giovedì 6 giugno 2024

Banco del Mutuo Soccorso in Inghilterra nel giugno del 1975



Sembra incredibile (oggi) ma nel giugno del 1975 la rivista settimanale musicale inglese "New Musical Express" dedicava una pagina all'uscita del nuovo album in inglese del Banco del Mutuo Soccorso per la Manticore, "Banco".

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Un anno all'insegna di Albione quello del 1975: Il gruppo aveva registrato il disco nel mese di febbraio, presso gli "Advision Studios" di Londra, uno degli studi di registrazione dotato di impianti modernissimi. Il resto della band torna a Roma mentre i fratelli Nocenzi si intrattengono ancora per qualche giorno, per mettere a punto le "complesse partiture tastieristiche".

Vittorio ricorda che durante queste prove, lui ed Emerson, si "lanciarono" in un duetto di tastiere, durato circa 40'.

Il tour durerà due settimane, toccando Manchester, Nottingham, Dorchester, Liverpool e Londra, riscuotendo consensi positivi, nonostante la "diffidenza" inglese verso gruppi italiani.
A Manchester la band apre ai Curved Air, ma il responso del pubblico, inverte la scena, considerando il gruppo di Sonja Kristina "spalla" del Banco.
A Dorchester Rodolfo (complice la nebbia) si perde per le strade della città, e sale sul palco a concerto iniziato.


A Londra la band tiene due concerti alla Roundhouse, e l'8 dicembre 1975, ultima data del tour, al "mitico" Marquee.

Al loro arrivo, i ragazzi rimangono delusi nel vedere che si trattava di un locale di "modeste dimensioni", salvo poi sapere che quello stesso palco era la casa di mostri sacri come Jimi Hendrix, Rolling Stones, e molti altri.

Il concerto fu un successo, e Greg Lake si complimentò con loro inviando un telegramma di congratulazioni. Francesco aprì il concerto dicendo agli inglesi: “Per favore, smettemola cò sti spaghetti-rock…", frecciatina a certa stampa che etichettava così i gruppi italiani, e attaccarono con la musica, con la loro classe e potenza. Al pubblico londinese, attonito e a bocca aperta, non rimase che fare dei lunghi applausi e richiedere diversi bis.

Tra il pubblico erano presenti tutti i giornalisti delle più grandi testate musicali, e i "colleghi" dei Soft Machine, che si complimenteranno con loro a fine concerto.






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