Dopo la sosta estiva ritorna MAT2020, con rinnovato entusiasmo da
parte di chi contribuisce alla sua realizzazione, ma con le normali difficoltà
legate ad un impegno importante e insostenibile, almeno nella quantità e
frequenza mantenuta da novembre ad oggi. Difficilmente in futuro la cadenza
sarà mensile e sicuramente il numero di pagine sarà ridotto. Qualcuno ci ha
detto: “Meno male… pensavo foste dei
marziani!”. No, siamo di questa terra, e dobbiamo adeguarci ad uno standard
compatibile con un normale modus vivendi. Per provare a non perdere troppi colpi
abbiamo creato un altro spazio, “Il Blog
di MAT2020”, descritto nei
dettagli in un articolo a seguire.
In questo numero troverete alcune
firme abituali… Sgarlato, Storti, Sapia, Leone, Poggi, Cartocci, Selis e
qualche novità, come l’articolo di Michele
Sambrici dedicato ad una particolare esperienza musicale, l’intervista a
Pino Ciccarelli realizzata da Gianmaria
Consiglio, il pensiero di Jerry
Cutillo, il concerto dei Beatbox
e quello di Robert Cray realizzato
da Cecilia Paesante, il racconto del
Festival di Veruno e quello del Prog Legend Night.
E poi una sorpresa, l’intervsita a Marcello Todaro, il primo chitarrista
del BMS.
Manca la consueta rubrica di Francesco Paladino, ma il regista
risulta presente perché il “nostro” Max
Pacini ha commentato per MAT2020 “Dust
to Dust”, il cortometraggio del nostro collaboratore.
Manca e mancherà anche in futuro il Tour Dates di Zia Ross, ormai stabilmente situato nel blog, per permettere
aggiornamenti rapidi.
Ma è bene scoprire il contenuto come
sempre, pagina dopo pagina.
Da sottolineare però la presenza di
un resoconto importante per MusicArTeam,
l’associazione da cui nasce MAT2020 e molte altre cose.
L’idea di divulgare la musica di
qualità, arrivando nei luoghi che a noi paiono i più adatti per coltivare, vale
a dire le scuole, è un nostro chiodo fisso. Il “Progetto Scuola”, ideato lo scorso anno da Angelo De Negri, ha portato una ventata di aria nuova in una IV
elementare genovese, e nell’arco di tre mesi i bambini di una classe hanno
potuto convivere con musicisti - e situazioni -, partecipando ad incontri
inusuali per strutture scolastiche.
Il racconto di Angelo entrerà nei
particolari e speriamo che le idee e l’impegno dei tanti artisti protagonisti
abbia un seguito: potrà una goccia nel mare essere utile alla causa?
Noi, come sempre, ci proviamo!
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