

Tracce 18-19 registrate a una festa privata agli Elfo Studios di Alberto Callegari il 28 settembre 2021.

 

Tutte le tracce sono state mixate e masterizzate da Alberto Callegari pesso l’Elfo Studios tra giugno e luglio 2023.





Nessun commento:

Posta un commento