mercoledì 22 marzo 2017

ALESSANDRO MONTI: UNFOLK COLLECTIVE "Intuitive Maps" - una nuova uscita M.P. & Records distribuita da G.T. Music Distribution


Una nuova uscita per "introdurre" al meglio i 25 anni della M.P. & Records...

G.T. MUSIC DISTRIBUTION- Via Municipio, 5 - 35019 TOMBOLO (Padova)
Tel. / FAX: 049-9470749

Una nuova uscita da M.P. & Records
distribuita da G.T. Music:

ALESSANDRO MONTI: UNFOLK COLLECTIVE
Intuitive maps
Limited fashion CD - Cod.: MPRCD072
Barcode: 8001902100722 - Label: M.P. & Records

Album trailer:


“Intuitive Maps”, mappe intuitive intese sia in senso geografico che musicale: questo nuovo cd celebra una doppia ricorrenza: i 10 anni del progetto Unfolk, ma anche i 25 anni della label M.P. & Records. Registrato in parte a Leicester su invito dell’amico Kevin Hewick, e in parte a Venezia rappresenta la logica evoluzione del suono Unfolk inglobando influenze world music e jazz, passando attraverso la psichedelia e l’elettronica. Alessandro Monti e' membro fondatore e autorevole autore dell'influente gruppo di Prog Rock "QUANAH PARKER".

Le prime 500 copie del CD sono in tiratura limitata con sovracoperta del libretto (di 16 pagine) in carta traslucida.

