MAT2020, una "camera con vista" sul mondo della musica (London - Chelsea Bridge Hotel - December 2011)
Ancora poche ore è MAT 2020 di Ottobre sarà disponibile, come
sempre gratuitamente.
Il nuovo numero nasce all’insegna del Banco del Mutuo Soccorso, con tre
differenti apporti che riconducono alla stessa origine. E’ fatto casuale,
non pianificato, e ci piace immaginarlo come un segno preciso, testimoniante
che il fuoco del BANCO è in grado di autoalimentarsi.
Sono tanti i fermenti che ruotano attorno al nuovo
progetto e, con l’aiuto di Vittorio Nocenzi, siamo andati alla
scoperta di “Un’idea che non puoi fermare”, che collega il passato ad un
futuro che si pensava potesse essere privo di stimoli, fatto giustificato dalla
perdita di Big Francesco. Ma come potremo
leggere, Di Giacomo è sempre tra noi e il BANCO più vivo che mai.
E’ arrivato poi il contributo di Aldo Pancotti, meglio conosciuto come Wazza Kanazza, da sempre
nell’entourage del BMS, e tra i primi scrivere su MAT nel Novembre 2012: il suo
commento è “dipinto” nel ricordo dei fratelli Falco, immagine toccante e
documento storico da conservare.
A chiudere il cerchio ci ha pensato Marcello Todaro, primo chitarrista del
BMS, che dalla California ci ha raccontato le sue impressioni dopo un concerto
di Paul McCartney, tenutosi a San Diego.
Rimanendo in tema di contributi stranieri, torna a
scrivere per MAT 2020 Corrado Canonici, che dall’Inghilterra
descrive le esibizioni di Keith Emerson con orchestra, a
celebrazione dei 70 anni che sono dietro all’angolo: Corrado ci ha confidato
che si sta lavorando per portare il progetto in Italia, nel 2015, ed essendo
lui parte del management siamo certi che l’idea potrà sfociare in realtà.
Nei giorni in cui il giornale veniva preparato Genova
è stata colpita da ciò che è a tutti noto, e quindi non poteva mancare un
commento al tema, eseguito dal direttore Angelo De Negri, che in quella città è
nato e vive, e che quindi può sviscerare con cognizione di causa il suo “ A DAY
IN THE LIFE”.
Proseguendo con la sezione eventi live, Franco Vassia ci racconta un concerto
a lui molto caro, che lo tocca personalmente: in questo caso erano di scena gli Osanna, in singolare
formazione acustica.
Per quanto riguarda il nuovo che arriva, si segnala
una recensione dell’album della Steve Rothery Band, e l’avvicinamento al
nuovo disco degli Unreal City.
Un ulteriore contributo alla musica progressiva arriva
da Mauro Aimetti, che racconta la sua
vita dedicata alla riproposizione di ELP.
Mirco Delfino intervista Alessandro Monti (Unfolk) che fornisce un’amara
ma precisa fotografia dello stato della musica, e Gianni Novelli ritorna a parlarci di
cinema.
Chi è Mirko Rossi? Cosa sono “Le
Nevralgie Cosatanti”? Toten Schwan ci chiarisce le idee in
proposito.
Lascio per ultime le rubriche consuete, gli appuntamenti
consolidati che ci parlano di Metal (Maurizio Mazzarella), Blues (Fabrizio
Poggi), Prog dell’altro mondo (Mauro Selis), gioielli nascosti (Riccardo
Storti), album fondamentali (Alberto Sgarlato) e commistione tra
musica e psiche umana (ancora Selis).
E dal prossimo numero colmeremo un vuoto, perché
avremo finalmente chi ci parlerà di Jazz.
Sempre dubbiosi sul fatto che il nostro web magazine
piaccia - il popolo del web non è certo prodigo di consigli, critiche o segnali
di gradimento - proseguiamo nella nostra “missione”, spinti da una forte
motivazione, e convinti di regalare qualità - e quantità - realizzando
documenti che resteranno nel tempo, ed è questa la nostra più grande
soddisfazione.
Buona lettura.
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