martedì 11 marzo 2025

IKITAN - Shaping The Chaos-Commento di Luca Paoli

 


IKITAN - Shaping The Chaos

Di Luca Paoli

 


Pubblicare un album rock strumentale oggi potrebbe sembrare una scelta rischiosa, data la difficile situazione dell'industria musicale. Eppure, l'abilità di quei musicisti che si avventurano su questo terreno merita senza dubbio rispetto. Raccontare una storia esclusivamente attraverso gli strumenti non è semplice: richiede una combinazione di tecnica e immaginazione per suscitare emozioni senza l'ausilio di parole.

"Shaping The Chaos" degli IKITAN si inserisce perfettamente in questa dimensione, presentandosi come un viaggio musicale che si sviluppa in nove tracce, ognuna ispirata a fenomeni naturali e luoghi affascinanti del nostro pianeta … è il primo album completo della band, dopo l’EP di debutto Twenty-Twenty.

Registrato tra il 2021 e il 2025 presso i Marsala Studios di Genova, il disco è distribuito da Taxi Driver Records.

Il sound della band si distingue per la fusione di post-rock, metal, stoner, psichedelia e influenze progressive. Chitarre eteree, un basso profondo e una batteria potente creano un'esperienza di ascolto coinvolgente e dinamica, arricchita da un’ottima registrazione che enfatizza ogni dettaglio sonoro.

Il lavoro si sviluppa in nove tracce distinte, con sette di esse nella versione vinile. Rispetto al precedente EP, che si presentava come una suite unica di 20 minuti e 20 secondi, Shaping The Chaos porta la band a esplorare strutture più articolate, ma mantenendo un carattere strumentale inconfondibile.

L'album prende il via con "Chicxulub", una traccia atmosferica che evoca il drammatico impatto dell'asteroide che segnò l’estinzione dei dinosauri, creando un'atmosfera di mistero.

Con "Lahar", i ritmi energici e potenti trasmettono la furia delle correnti di gas e cenere vulcanica, mentre "Darvaza" ci immerge in sonorità ipnotiche, che ricordano il cratere infuocato in Turkmenistan.

"Sailing Stones" ci porta nel deserto della Death Valley, con melodie fluide e ritmi che sembrano danzare al ritmo delle misteriose pietre mobili.

"Natron", arricchita dal violino di Roberto Izzo e dalle percussioni di Olmo Manzano, esplora un’atmosfera profonda e meditativa, ispirata al lago Natron in Kenya … dieci minuti di pura magia.

La traccia successiva, "Bung Fai Phaya Nak", ci immerge in un'atmosfera esotica, dominata da ritmi pulsanti e da riff di chitarra che ne sono i protagonisti. Sebbene non manchino momenti di quiete, questi intervalli sono brevi e subito seguiti da una nuova esplosione di energia.

"Brinicle" crea una sensazione di fredda immersione, evocando le stalattiti di ghiaccio che si formano sotto il mare … notevole il lavoro offerto da batteria e basso che dialogano con la chitarra in modo energico ma anche complesso.

"Blood Falls", ispirata alle omonime cascate in Antartide, esplora tonalità cupe e melodie malinconiche. L’album si chiude con "52 Hz Whale", un brano breve ma carico di emozione, che richiama il canto solitario della balena che emette il suono più unico e misterioso del mare.

Le tracce dell’album, con i loro titoli evocativi, ci guidano attraverso una serie di paesaggi sonori: dalla devastazione delle cascate di sangue, al cratere dell'asteroide Chicxulub, fino al misterioso canto della balena solitaria. Ogni composizione diventa una narrazione che affascina sia gli appassionati di post-rock sia coloro che cercano atmosfere più dense e sperimentali.

"Shaping The Chaos" è uscito il 7 marzo 2025 in concomitanza con il Bandcamp Friday, con un release party il 9 marzo presso Flamingo Records Store a Genova.

La versione fisica del disco, disponibile in CD e vinile (con 100 copie numerate a mano e un poster in omaggio), riflette l'attenzione della band per la qualità del formato fisico. La grafica dell'album è stata curata da Luca Marcenaro.

Con questo lavoro, gli IKITAN consolidano la loro maturità artistica e la loro visione musicale, offrendo un album potente e ricco di emozioni, che li posiziona come una delle realtà più interessanti del panorama heavy post-rock italiano.

 

Track List:

Chicxulub

Lahar

Darvaza

Sailing Stones

Natron

Bung Fai Phaya Nak

Brinicle

Blood Falls

52 Hz Whale


Secondo alcune leggende, IKITAN è il Dio del suono delle pietre, ed è stato riportato in vita da: 

Luca Nasciuti: chitarre 

Frik Et: basso 

Enrico Meloni: batteria e cowbell 

Olmo Manzano: percussioni su “Natron” 

Roberto Izzo: violino su “Natron”

 



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