Accadeva
l’11 maggio 2005… Presentazione del libro “E mi viene da pensare”
Racconti
sottoBanco
"...
con il rock scoprivamo un mondo diverso, quella musica ci aiutava a
crescere, conoscerci meglio, ribellarci.
Quando
si hanno stoffa, creatività, bravura e passione per la musica, gli anni che
passano rappresentano solo un vantaggio..."
(Banco
Del Mutuo Soccorso)
Rodolfo Maltese, Franco Vassia e Gianni Nocenzi
Giovedì
11 maggio 2005 - Biblioteca Comunale Pier Paolo Pasolini - Ciampino (Roma)
Incontro
con il Banco del Mutuo Soccorso - Presentazione del libro realizzato dal Fan
Club "… E mi viene da pensare"
L'idea mi è
venuta vedendo mia figlia ascoltare l'I-Pod con le cuffie, mi sono chiesto, se
un giorno anche io sarò costretto ad ascoltare la musica così... dentro un
"pacchetto di sigarette". Da sempre abituato ad aprire i long play, a
tirare fuori la busta interna e leggere i testi e seguirli, mentre il disco
gira, ma anche il libretto del cd, pure se a volte devo ricorrere agli
occhiali, e questo era sufficiente...
Ho sempre
considerato "alcuni" testi del Banco delle autentiche poesie da
custodire. "E mi venne da pensare" di realizzare, con l'aiuto di
Claudio Bona, questa raccolta. Un lavoro artigianale, da carbonari, fatto solo
con passione, non ricordo quante copie ne stampammo... ma sparirono tutte
nell'arco di qualche anno.
Grazie al
comune di Ciampino, ed al grande impegno di Claudio Bona, riuscimmo ad
organizzare la presentazione e il sogno di riunire molti componenti storici
della band; non facemmo "bingo", perché Francesco, proprio in quel
giorno, era impegnato in un concerto come ospite in Sicilia...(!), ma il tutto
fu arricchito da bellissimi videoclip, filmati dal regista-fan Lauro Crociani.
Wazza
Vi riporto un
estratto dell'articolo di Franco Vassia (che scrisse la prefazione del libro)
nella rivista "Nobody's Land" numero 24.
"Voglio
molto bene al Banco del Mutuo Soccorso. È stato un gruppo che ci ha fatto
crescere, pensare, diventare uomini. Rileggere oggi i testi del
"Salvadanio", di "Darwin", di "Io sono nato
libero", ha lo stesso sapore delle buone letture, la stessa fragranza di
un balsamo che ti riscalda l'anima.
Dopo aver
espresso in modo sconsiderato e impudico i miei sentimenti, devo altresì
aggiungere che, mai come adesso, esiste una sostanziale differenza tra gli
appassionati musicali del tempo che fu e quelli di oggi: la capacità di
sognare, quella innata, quello sfarfallio che ti proietta direttamente nel
sogno. È altrettanto vero che le differenze tra gli schieramenti non si fermano
qui, soprattutto se, quale termine di paragone, intendiamo celebrare il
prezioso carico di monili elargito da quei temerari e l'indolente ed effimero
sputo modaiolo quotidiano.
E così, come in
un’antica favola, può succedere che il tempo attenui lo stress quotidiano e
cerchi di ricomporre allegorie di immagini ormai sfumate e date per perdute. E
all'improvviso nella piazza del castello cominciano ad apparire, uno ad uno,
tutti quei personaggi (pionieri di ieri o capitani ancora ben saldi sulla tolda
della loro nave) che nel corso degli anni hanno iniettato enormi dosi di linfa
nella tua vita. Rivedere dopo tanti anni e quasi al completo la gloriosa
formazione del Banco del Mutuo Soccorso è qualcosa da sconsigliare ai deboli di
cuore ma, al contempo, qualcosa di talmente magico irreale che sfugge perfino
all'iride del più audace dei sognatori. La regia della storica reunion
(materializzatasi nel tardo pomeriggio dll'11 maggio scorso a Ciampino, appena
ai margini della Capitale) si deve ad Aldo Pancotti e Claudio Bona, colonne
portanti del laborioso fan club romano, promotori e coordinatori di "…E mi
viene da pensare", un elegantissimo libro che raccoglie tutti i testi del
gruppo, disco dopo disco, partendo dagli epici viaggi alati delle prime
scorrerie fino alle ultimissime produzioni.
L'incontro
promosso dall'amministrazione comunale (erano presenti il sindaco e l'assessore
alla Cultura), ha visto la partecipazione di un folto e caloroso pubblico,
arricchito anche dalla presenza di Jenny Sorrenti, Marcello Vento e Guido
Bellachioma. Una serata che si è trasformata in evento quando, nella sala, si
sono materializzate le figure di Vittorio e Gianni Nocenzi, Rodolfo Maltese,
Pierluigi Calderoni e Renato D'Angelo. Con loro anche qualche presenza
"d'antàn" (come Claudio Falco) e qualcuna più recente (come quella di
Alessandro Papotto). Unico neo l'assenza di Francesco "Big" Di
Giacomo, in Sicilia per un concerto con Ambrogio Sparagna.
Gli interventi
dei musicisti (inframmezzati dalle domande e dagli inserti dei brillanti
giornalisti Gaetano Menna e Alfredo Saitto) hanno creato un'atmosfera bellissima:
profondo e austero Vittorio Nocenzi nel suo incedere lessicale, razionale e
preciso nei ricordi il fratello Gianni, gioviale e genuino Rodolfo Maltese,
emozionatissimi ed estasiati Pierluigi Calderoni e Renato D'Angelo.
Oltre a una
fedele e approfondita disamina su alcuni testi e sull'impatto culturale del
rock progressivo negli anni Settanta, sono stati proiettati anche tre videoclip
realizzati da Lauro Crociani dedicati ad altrettante canzoni del Banco
"Cento mani e cento occhi", "Canto nomade per un prigioniero
politico" e "Bambino".
L'emozione
aveva ormai preso sembianze tali con le quali potevi anche dialogare. Il libro,
del quale chi scrive ha avuto il privilegio di veder pubblicata la prefazione,
può essere richiesto al fan club del Banco, al costo di soli 10 euro.
Un documento
imperdibile per tutti gli affezionati del Banco del Mutuo Soccorso che,
nonostante i chiari di luna, sono ancora tantissimi.
Franco Vassia
Vittorio Nocenzi e Aldo Pancotti (Wazza)