domenica 30 novembre 2014

NichelOdeon/InSonar - TUTTI I LIQUIDI DI DAVIDE



NichelOdeon/InSonar and Pietro Cinieri (ArtemikaStudio - ProduzioniVideo) presentano:


TUTTI I LIQUIDI DI DAVIDE (All Davide's Liquids) - An LGBT “dada pop” ballad

Questa canzone parla dell'amore tra un uomo e un bel palloncino di nome Davide

Dedicato all'amore in ogni sua forma, contro ogni razzismo e pregiudizio.


Credits

Music and Lyrics by Claudio Milano
Arrangements by NichelOdeon/InSonar
Label: Snowdonia dischi
Year: 2014
Directed by Pietro Cinieri (ArtemikaStudio - ProduzioniVideo)
Music by NichelOdeon/InSonar
Lyrics by Claudio Milano
Concept by Francesco Paolo Paladino & Claudio Milano
With Claudio Milano (storyboard, illustrations, paintings, performance)

Musicians

Claudio Milano: voices/keyboards
Erica Scherl: violin
Vanni Floreani: cister/bagpipe
Ermes Ghirardini: drums/percussion/electronics
Vincenzo Zitello: bardic harp
Vincenzo Vitti: cello
Paolo Siconofi: sound designer/editing/mixing/mastering
Mimmo Frioli: sound designer/recording/editing/pre-mixing

Original concept by Francesco Paolo Paladino


Tutti i liquidi di Davide

“Alla fine del mondo
ti ho lasciato un sorriso, al bisogno”

Davide che ha le ciglia più lunghe del mondo
non abbastanza da rubare luce agli occhi
Davide che un lampo lo ingoia
con un drink, quattro pastiglie e uno slip bagnato
Davide che si veste di buio
promettendo di dividerlo assieme al tuo
per fabbricarsi un piccolo sole
per fabbricarsi un piccolo sole
per fabbricarsi un piccolo sole
o almeno ci proveremo
o almeno ci proveremo

Davide e le sue autostrade nelle vene
che s'arricciano, tralci contro un muro
Davide è il lunapark di sinapsi
che al mattino, non sai più dov'è
Davide che brucia il tempo
in un sogno feroce come centostelle
rubate a un bambino
il giorno di Natale
o la notte di San Lorenzo
quando stelle e rimorsi
han risalito la corrente
sperando di non trovare un orso,
quando Babbo Natale
ha deciso di andare via
y no quiere volver,
cocou c'est la mort/(merde)

E si, che chi ti vuole bene davvero è un dottore,
trasforma ogni tua scemenza in qualcosa di importante,
anche nel rimprovero, scioglie i nodi,
senza difendere i suoi
e ti permette di entrare nella sua pancia,
dove ha nascosto non detto, paure,
ridendo una volta alla luce,
per il tuo "ammazza che roba",
anche se è solo merda
anche se è solo merda
pelle è difesa e contatto
pelle è difesa e contatto
anche se è solo merda
anche se è solo merda
anche se è solo merda
anche se è solo...
Separa lunghe ciglia, con un bacio, un morso,
se necessario bevendo le tue lacrime per dirti
"pure queste sono più dolci delle mie, bastardo”
ma le tue,
no, io non le ho mai conosciute
e a che pro se ho invece avuto in dono un gioco ormai perduto?

Davide che sa quando un albero cade
non fa mai rumore quanto le sue assenze,
di quando un quartino di speranza s'affaccia
e allora si diamoci fuoco a Roma, ora!
Ma per favore che duri soltanto una notte e così sia - Maria der Knotenlöserin -
perché non resti più niente
che cardio-ipertrofia
e due buchi sul collo e dieci anni di meno
una brocca di umori vivi in fermento
e un mare in piena che mescola corpi
affogando la luce nel buio per uscirne vivi,
strizzando con forza le idee
strizzando nei pugni le idee
strizzando con forza le idee
nei pugni le idee

Davide di questa lagna e quel che dura ti sbagli,
no, non me ne frega niente
il tempo muta in proiezione ed un “grazie”
che un giorno avrà altri occhi
stelle e spalle più forti
perché l'unica luce che non so e di cui non chiedo possesso
un giorno l'ho vista in...
“maggiore o minore?”
“Te”


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