martedì 4 febbraio 2025

THE FERTILITY CULT-"A SONG OF ANGER" - Di Andrea Pintelli

 


THE FERTILITY CULT-"A SONG OF ANGER"

Di Andrea Pintelli


I finlandesi The Fertility Cült arrivano al loro quinto album, tanto atteso da schiere di fans del doom, intitolato “A Song of Anger”, attraverso la Black Widow Records (gloria sempre).

La band, attiva dal 2008, è caratterizzata da un sound unico nel suo genere, maestoso, esoterico, imponente, a tratti piacevolmente minaccioso.  Il disco che andremo a commentare è il prequel di "Kosmodysseia", loro lavoro precedente che una testata giornalistica definì “vicino alla perfezione”. I territori sonori esplorati dai Fertility Cült si spingono fino al jazz e alla psichedelia, pur avendo le loro radici ben piantate nel prog, in prevalenza crimsoniano, e in un doom di sabbathiana memoria.

Aperto il sipario, ecco A Thousand Starships, che con intro sinistro traccia la linea. Esplicitato il concetto di viaggio intergalattico già dal titolo, anche musicalmente si decolla fin da subito in maniera corale. Il sax dona sé stesso declamando lo spazio infinito in cui si dipana e diventa pian piano protagonista oltre le vocalizzazioni. 

Fame Everlasting accresce il ritmo concettuale del messaggio, attraversando idee oblique e trovate stilistiche uniche. Assolo di chitarra da incorniciare, ma è il suono del basso che cattura, grazie a un’intensità palpabile e inusuale. Magie nordiche che hanno rispetto del passato, vivendo nel presente, guardando lontanissimo, pensandosi già oltre gli orizzonti.

The Duel ha coesione corposa e andamento fiero, come se, ora, fosse importante…vincere; tutto ciò per proseguire a indagare, e sondare, i soffi-spiriti vitali. Forza e convinzione possono portare a non soccombere alle azioni altrui, concentrandosi sulle proprie per camminare sempre a testa alta. Briseis, maggiormente introspettiva, si autodefinisce come una psych ballad, avente potenza e alti pensieri. Ascoltandola si viene invasi da un oceano di riflessioni, che naturalmente affiorano per poi galleggiare come fossero ninfee, ora rabbuiate, ora invitanti. Un paradigma dell’esistenza, insomma. The Curse of the Atreides ha una romantica cupezza di cui ci si può innamorare in brevissimo tempo. Pur nella sua pericolosità d’approccio da inquietante sirena, risulta oltre l’ammaliante. 

No Surrender, No Retreat: che (ri)partenza speciale! Grazie a un refrain di tastiere ad effetto, essa prosegue, innestando pensieri di movimento, abbattendo la noia e la sedentarietà emotiva. Ancora una volta il sax rende esclusivo il suo incedere, intervenendo su più piani insiti alla sensibilità dell’animo. Sfuma poi in un passaggio heavy che è la trovata scenica del brano, udibile solo dall’io profondo. 

A Song of Anger, ultima traccia, è una cavalcata di oltre dodici minuti, dove è possibile trovare vari significati dell’essere, affrontandoli per convenire in un dialogo telepatico col circostante. Una suite monumentale in cui si deve partecipare nella mancata purezza della ragione, con audacia disposta al superamento del vigore della propria indole. Spingersi sempre avanti, mai essere domati. La band offre qui un saggio completo della classe che contraddistingue i vari componenti, che nell’unione trovano le motivazioni della propria arte.

Senz’altro quest’ultimo album dei Fertility Cült è il loro più maturo, ma con significati densi e coraggio che li premiano come una delle realtà più limpide del panorama europeo, relativamente (e ovviamente) all’ambito di cui fanno parte. Un plauso alla copertina, la cui grafica centra in pieno le atmosfere che permeano quest’opera.

Abbracci diffusi.

 

Tracklist:

1 A Thousand Starships

2 Fame Everlasting

3 The Duel

4 Briseis

5 The Curse of the Atreides

6 No Surrender, No Retreat

7 A Song of Anger

 

"Music and lyrics by The Fërtility Cült

Recorded by Anssi Solismaa

Mixed and mastered by Markus Pajakkala

Cover art by Miikka Hakari

 

Members:

Anssi SOLISMAA - Keyboards

Artturi MAKINEN - Drums

Eero Johannes HEINONEN - Guitars

Ilari RYHANEN - Sax, backing vocal

Ville KAILA - Bass, vocals

 

Guest guitar solo on Fame Everlasting by Antti Loponen

Guest vocals on Briseis and backing vocals on A Song of Anger by Minttu Tervaharju

Guest guitar solo on The Curse of the Atreides by Arttu Kimmel

Guest soprano saxophone solo on A Song of Anger by Markus Pajakkala

Guest spoken word on A Song of Anger by Pete Bingham"

 

per contatti:

andrea.pintelli@gmail.com

 


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