venerdì 15 novembre 2024

Franco Mussida ha presentato il suo nuovo libro, “Il Bimbo del Carillon”. Era presente per MAT2020 Mario Eugenio Cominotti

 

Franco Mussida presenta il suo nuovo libro “Il Bimbo del Carillon” (Salani editore).

Intervistato da Gian Antonio Stella (Giornalista/Scrittore) con la conduzione di Emanuela Rosa Clot (Giornalista/Direzione Gardenia)

Feltrinelli Piazza Piemonte - Milano 8 novembre 2024 

Mario Eugenio Cominotti per MAT2020


Primi novembre 2024 a Milano, anno dal numero tale da evocare subito per la mia fantasia superstite scenari urbani notturni cyberpunk, ma non vedo ancora auto volanti a percorrere il cielo; tra i nuovi grattacieli milanesi e i palazzi novecenteschi che svettano imponenti anche qui in Piazza Piemonte, a passare sugli ormai antichi binari sono ancora i soliti e cari vecchi Tram, alcuni perfino gli stessi “Carelli” gialli che ancora percorrono orgogliosamente le strade di San Francisco. Sono appena passate le 18 e tra le luci che brillano nell’abituale foschia della sera, mentre la gente passa come sempre di fretta, anche in questa rarefatta atmosfera già prenatalizia, spiccano quelle delle grandi vetrine all’ingresso della Feltrinelli, oasi culturale urbana e ritrovo per lettori e non solo di ogni età.

Entro e oltrepassando gli scaffali, tra nuove edizioni e gadget, noto subito Franco Mussida, ancora seduto al bar interno alla libreria tra amici e ospiti; lo raggiungo e stringendogli la mano mi presento per MAT2020, mandato tempestivamente in missione dal nostro Direttore Athos oltre che su richiesta dello stesso Bernardo Lanzetti, già grande voce con Franco nella PFM in anni passati. Pochi minuti e ci spostiamo tutti nell’area interna attrezzata per gli eventi, molti gli amici soprattutto tra quelli del CPM Music, punto di riferimento per la formazione artistica a Milano e non solo, fondato dallo stesso Mussida e del quale è tuttora Presidente, tanti gli appassionati, oltre a qualche vero e proprio fan di Franco che non perde anche questa occasione per seguirlo.

Inizia la presentazione, introdotta con sobria eleganza da Emanuela Rosa Clot, Giornalista e Direttore della rivista Gardenia, che passa presto il microfono al notissimo giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, per una vera e propria quanto corposa intervista in diretta a Franco Mussida, che presenterà così questo nuovo bel libro autobiografico, “Il Bimbo del Carillon” (edito da Salani), dallo stesso giorno in tutte le librerie e gli store digitali.

Franco Mussida, musicista e compositore, è conosciuto soprattutto come uno dei fondatori della Premiata Forneria Marconi, ormai nota ai più come PFM, formazione storica tra le prime a portare in Italia, già con il primo album “Storia di un minuto” - 1972 etichetta Numero Uno e naturalmente ho il vinile acquistato all’epoca presso la storica Buscemi dischi - la musica innovativa ormai comunemente nota come Progressive Rock, Rock Progressivo o più semplicemente “Prog”, oltre che per la direzione della successiva produzione live De Andrè - PFM, con la quale la band si è evoluta con grande successo raggiungendo un pubblico sempre più vasto.

Franco ha però molto altro da raccontare anche oltre alla grande avventura con la PFM, con la quale ricorda perfino palchi di fronte a 500.000 persone; Il grande amore di Mussida per la Musica, “fedele compagna per tutta la vita”, si è nel tempo espresso e continua tuttora in molti modi, a partire dalla fondazione della già prima citata scuola di musica CPM Music, proseguendo con l’impegno con il progetto CO2 attivo in molte carceri, fino all’attività in campo artistico, con un percorso creativo ed espressivo personale all’insegna della ricerca e della sperimentazione e della divulgazione della musica e del suono intesi come “grammatica universale per entrare in contatto con la poesia del mondo”.

