Come
rivitalizzare e rendere ancor più appetibile un progetto datato inserendo linfa
nuova, per rendere il prodotto ancora più appetibile. Devono averla pensata più
o meno così MAURO GNECCHI e PILLY COSSA quando hanno ripreso in
mano i brani del vecchio BIGLIETTO PER L’INFERNO
e li hanno arricchiti di cose nuove, diverse e molto godibili. Il risultato si
é visto al CLUB
IL GIARDINO, come al solito pieno di appassionati, che a parte
qualche brusio, hanno ascoltato e partecipato pazientemente, come é giusto che
sia quando si va ad ascoltare della musica live. Ed IL GIARDINO si presta
esattamente a questo tipo di esercizio. TRA L'ASSURDO E LA
RAGIONE é il titolo dell'album, che mette sotto i riflettori in
una nuova veste brani epici ed é giusto sia così. Se il rock é progressivo non
può regredire e non si può essere sempre una cover band di sé stessi. Accanto a
ai già citati GNECCHI e COSSA, membri fondatori della band lecchese,
rispettivamente alla batteria e alle tastiere, fisarmonica e organetto
diatonico, abbiamo oggi in MARIOLINA
SALA una straordinaria interprete dotata di una notevole presenza scenica e
di un ottima estensione vocale. La parte ritmica é completata dal bassista ENRICO FAGNONI. La chitarra é affidata
al virtuoso PIER PANZERI e conserva
le sonorità rock di un tempo inserendosi piacevolmente nella parte più folk del
BIGLIETTO, composta da RANIERI FUMAGALLI
e da RENATA TOMASELLA ai vari
strumenti a fiato. Completa la band CARLO
REDI al violino, chitarra acustica e mandolino. Naturalmente tutti i brani
più significativi hanno avuto il loro spazio. In particolare sono venuti alla
luce IL TEMPO DELLA SEMINA, brano che
dava il titolo all'album del 1975 uscito postumo, una efficace quanto dura nel
testo LA CANZONE DEL PADRE. Oppure la
bellissima esecuzione de L'ARTE SUBLIME
DI UN DOLCE REGNARE con la SALA e i suoi cambi di look sugli scudi. Come
accennato sopra, la particolarità del BIGLIETTO di oggi é proprio nella
diversità dei suoni dati dai diversi strumenti usati, le parti strumentali
sinfoniche delle tastiere dell'epoca vengono supportati oggi egregiamente dal
duo FUMAGALLI/TOMASELLA e dalla fisarmonica di COSSA. Il set si chiude con la
struggente AMICO SUICIDA, un brano
forte nei testi, che é un autentico manifesto del prog per varietà di schemi e
per la sua durata di oltre quindici minuti, che la band esegue ora nella sua
interezza. Si riparte poco dopo con un toccante omaggio a FRANCESCO DI GIACOMO
sulle note di NON MI ROMPETE dal
flauto di FUMAGALLI ed un accenno a R.I.P
cantato a cappella, bene peraltro, da MAURO GNECCHI. La serata prosegue senza
intoppi in crescendo e si arriva ai pezzi forti costituiti da ANSIA e CONFESSIONE, autentici capolavori dal primo album omonimo. Inutile
dire che tutti non aspettavano altro per scatenarsi con la vibrante chitarra di
PANZERI e con la martellante ritmica di GNECCHI. Il tempo é volato via assieme
alle splendide note, tuttavia la band concederà il bis con la nuova TRA L'ASSURDO E LA RAGIONE, brano che dà il titolo all'album rivisitazione e con
l'esecuzione nuovamente di CONFESSIONE,
che scatena il pubblico in lunghissimi applausi. Cosa dire in conclusione, un
bellissimo concerto e un bravo a tutti per aver saputo riportare alla luce
bellissimi brani conditi da nuove sonorità.
Nessun commento:
Posta un commento