THE WATCH live al Teatro Astra - S. Giovanni Lupatoto (VR)
25/02/2017
di Marco Pessina
Teatro pieno e
grande entusiasmo di pubblico, per questa serata dedicata ai GENESIS. Ci guardiamo attorno e non
possiamo non notare che c'é perfino gente in piedi. Sono di scena THE WATCH,
gruppo milanese che da anni porta in giro per l'Europa la musica della mitica
band inglese.
Il tempo di un
annuncio da parte dello speaker e il concerto parte puntuale alle 21,10. Si
spengono le luci in sala e dopo un breve intro registrato, parte DAMAGE MODE,
pezza di propria produzione dall'album VACUUM del 2004. Primi applausi e subito
parte il canto di LOOKING FOR SOMEONE. Suggestive le immagini, che vengono
proiettate sul grande schermo alle spalle della band. I THE WATCH,
rappresentano un vero e proprio marchio di fabbrica della musica dei GENESIS.
La formazione si é stabilizzata ormai da un paio d'anni con SIMONE ROSSETTI,
fondatore della band alla voce e al flauto, con i fedelissimi GIORGIO GABRIEL alle
chitarre, VALERIO DI VITTORIO alle tastiere, chitarra acustica e voce
addizionale e da MARCO FABBRI alla batteria, con l'aggiunta del figlio di
ROSSETTI, MATTIA al basso, alle pedaliere e alle varie chitarre. Si prosegue
con WHITE MOUNTAIN e VISION OF ANGELS, pezzi eterei del primo lavoro TRESPASS,
che fu concepito nel lontano 1970 nel cottage di RICHARD McPHAIL, quello che
veniva considerato il sesto elemento dei GENESIS di allora. Dobbiamo dire che a
distanza di anni, questi pezzi conservano le loro atmosfere e incantano un
pubblico che segue con attenzione le melodie dei brani. STAGNATION precede THE
KNIFE per quella che sarà la prima autentica ovazione in sala, mentre sullo
schermo appare la celeberrima copertina col coltello che sembra squarciarla. Hanno
suonato già un album e non ce ne siamo quasi accorti! Lo spartiacque del
concerto é rappresentato da CAN-UTILITY
COASTLINERS, favoloso pezzo da FOXTROT. Le immagini proiettate cambiano
con l'esecuzione di FOUNTAIN OF SALMACIS, e ci portano dentro NURSERY CRIME in
un turbinio di luci. Davvero azzeccata la scenografia, mentre gli applausi
salgono di tono assieme al concerto. SEVEN STONES e HARROLD THE BARREL vengono
eseguite in successione nel classico metodo della band milanese, che preferisce
la musica alle parole di contorno! Suggestiva la scenografia e il gioco di luci
durante l'esecuzione di HARLEQUIN. Il concerto sale di tono con l'esecuzione di
THE RETURN OF THE GIANT HOGWEED. Gli applausi si spengono solo dopo l'annuncio
di THE MUSICAL BOX, che non farà altro che aumentare la "temperatura"
della sala. Il pezzo viene eseguito magnificamente e il tributo finale di
applausi che ne seguirà ne é la testimonianza tangibile. La band abbandona il
palco e il battimani ritmato inizia per richiamare tutti di nuovo sulla scena.
Un paio di minuti e ROSSETTI annuncia THE FISHERMAN, che sarà la seconda
concessione di propria matrice. A questo punto per concludere degnamente ci
vuole un pezzo da novanta che puntualmente viene annunciato e sarà: THE CINEMA
SHOW. Nel pezzo centrale é sempre suggestiva la situazione a tre che si crea
con FABBRI, DE VITTORIO, E ROSSETTI junior, aumentando l'adrenalina del folto
pubblico. Il concerto si chiude con i cinque che ricevono la giusta razione di
applausi e con FABBRI che conclude il concerto in kilt e a petto nudo, già
pronto per la SCOZIA come dirà simpaticamente ROSSETTI, assieme alla promessa
che questo é un arrivederci al tour successivo e al nuovo spettacolo che verrà,
con la gente in piedi che applaude i musicisti visibilmente soddisfatti.
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