domenica 8 dicembre 2019

THE WHO: “WHO”, di Giorgio Mora


THE WHO: “WHO”
Di Giorgio Mora

Se un giovane di Woodstock si fosse fatto ibernare dopo “Se me feel me”, e si fosse risvegliato adesso, ascoltando il nuovo disco di the Who, direbbe convinto: “Ok, è il seguito perfetto di Who’s Next”. Non importa se di mezzo, in realtà, ci sono 50 anni. Ci volevano due settantenni per compiere un miracolo atipico del rock: tornare sui propri passi proponendo canzoni nuove e insieme antiche. Bisogna dirlo: il disco dei Who è una botta di vita necessaria sotto Natale, il nostro Natale rock. Se è il disco dell’anno non lo so, tanto più che mi sono avvicinato con la dovuta circospezione, perché erano troppi anni che Pete e Roger non si palesavano sui solchi. Mi ha convinto la lettura entusiastica e quindi, religiosamente, mi sono recato allo scaffale e ho inzainato il bene. Devo dire che ci siamo. Mi sembra di sentire spesso il giro di note di “Baba ‘O Riley” che vaga qua, e là e non so se è soltanto una mia impressione o c’è davvero nell’aria qualcosa di strano e mistico, ma di sicuro è un disco pieno di autonomia vitale, di spunti creativi, di meraviglie canore, di schitarrate magistrali, di ritmo pulsante. Townshend rilascia spesso dichiarazioni ad minchiam, ma quando suona dimostra di essere quel fuoriclasse che da sempre è. Great disco, signori, e splendida cover! Lunga vita al rock’n’roll.

TRACKLISTING

All This Music Must Fade
Ball And Chain
I Don’t Wanna Get Wise
Detour
Beads On One String*
Hero Ground Zero
Street Song
I’ll Be Back
Break The News**
Rockin’ In Rage
She Rocked My World

All songs written by Pete Townshend except
*Pete Townshend/Josh Hunsacker **Simon Townshend
Produced by Pete Townshend & D. Sardy
Roger Daltrey Vocal production Dave Eringa
Mixed by D. Sardy

Gli Who inizieranno un tour nel Regno Unito accompagnati da un’orchestra di quaranta elementi a partire dalla primavera del 2020.

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