mercoledì 13 maggio 2015

ARCANE OF SOULS-“Ceneré”, di Silvano Debenedetti

ARCANE OF SOULS-“Ceneré”
di Silvano Debenedetti

Arcane of Souls: altro non è se non l'anagramma di Alfonso Surace, cantautore di origini calabresi (il suo “vero lavoro” è l’insegnante di informatica), che realizza i propri dischi in casa, aiutato da un gruppo di amici (compreso foto, video, copertine ecc.).
Ceneré” è il secondo lavoro a nome Arcane of Souls, ricco di blues, rock,pop, psichedelia... il tutto suonato e cantato in modo molto immediato e diretto. 
Canzoni a volte urlate, comunque cantate con una voce ruvida che rende bene l'idea della fatica e della spontaneità dell'autore.
Il titolo “Ceneré” è un riferimento a questa fatica, anzi alle molte fatiche di chi si divide tra più compiti: insegnante, padre di famiglia, cantautore.
Il disco è autoprodotto, registrato interamente in casa nei ritagli di tempo, momenti in cui l'autore canta e suona, con l'aiuto di vari amici (alcuni dei quali lo accompagnano anche nei concerti live).
Nove i brani del disco: si inizia con un pezzo rock-blues “L'oro in bocca”... prima traccia, l'inizio del disco, il mattino e … l'oro in bocca: uno start energico, che attira l'attenzione dell'ascoltatore e lo tiene ben sveglio.
Poi diversi generi si intrecciano nei brani successivi (come già detto blues, pop, rock, ballate acustiche, tracce psichedeliche, musica popolare.
Il mio brano preferito è “Maggio”, una ballata con suoni psichedelici, violini, tablas ed un ritmo di danza trascinante... fino ad arrivare alla traccia finale, “Opera”, una ballata dolce e delicata, dove la voce è dolce e sussurrante.
Se l'inizio del disco era energico ed urlato, la fine è dolce e melodiosa, la musica continua in crescendo per troncarsi all'improvviso: un disco di qualità... faticare, musicalmente parlando, ha dato buoni frutti!


TRACCE: 
1. L' ORO IN BOCCA
2. MAGGIO
3. GENNARO
4. POVERO ME
5. LUNATICO ROMANTICO STOMP
6. RESPIRARE
7. SINTOMATICO
8. SETTEMBRE
9. OPERA


BREVE BIOGRAFIA
dal Comunicato Stampa

Arcane of Souls è il progetto solista di Alfonso Surace
L’anagramma è solo una metafora di come, nella vita, si possano sempre mischiare le carte in tavola senza mai smettere di essere stessi.
L’arcano esordio da solista dell’artista calabrese si intitola "Vivo e Vegeto" (2012). Il disco è stato prodotto interamente da Alfonso nella propria taverna tra il 2011 e il 2012, con approccio lo-fi-take-it-easy-spesso-buona-la-prima, per cercare di mantenere l’autenticità primordiale e istintiva di ogni pezzo.
Il risultato di tutto ciò?
L’album è un tuffo in un mare attraversato da correnti sentimentali, dove le rotte disilluse di pirati del blues si scontrano con quelle coraggiose di marinai del rock. Un tuffo tra delfini folk e meduse pop, tra un polipo psichedelico e uno squalo cantautore. All’orizzonte un’isola country dove un naufrago, ispirato dalla sua sirena, canta l’amore e la passione, la malinconia e la disillusione, l’allegria e il giorno dopo, la sua vita e le sue incertezze.
"Vivo e Vegeto" è uscito il 12-12-12. E 12 sono le canzoni al suo interno.
Dopo l'uscita del disco Arcane of Souls, che live si presentano con una vera e propria band, hanno suonato decine di concerti, soprattutto nel Nord Italia ma non solo.
Il nuovo disco “Ceneré”, in uscita ad aprile 2015, nasce con lo stesso metodo di lavoro del precedente.


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