Dopo l’acquisto di “Storia di un minuto” (“La carrozza di Hans” resta ancora la mia preferita di quel grande album), avevo apprezzato per la prima volta Franco Mussida in Concerto con la PFM a Milano nel lontano 1977 sul palco storico del Palalido, per poi ritrovarlo inaspettatamente molti anni dopo tra il pubblico ad un meraviglioso evento realizzato nel 2012 ancora a Milano presso il Palazzo della Triennale, in occasione di quello che sarebbe stato il 100esimo compleanno di John Cage, con i suoi più significativi lavori riproposti dal vivo attraverso preziose performance acustiche con pianoforte preparato, come elettroniche e “visive”, realizzate da eccellenti musicisti tra i quali lo stesso figlio di Franco Mussida. Non mi hanno quindi stupito i molti riferimenti alla musica classica o cosiddetta “colta”, con particolare riferimento ai grandi innovatori del Novecento, a partire da Maestri come Stravinskij, anche durante questa lunga “chiacchierata” con Franco alla Feltrinelli di Milano.

Tra i tanti motivi di interesse dell’incontro con Mussida mi ha colpito particolarmente, più ancora dell’individuazione dell’età dell’oro per la nuova musica in quei sette anni che vanno dal 1967 al 1974 (… proprio i “miei” anni dell’adolescenza e della scoperta della musica come percorso e strumento di libertà e non solo espressiva e creativa), in risposta ad una domanda di Gian Antonio Stella, quello che secondo lo stesso Mussida ne è stato il fattore scatenante se non la causa principale di quel periodo prorompente di energia e creatività, ovvero l’influsso (oggi si direbbe anche abusandone “contaminazione”) della musica e della cultura dal lontano Oriente, che avrebbe contributo a generare una vera esplosione di creatività nella musica occidentale. Cosa che mi riporta immediatamente alle influenze anche precedenti, dalla cultura afroamericana e ancora a quella orientale già dalla musica dei Gamelan giavanesi portata all’esposizione universale di Parigi del 1900, influenze che avevano contribuito all’evoluzione della musica colta da Debussy a Satie, da Ravel a Gershwin, fino a Bartok e allo stesso prima citato Stravinskij, oltre a tutto quello che poi si è sviluppato, fino a raggiungere, dopo jazz e avanguardie, anche la cultura di massa Pop e Rock nelle sue forme più creative, a partire dai favolosi sette anni indicati da Mussida.

Come raccontato anche nel libro, l’amore di Mussida per la musica è innato e l’incontro è stato inevitabile fin dai primi anni, grazie a un talento naturale per suoni e melodie (aggiungerei citando il grande Jannacci “Perchè ci vuole orecchio”) poi educato e cresciuto attraverso lo studio e le tantissime e diverse esperienze con tanti musicisti e l’incontro col pubblico su palchi di ogni sorta in un percorso ricchissimo e mai interrotto da allora.

Intanto la piacevole conversazione col tempo che scorre veloce si trasforma naturalmente in una sorta di “lectio magistralis” del Maestro che affronta molti temi, dall’importanza dell’ascolto, oggi purtroppo spesso sempre più distratto perfino durante molti eventi “dal vivo” dove spesso basta “esserci”, fino alla qualità del suono, tutta da riscoprire, esplorare e valorizzare. Per Mussida l’esperienza della musica è emozione quanto immaginazione, cercando e trovando in tutto ciò che ci circonda, a partire dalla natura e dal contatto con questa, la musica, e raccontarlo per Franco è stata la prima ragione per scrivere questo libro.    

L’invito è prima di tutto alla visione del video completo della presentazione (vedi link) ma soprattutto alla lettura del libro, dove si potrà trovare tutto questo e molto, davvero molto di più.

Per chi poi volesse approfondire il pensiero di Franco Mussida, filosofo, teorico, divulgatore e poeta della musica, consiglio la lettura del Suo libro precedente, “Il pianeta della musica. Come la musica dialoga con le nostre emozioni” (Salani editore, 2019), “Un libro per ascoltatori e musicisti, appassionati di qualsiasi genere e forma musicale, perché sentire Musica aiuta a cambiarci intimamente e, di conseguenza, a cambiare il mondo”, oltre al Concept Album solista di Mussida pubblicato pochi anni dopo dove anche tutto questo viene espresso direttamente in musica, “IL PIANETA DELLA MUSICA e il viaggio di IÒTU” (2022), 13 brani originali dell’autore e compositore milanese che ci accompagna in un viaggio interiore raccontato soprattutto con l’ausilio del timbro di una chitarra classica baritono, in volo su una navicella sospinta dal vento del suono sopra i continenti emotivi del pianeta … il pianeta della musica, il pianeta di Franco Mussida. Buona lettura e buon ascolto.

 

Franco Mussida - Il bimbo del carillon 

 

Franco Mussida - Il pianeta della musica. Come la musica dialoga con le nostre emozioni 

 

Franco Mussida - L'Oro Del Suono  

Franco Mussida - Io Noi La Musica 





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