martedì 9 agosto 2016

Interra Straniera - Una Crisi Borghese

Interra Straniera-Una Crisi Borghese

Sono arrivato a Una Crisi Borghese attraverso una segnalazione di un amico… coinvolto personalmente nel progetto Interra Straniera. Non c’è molto sul web di questa band alessandrina, e credo che il motivo sia la recente reunion a dieci anni dallo scioglimento e a quindici dalla prima pubblicazione.
Una curiosità: parteciparono alla convention de ITULLIANS del 1998 (con Clive Bunker, Glenn Cornick e Jonathan Noyce), e quindi il retroterra musicale lo si può comprendere al volo.

Propongono ora questo nuovissimo album, nove inediti che sono fruibili nel solo formato digitale (peccato!), e che io ho ascoltato su Spotify ma in rete è disponibile in streaming e download digitale nei principali digital store.

Mi era stato anticipato come “easy”, nel senso dell’ascolto dalla facile presa, e in effetti basta poco per afferrarlo.
Credo che la qualità la si crei indipendentemente dal genere che si vuole proporre, e il fresco rock contenuto in Una Crisi Borghese potrebbe trovare facile spazio e visibilità se fossimo in un paese musicalmente adeguato.
Provo a spiegarmi meglio.
E’ caratteristica umana quella di volersi circondare della musica più appropriata a seconda del momento che si sta vivendo, e anche chi predilige normalmente l’esercizio dell’estrema concentrazione - spesso masochismo musicale mascherato da intellettualismo -, ricerca i quadri sonori a lui più appropriati in funzione dell'attimo vissuto, magari nascosto nell’intimità.
Gli Interra Straniera che ho appena conosciuto potrebbe accompagnare qualsiasi viaggio, reale o virtuale, perché, utilizzando liriche sufficientemente impegnate, riescono a passare il messaggio col sorriso sulle labbra e con un disegno musicale costruito con i fiocchi.
Da una possibile hit estiva - Avanti un altro -  si arriva allo swing di Una crisi borghese, arrivando all’intimismo di E’ successo quel giorno che sfocia nel pop di Amanti imperfetti; e  poi… le rockettare A quest'ora danno un film intelligente e Sei una bambola e non giochi si intrecciano con la più hard Ehi Giovanna! e il prog di Stazione delirio.
Citazione a parte per il gioiellino Notturno, una prova di notevole maturità musicale.

L’impressione è quella che si sia fatto un mezzo passo, timorosi per la nuova iniziativa, ma consapevoli della bontà dell’album, molto più completo di come forse viene inconsciamente presentato.
Il mio consiglio è quello di osare di più, magari usando al meglio la rete e proponendo un video appropriato: si suona in primis per se stessi, ma la bellezza della condivisione è unica, e quando si ha qualcosa di serio da dire non bisogna indugiare…

Bel disco che merita visibilità.


 

Credits

Line up:
Davide Spalla: voce
Marcello Chiaraluce: chitarra
Enrico Rubinelli: basso
Emiliano Bisoglio: batteria

musicisti addizionali:
Massimo Rumiano: tastiere

Prodotto da Guit-AL Records
Registrato, mixato e masterizzato da Claudio Cattero @ Manifatture Musicali - San Didero (TO).
Realizzazione grafica di Daniele Cavallero per Za Factory!


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