Il dettaglio dei brani:
1 - “ESP Sutra”: i suoni acustici di voce e chitarra sono i punti di partenza di questa introduzione creata da Camomatic (già collaboratore di Unfolk nell’omonimo disco e in “Venetian Book Of The Dead”). La breve elaborazione elettronica trasfigura una composizione ancora inedita “A musician’s guide to oblivion” creando una porta verso una nuova dimensione.
2 - “The Seventh Orbit”: il primo di una serie di brani registrati a Leicester: porta il titolo di “settima orbita” con un riferimento spaziale nel titolo ma anche per la presenza costante del n.7; infatti ci sono voluti 7 musicisti per interpretarlo, 7 tentativi per approdare ad un mix definitivo e il tutto é stato completato il 7° giorno della settimana! Grande contributo vocale di Elisabetta Montino che improvvisando cita dei versi casuali da alcune poesie da lei scelte.
3 - “Mbuyu Na Mkonge parts 1-3”: In swahili il titolo significa “baobab e agave”: descrive le immense distese di alberi che scorrono viaggiando nel paesaggio africano. E’ un brano diviso in 3 parti che riapparirà in varie sezioni del cd e che é stato composto con l’amico Alessandro Pizzin (Ruins, Hakkah, Wind Collectors, ecc.), con cui condivido l’amore insospettabile per certe atmosfere ibride tra elettronica e afrobeat. Questi pezzi sono stati una sorta di rivelazione anche per noi!
4 - “The Theatre Of Eternal Snows”: Brano interamente improvvisato e registrato alla performance mensile “Quadelectronic”, aperta a tutti i musicisti creativi che da anni si tiene ai Quad studios di Leicester. Il titolo che ho personalmente scelto fa riferimento al celebre gruppo degli anni ’60 di La Monte Young, padre del minimalismo americano; con un gioco di parole ho voluto dedicarlo alle montagne dell’Himalaya che compaiono nel retro di copertina.
5 - “Church Of Anthrax” :L’unica “cover” mai registrata dal collettivo Unfolk: un omaggio a due musicisti fondamentali della scena rock e colta, John Cale & Terry Riley; registrato dal vivo in studio: il secondo e ultimo take é quello che si ascolta.
6 - “New Rhodes Tapestry”: Nato da un pezzo apparso sulla pagina Soundcloud di Jim Tetlow e che é stato completamente riarrangiato dal collettivo per l’occasione.
7 - “Pashupatinath Temple/Ruins Of Kathmandu” : La prima sensazione ho provato arrivando a Kathmandu, é di essere giunto in inferno: per le strade la gente camminava con mascherine per l’aria irrespirabile causata da milioni di moto… terra e sabbia ovunque… mucche che cercavano qualcosa nei rifiuti tra il caos del traffico… il fiume che attraversava la città formato da escrementi e spazzatura putrida… falò improvvisati per la strada dove si bruciava di tutto, anche materie tossiche, come se il progresso imprevisto avesse trovato impreparata la popolazione; ma volgendo lo sguardo più in là, si scorgeva l’imponente visione dell’Himalaya, una contraddizione a cielo aperto, come se inferno e paradiso fossero poi la stessa cosa e forse é proprio così. Ricordo però un luogo e un momento magico che resteranno stampati nella mia memoria: Il Tempio di Pashupatinath, un luogo sacro dove avvenivano le cremazioni dei morti. Dopo l’accoglienza di Hanuman (il dio scimmia in persona) ho potuto assistere ad un rituale toccante che accompagnava le cerimonie: un uomo leggeva le scritture suonando una percussione ed un piccolo strumento a fiato dal suono celestiale (vedi immagine nel booklet); una musica di una semplicità disarmante ma la cosa più vicina alla spiritualità che io abbia mai conosciuto. Purtroppo dopo il terremoto che ha distrutto gran parte di quei luoghi, le cremazioni sono avvenute un po’ ovunque tra le macerie di quelle piccole case e le immagini di quei posti completamente distrutti mi hanno colpito al cuore. Questo lungo brano é il mio umile modo per ricordare. La performance é basata su una parte iterativa di arpa sintetizzata, con parti create al momento dai musicisti; poche sovraincisioni sono bastate a completarne un’ipotetica struttura. Nel mixare il lavoro con Bebo Baldan ho optato per un approccio creativo isolando le parti migliori di 3 takes; l’arrangiamento finale é stato influenzato dall’approccio etnico di Don Cherry e dalle idee visionarie del produttore Teo Macero (nei dischi di Miles Davis dei primi anni ’70). Magnifico l’apporto degli amici di Leicester: Jim Tetlow, Chris Conway & Kevin Hewick. Nota postuma: ho iniziato a lavorare a questo brano molto prima del recente terremoto che ha colpito il centro Italia. Con questo brano vorrei ricordare non solo le vittime nepalesi, ma anche quelle del mio paese.
8 - “L’Ora Del Biscotto Metafisico” : Un brano totalmente improvvisato che appare stranamente “composto”. Eseguito in duo con Alessandro Pizzin dà un’idea reale delle mappe “intuitive” del titolo: durante un momento di pausa abbiamo semplicemente acceso il registratore e suonato… il pezzo é uscito da solo e gìà compiuto. Ho avuto la conferma che la musica é pura spiritualità che sembra esistere prima e dopo la sua creazione, trascendendo gli stessi esecutori che sono semplici “decoders”. A mio parere é il miglior finale possibile per questo lavoro. Il curioso titolo é un riferimento all’opera di Giorgio De Chirico, artista che ho personalmente incontrato da bambino per le strade di Roma.
Il cd del 10° Anniversario Unfolk “Intuitive Maps” viene pubblicato da M.P. & Records (www.mprecords.it) e distribuito da G.T. Music (www.gtmusic.it) (nonchè Burning Shed in UK); come comunicato dalla label la data di uscita e' il 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera e di ultimo quarto di luna.
Dal blog di Alessandro Monti: https://unfolkam.wordpress.com/

Ulteriori informazioni sul libretto del CD allegato.

Unfolk Collective:
ALESSANDRO MONTI - guitars, bass, african and jamaican percussions, nepalese bells, cymbals, claves, glockenspiel, chimes
ALESSANDRO PIZZIN - electron x
ELISABETTA MONTINO - voice
BEBO BALDAN - triangle, stereo image
KEVIN HEWICK- electric guitars
JIM TETLOW - keybords, synthesizers, organs, cajon
MARK "FLASH" HYNES - drums
CHRIS CONWAY - flutes, kalimba, theremin, electric piano, voice
STEVE ESCOTT - bass
CAMOMATIC - synthesizer, sound hacking
MISTERLEE - customized drums

Tracklist:
1- ESP Sutra 1:39
2- The Seventh Orbit 9:40
3- Mbuyu Na Mkonge part 1 4:06
4- The Theatre of Eternal Snows  8:32
5- Church of Anthrax  7:32
6- New Rhodes Tapestry  7:18
7- Mbuyu Na Mkonge part 2 6:06
8- Pashupatinath Temple/Ruins of Kathmandu 16:32
9- Mbuyu Na Mkonge part 3 8:04
10- L'Ora del Biscotto Metafisico 6:56

Distribuito da: G.T. Music Distribution

Vannuccio Zanella
www.mprecords.it
www.gtmusic.it

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