Odette Di Maio – “Infinity
Pool”
Di Andrea Zappaterra
Un lavoro piacevole “Infinity Pool”, fresco come una piscina in cui
immergersi per resistere alla calura del nostro tempo e nuotarvi attraverso, ritemprati
sonoramente da sei brani dolci come il miele, anche se la voce a volte
graffiante di Odette
Di Maio lascia intendere un retrogusto amaro.
Un cognome importante per questa
folk/pop-singer che ha un grande pregio introspettivo e di sintesi; dopo aver
collaborato con molti artisti stranieri, tra cui l’austriaco Parov
Stelar per cui interpreta e scrive il brano “Faith” nell’LP “Seven and
Storm”, collabora con il musicista tedesco Shiller nell’album “Atemios”, scrive a quattro mani l’opera
“Ring” con il parigino Lorbi e canta con l’americano Ben
Stavin nel progetto “The March”,
porta per più di venti anni in giro
per l’Europa il suo Show “l’America di
Odette” con il meglio della musica pop/rock/folk statunitense, e con il
belga Jan De Block forma il duo Miss O con cui ha pubblicato diversi
LP, tra cui “Infection”.
Nel passato, dal ‘93 al ’99, è
stata la frontwoman del gruppo Soon con cui partecipa a
diverse manifestazioni canore, come Sanremo Giovani e il Festivalbar, e una
collaborazione con Bedroom Rockers per il brano “Nothing else matters”.
Quindi una cantante poliedrica che
ha sempre cercato un consenso internazionale, non esclusivo e personale, ma
collaborativo.
In questo lavoro invece si mette
in gioco in prima persona con sei brani che sono:
1. Sudden
sparks of light - brano
introspettivo e intimista
2. Circle - rielaborazione
del brano dell’artista texana Edie
Brickell
4. Past and
future - trascendentale, extrasensoriale
5. Visions of
absence - ultraterreno filosofico
6. Splinters - On the road again.
Tecnicamente ben registrato,
apprezzabile per gli arrangiamenti, cantato divinamente, forse poteva essere un
pò più ampio il discorso, ma comunque valido e da far conoscere!
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