lunedì 1 agosto 2016

La Storia New Trolls in concerto a Genova: un pò di resoconto


29 luglio all’insegna della musica italiana del passato, evidentemente ancora molto attuale, vista la partecipazione e l’entusiasmo del pubblico.
La band gioca in casa - Pegli (Ge), Arena degli Artisti - e porta un nome importante, La Storia New Trolls.
Il contesto è più ampio, e la volontà della direzione artistica - Mauro Sposito e Alfio Vitanza - è quella di proporre un tuffo negli indimenticabili Anni Sessanta, realizzando un link tra le sonorità tipiche dei New Trolls e il mondo Beatles (di cui Sposito e Vitanza fanno parte a pieno titolo essendo anche membri dei The Beatbox, di scena il giorno successivo nello stesso luogo).
Non solo concerti ma, ad esempio, la presentazione dell’ultimo libro di Glauco Cartocci, I Beatles nello spirito del tempo”, e la creazione di un’atmosfera particolare, capace di unire mare e musica, periodo musicale eroico e attualità: connubi perfetti, bridge che alimentano ricordi e sogni.
MAT 2020 era presenta la prima sera, e dell’esibizione dei N.T. propone un video, stralcio di “Concerto Grosso”.
La band presenta due dei membri originali, Vittorio De Scalzi - cantante, flautista, chitarrista, pianista e frontman - e Nico Di Palo alla tastiera e alla voce.
A completare la formazione altri mostri sacri nei rispettivi ruoli, Roberto Tiranti - basso e voce -, Andrea Maddalone - chitarra e cori - e Lorenzo Ottonello alla batteria.
Il pubblico, foltissimo, è costituito prevalentemente da non giovanissimi, anime che hanno vissuto in diretta momenti gloriosi, non solo quelli del già citato Concerto Grosso - inserito in un genere più specifico, ed esempio italiano di perfetta commistione tra rock e musica classica - ma trame musicali ancora più antiche, come “Visioni” e “Davanti agli occhi miei”, Miniera e Signore io sono Irish. Erano i primi vagiti del rock, che salutava il beat imbevendosi di esempi stranieri ed elaborando filosofie musicali autoctone.
Ma il set prosegue toccando molti dei punti fondamentali di una storia che ha visto i Trolls partecipare più volte al Festival di Sanremo - senza grandi piazzamenti, come afferma De Scalzi -, e allora emerge Faccia di Cane, Aldebaran e La carezza della sera.
E poi Le Roi Soleil, brano unico che prescinde dalle mode e dai periodi storici.



L’elemento caratterizzante è, come in passato, l’utilizzo delle voci, non solo ad appannaggio dei “titolari”, ma con una piena condivisione e un giusto “sfruttamento” dell’ugola di Tiranti, uno dei vocalist più prestigiosi nel panorama italiano e oltre.
Vittorio De Scalzi tira le fila, conduce e riprende laddove si è interrotto, nei momenti in cui gli incidenti tecnici provocano una sosta forzata, e il suo dialogo con il pubblico - e la sua funzione didattica - fanno parte dello show.
E piano piano prende coraggio anche Di Palo, che supera gli aspetti musicali e ci ricorda che la tenacia, la determinazione, la forza di volontà, possono provocare dei veri miracoli, e lui ne è la testimonianza.
Nelle due ore di concerto l’entusiasmo cresce, sino ad arrivare ad uno scambio di ruoli, possibile solo quando nasce la piena empatia tra audience e band, e così la musica e il “mestiere” di chi si trova sul palco esaltano i presenti.
E alla fine della serata, oltre alla soddisfazione palese emerge anche un po’ di nostalgia,per un tempo che, ahimè, non tornerà mai più!




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