di Silvano Debenedetti
Arcane of Souls: altro non è se non l'anagramma di Alfonso Surace,
cantautore di origini calabresi (il suo “vero lavoro” è l’insegnante di
informatica), che realizza i propri dischi in casa, aiutato da un gruppo di
amici (compreso foto, video, copertine ecc.).
“Ceneré”
è il secondo lavoro a nome Arcane of Souls, ricco di blues, rock,pop,
psichedelia... il tutto suonato e cantato in modo molto immediato e diretto.
Canzoni a volte urlate, comunque
cantate con una voce ruvida che rende
bene l'idea della fatica e della spontaneità dell'autore.
Il titolo “Ceneré” è un riferimento a questa
fatica, anzi alle molte fatiche di chi si divide tra più compiti: insegnante,
padre di famiglia, cantautore.
Il disco è
autoprodotto, registrato interamente in casa nei ritagli di tempo, momenti in
cui l'autore canta e suona, con l'aiuto di vari amici (alcuni dei quali lo
accompagnano anche nei concerti live).
Nove i brani del
disco: si inizia con un pezzo rock-blues
“L'oro in bocca”... prima traccia,
l'inizio del disco, il mattino e … l'oro in bocca: uno start energico, che
attira l'attenzione dell'ascoltatore e lo tiene ben sveglio.
Poi diversi generi si
intrecciano nei brani successivi (come già detto blues, pop, rock, ballate
acustiche, tracce psichedeliche, musica popolare.
Il mio brano preferito
è “Maggio”, una ballata con suoni
psichedelici, violini, tablas ed un ritmo di danza trascinante... fino ad
arrivare alla traccia finale, “Opera”,
una ballata dolce e delicata, dove la voce è dolce e sussurrante.
Se l'inizio del disco
era energico ed urlato, la fine è dolce e melodiosa, la musica continua in
crescendo per troncarsi all'improvviso: un disco di qualità... faticare, musicalmente parlando, ha dato buoni frutti!
TRACCE:
1. L' ORO IN BOCCA
2. MAGGIO
3. GENNARO
4. POVERO ME
5. LUNATICO ROMANTICO STOMP
6.
RESPIRARE
7.
SINTOMATICO
8.
SETTEMBRE
9. OPERA
BREVE
BIOGRAFIA
dal Comunicato
Stampa
Arcane of Souls è il progetto solista di Alfonso Surace
L’anagramma è solo una metafora di come, nella vita, si possano
sempre mischiare le carte in tavola senza mai smettere di essere stessi.
L’arcano esordio da solista dell’artista calabrese si intitola
"Vivo e Vegeto" (2012). Il disco è stato prodotto interamente da
Alfonso nella propria taverna tra il 2011 e il 2012, con approccio
lo-fi-take-it-easy-spesso-buona-la-prima, per cercare di mantenere
l’autenticità primordiale e istintiva di ogni pezzo.
Il risultato di tutto ciò?
L’album è un tuffo in un mare attraversato da correnti
sentimentali, dove le rotte disilluse di pirati del blues si scontrano con
quelle coraggiose di marinai del rock. Un tuffo tra delfini folk e meduse pop,
tra un polipo psichedelico e uno squalo cantautore. All’orizzonte un’isola country
dove un naufrago, ispirato dalla sua sirena, canta l’amore e la passione, la
malinconia e la disillusione, l’allegria e il giorno dopo, la sua vita e le sue
incertezze.
"Vivo e Vegeto" è uscito il 12-12-12. E 12 sono le
canzoni al suo interno.
Dopo l'uscita del disco Arcane of Souls, che live si presentano
con una vera e propria band, hanno suonato decine di concerti, soprattutto nel
Nord Italia ma non solo.
Il nuovo disco “Ceneré”, in uscita ad aprile 2015, nasce con lo
stesso metodo di lavoro del precedente.
Nessun commento:
Posta un commento